Acquistare hardware specifico per GNU/&arch-kernel;
Ci sono molti rivenditori che distribuiscono computer con &debian; o altre
distribuzioni GNU/Linux preinstallate.
È possibile che costino di più, ma questo acquisto
permette di stare tranquilli, perché si può essere sicuri che
l'hardware è ben supportato da GNU/Linux.
Se si deve comprare una macchina con Windows preinstallato, leggere
attentamente la licenza che viene data con Windows; si può rifiutare
la licenza e ottenere un rimborso dal produttore. Facendo una ricerca su
internet di windows refund
si potrebbero recuperare delle
informazioni utili per fare questa operazione.
Indipendentemente dall'acquisto di un sistema con &arch-kernel; preinstallato o
meno o addirittura un computer usato, è necessario assicurarsi che
l'hardware sia supportato dal kernel &arch-kernel;. Controllare se il proprio
hardware è presente nelle liste elencate precedentemente. Si deve far
sapere al rivenditore che stiamo acquistando un computer su cui verrà
installato &arch-kernel;. Si dovrebbe supportare i produttori che appoggiano &arch-kernel;.
Evitare hardware chiuso o proprietario
Alcuni costruttori di hardware non danno informazioni su come scrivere
i driver per i loro dispositivi. Altri non permettono di accedere alla
documentazione senza un accordo di non divulgazione che impedirebbe di
rilasciare il codice sorgente del driver, che è uno degli elementi
fondamentali del software libero.
Poiché non abbiamo avuto accesso alla documentazione di questi
dispositivi, semplicemente questi non funzionano in &arch-kernel;.
In molti casi di sono degli standard (o almeno degli standard de-facto)
che descrivono come un sistema operativo e i suoi driver comunicano con
una certa classe di dispositivi. Tutti i dispositivi che sono conformi
allo standard possono essere usati con un singolo driver generico e
senza la necessità di usare driver specifici per il dispositivo. Alcuni
tipi di hardware (per esempio i Dispositivi di Interfaccia
Umana
come tastiere, mouse, ecc. e i dispositivi USB di
memorizzazione di massa come le chiavette USB e i lettori di memory card)
funzionano molto bene e in pratica tutti i dispositivi sul mercato sono
conformi agli standard.
Purtroppo in altri campi, tra i quali le stampanti, non è così. Ci sono
molte stampanti che possono essere comandate via un insieme ridotto di
linguaggi di controllo che sono degli standard de-facto e quindi è
possibile farle funzionare senza problemi con qualsiasi sistema operativo
ma ci sono anche pochi modelli che comprendono solo comandi di controllo
proprietari per i quali non è possibile accedere alla loro documentazione
e di conseguenza non possono essere usate sui sistemi operativi liberi
oppure possono essere usate tramite un driver closed-source fornito dal
costruttore.
Anche se è disponibile un driver closed-source per il dispositivo la
vita del dispositivo è legata alla disponibilità del driver. Oggigiorno
la vita dei prodotti diventa sempre più breve e non è raro che poco dopo
la fine della produzione di un dispositivo il produttore smette anche di
aggiornare i driver. Se il driver closed-source non funziona dopo un
aggiornamento del sistema, un dispositivo perfettamente funzionante
diventa inutilizzabile a causa della mancanza del driver e poter far
niente. Quindi è opportuno evitare l'acquisto di hardware chiuso senza
tener conto del sistema operativo con cui verrà usato.
È possibile migliorare questa situazione incoraggiando i produttori di
hardware chiuso di rilasciare la documentazione e le altre risorse a noi
necessarie per fornire driver liberi per i loro hardware.