Partizionare da AmigaOS
Se si dispone di AmigaOS, si può usare il programma
HDToolBox per partizionare il disco prima
dell'installazione.
Partizionare da Atari TOS
Atari utilizza tre caratteri ASCII come identificatori ("ID") di partizione,
usare LNX
per le partizioni che conterranno dati e
SWP
per quelle di swap. In caso si usi il metodo d'installazione
per sistemi con poca memoria, servirà anche una piccola partizione Minix (di
circa 2 MB), il cui ID è MNX
. Errori nell'impostazione
degli ID corretti impediranno non solo al processo d'installazione Debian di
riconoscere le partizioni, ma faranno anche sì che TOS tenti di utilizzare
le partizioni Linux, cosa che confonderà il driver del disco fisso, rendendo
l'intero disco inaccessibile.
Sono disponibili moltissimi programmi di partizionamento di terze parti
(l'utilità harddisk Atari non permette di cambiare l'ID
delle partizioni), ma questo manuale non può fornire una descrizione
dettagliata del funzionamento di ciascuno di essi. Seguono dettagli su
SCSITool (di Hard+Soft GmBH).
Lanciare SCSITool e scegliere il disco che si vuole
partizionare (la voce select dal menu
Disk).
Dal menu Partition, scegliere New
per aggiungere nuove partizioni o modificare le dimensioni delle partizioni
esistenti, oppure Change per modificare una
specifica partizione. A meno che non si siano già create partizioni con le
dimensioni appropriate e non si voglia solo modificare il loro ID,
New è probabilmente la scelta migliore.
Nel caso si scelga New, selezionare
existing nella finestra di dialogo che chiede le
impostazioni iniziali. La finestra successiva mostra un elenco delle
partizioni esistenti, che è possibile sistemare usando i pulsanti di
scorrimento o facendo clic negli istogrammi. La prima colonna dell'elenco
contiene il tipo di partizione, basta fare clic sul campo di testo per
modificarlo. Quando si è finito, si possono salvare le modifiche e
abbandonare la finestra con il pulsante OK.
Nel caso si scelga Change, selezionare la
partizione da modificare dall'elenco e other systems
nella finestra di dialogo. La finestra successiva riporta informazioni
dettagliate sull'ubicazione di tale partizione e permette di modificarne
l'ID. Salvare le modifiche e chiudere la finestra con il pulsante
OK.
Annotare i nomi Linux di ciascuna delle partizioni che sono state create o
modificate per poterle usare con Linux, secondo .
Chiudere SCSITool usando la voce
Quit dal menu File. La
macchina si riavvierà per assicurarsi che TOS usi la tabella delle partizioni
modificata. Se si è modificato delle partizioni TOS/GEM, esse verranno
invalidate, perciò dovranno essere reinizializzarle (vi avevamo detto di
fare il backup del contenuto del disco, vero?).
Nel sistema d'installazione c'è un programma di partizionamento per
Linux/m68k chiamato atari-fdisk; per ora raccomandiamo
di partizionare il disco utilizzando un editor di partizioni TOS o qualche
altro programma. Se il proprio editor non permette di modificare il tipo
di partizione, si deve compiere tale operazione cruciale più avanti (dal
ramdisk temporaneo d'installazione). SCSITool è solo uno
degli editor di partizioni di nostra conoscenza che supportano la selezione
di tipi di partizione arbitrari, ce ne possono essere altri. Scegliere un
programma che soddisfi le proprie esigenze.
Partizionare da MacOS
I programmi di partizionamento per Macintosh da noi testati comprendono
pdisk, HD SC Setup 7.3.5 (Apple),
HDT 1.8 (FWB), SilverLining (LaCie)
e DiskTool (Tim Endres, GPL). Per HDT
e SilverLining servono le versioni complete. Il programma
di Apple richiede una patch per riconoscere dischi prodotti da terze parti
(si può trovare una descrizione di come applicare la patch a HD SC
Setup usando ResEdit su
).
Per i Mac basati su IDE si deve usare Apple Drive Setup
per creare dello spazio vuoto per le partizioni Linux e completare il
partizionamento sotto Linux, oppure usare la versione MacOS di pdisk
scaricabile da
Alsoft.