From d4e8ac9f6b8559754eed34f5c525ef5b264ff61e Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Luca Monducci Date: Sat, 8 May 2010 12:01:55 +0000 Subject: [D-I Manual] Italian translation after review. --- it/appendix/preseed.xml | 159 +++++++++++++++++++++++--------- it/boot-installer/arm.xml | 117 +++++++++++++---------- it/install-methods/install-tftp.xml | 76 +++++---------- it/using-d-i/modules/base-installer.xml | 37 +++++++- it/using-d-i/modules/localechooser.xml | 72 ++++++++++----- 5 files changed, 285 insertions(+), 176 deletions(-) (limited to 'it') diff --git a/it/appendix/preseed.xml b/it/appendix/preseed.xml index 31b838364..82b972c83 100644 --- a/it/appendix/preseed.xml +++ b/it/appendix/preseed.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + Il supporto della preconfigurazione per il partizionamento è limitato a quanto permette partman-auto. Si può scegliere di partizionare lo spazio libero esistente sul disco oppure l'intero disco. La struttura delle partizioni sul disco può essere determinata usando -una ricetta predefinita oppure una ricetta personalizzata in un file o -inclusa nel file di preconfigurazione. Attualmente con la preconfigurazione -non è possibile partizionare più di un disco. +una ricetta predefinita oppure una ricetta personalizzata su file o +inclusa nel file di preconfigurazione. + + + + + +È supportata anche la preconfigurazione di configurazioni complesse quali +RAID, LVM e cifratura, ma non con la stessa flessibilità di quando il +partizionamento avviene durante un'installazione non-preconfigurata. + + + + + +Gli esempi sottostanti forniscono solo delle informazioni di base +sull'uso delle ricette. Per delle informazioni più dettagliate vedere +i file partman-auto-recipe.txt e +partman-auto-raid-recipe.txt inclusi nel pacchetto +debian-installer. Entrambi i file sono disponibili +anche nel repository +dei sorgenti del &d-i;. Notare che le funzioni supportate +potrebbero cambiare da un rilascio all'altro. @@ -1762,6 +1795,10 @@ preconfigurazione. + + + Esempio di partizionamento + # In alternativa è possibile specificare un disco da partizionare. -# Il nome del dispositivo deve essere dato nel tradizionale formato -# non-devfs. -# Nota: è obbligatorio specificare un disco tranne nel caso che il -# sistema abbia un disco solo. -# Per esempio, per usare il primo disco SCSI/SATA: +# Se il sistema dispone di un solo disco, l'installatore userà quello +# altrimenti è necessario specificare il nome del device usando il +# formato tradizionale, non-devfs (quindi, per esempio, /dev/hda o +# /dev/sda ma non /dev/discs/disc0/disc). #d-i partman-auto/disk string /dev/sda # Inoltre è necessario specificare il metodo da usare. Quelli attualmente -# disponibili sono "regular", "lvm" e "crypto". +# The presently available methods are: +# - regular: use the usual partition types for your architecture +# - lvm: use LVM to partition the disk +# - crypto: use LVM within an encrypted partition +--># Inoltre è necessario specificare il metodo da usare. Quelli +# disponibili sono: +# - regular: usa i tipi di partizione più comuni per la propria +# architettura +# - lvm: usa LVM per partizionare il disco +# - crypto: usa LVM con all'interno una partizione cifrata d-i partman-auto/method string lvm # Oppure creare una ricetta personalizzata... -# Il formato della ricetta è documentato nel file devel/partman-auto-recipe.txt. # Se si ha modo di importare un file ricetta dentro l'ambiente # dell'installatore, è possibile semplicemente puntare a questo. #d-i partman-auto/expert_recipe_file string /hd-media/recipe @@ -1854,6 +1895,18 @@ d-i partman-auto/choose_recipe select atomic # method{ swap } format{ } \ # . +# Il formato della ricetta è documentato nel file partman-auto-recipe.txt +# incluso nel pacchetto "debian-installer" o disponibile nel repository +# dei sorgenti del D-I. Nel file è anche spiegato come impostare le +# etichette dei file system, i nomi dei gruppi di volumi e quali +# dispositivi fisici inserire in un gruppo di volumi. + - Partizionamento con RAID + + + Partizionamento con RAID -Si può usare anche la preconfigurazione per impostare le partizioni su -array in RAID software. È supportato il RAID di livello 0, 1, 5, 6 e 10 -la creazione di array degradati e la scelta di +È possibile usare la preconfigurazione anche per impostare le partizioni +su array in RAID software. È supportato il RAID di livello 0, 1, 5, 6 e +10 la creazione di array degradati e la scelta di dischi di scorta. Se si usa RAID 1 è possibile preconfigurare grub in modo da installarlo su tutti i dispositivi usati dall'array; si veda . @@ -1905,12 +1959,7 @@ all'utente. In caso di problemi si controlli in - -# NOTA: questa funzionalità è ancora in fase beta e deve essere usata con -# molta cautela - + # Il metodo deve essere impostato come "raid". @@ -1941,19 +1990,20 @@ all'utente. In caso di problemi si controlli in # Infine si deve specificare come devono essere utilizzate le partizioni -# definite in precedenza all'interno del RAID. Attenzione a usare i numeri -# di partizione corretti per le partizioni logiche. +# definite in precedenza all'interno del RAID. Attenzione a usare i +# numeri di partizione corretti per le partizioni logiche. Sono +# supportati i livelli di RAID 0, 1, 5, 6 e 10; i dispositivi devono +# essere separati usando il carattere "#". # I parametri sono: # <raidtype> <devcount> <sparecount> <fstype> <mountpoint> \ # <devices> <sparedevices> -# Sono supportati i livelli di RAID 0, 1, 5, 6 e 10; i dispositivi -# devono essere separati usando il carattere "#" + #d-i partman-auto-raid/recipe string \ # 1 2 0 ext3 / \ # /dev/sda1#/dev/sdb1 \ @@ -1965,6 +2015,14 @@ all'utente. In caso di problemi si controlli in # /dev/sda6#/dev/sdb6 \ # . +# Per ulteriori informazioni vedere il file partman-auto-raid-recipe.txt +# incluso nel pacchetto "debian-installer" o disponibile nel repository +# dei sorgenti del D-I. + # Questo fa in modo che partman partizioni automaticamente senza conferma. @@ -1972,12 +2030,13 @@ d-i partman-md/confirm boolean true d-i partman-partitioning/confirm_write_new_label boolean true d-i partman/choose_partition select finish d-i partman/confirm boolean true +d-i partman/confirm_nooverwrite boolean true - + - - - Controllo del montaggio delle partizioni + + + Controllo del montaggio delle partizioni # Con l'eccezione di poche configurazioni non comuni, GRUB 2 è il +# bootloader predefinito. Se per qualche motivo è necessario installare +# GRUB Legacy, togliere il commento da questa riga: +#d-i grub-installer/grub2_instead_of_grub_legacy boolean false + - + @@ -250,25 +250,18 @@ porte seriali con 9 poli. -Avviare il SS4000-E e caricare l'immagine del firmware fornita da Debian -(ss4000e.pkg) tramite l'interfaccia web del SS4000-E -(administration, poi firmware e poi fare -l'upload dell'immagine). Dopo ciò, collegarsi alla porta seriale del -SS4000-E usando il cavo nullmodem e il cavo piatto e riavviare la -macchina. È necessaria un'appplicazione di emulazione del terminale per +Per avviare il SS4000-E, collegarsi alla porta seriale del SS4000-E +usando il cavo nullmodem e il cavo piatto poi riavviare la macchina. +È necessaria un'applicazione di emulazione del terminale per comunicare con la macchina; su Debian GNU/Linux si può usare il programma cu, contenuto nell'omonimo pacchetto. Supponendo che la porta seriale sul proprio computer sia /dev/ttyS0, @@ -332,67 +325,89 @@ riavviare la macchina e riprovare. . In questo modo si accede al prompt di RedBoot, inserire -questo comando: +questi comandi: -fconfig boot_script_data +load -v -r -b 0x01800000 -m ymodem ramdisk.gz +load -v -r -b 0x01008000 -m ymodem zImage +exec -c "console=ttyS0,115200 rw root=/dev/ram mem=256M@0xa0000000" -r 0x01800000 - + -Adesso RedBoot si aspetta che venga inserito lo script d'avvio. È -importante inserire esattamente questo script: +Dopo ogni comando load il sistema si aspetta che sia +trasmesso un file usando il protocollo YMODEM. Con cu, assicurarsi che +il pacchetto lrzsz sia installato, poi premere +Invio, seguito dalla sequenza di escape ~< per avviare +un programma esterno ed eseguire sb initrd.gz o +sb vmlinuz. - + + + + +In alternativa è possibile caricare il kernel e il ramdisk usando HTTP +anziché YMODEM. Questo metodo è più veloce ma richiede un server HTTP +funzionante in rete. Mettere mettere in modalità RAM il bootloader: -fis load ramdisk.gz -fis load zImage -exec -c "console=ttyS0,115200 rw root=/dev/ram mem=256M@0xa0000000" -r 0x01800000 +fis load rammode +g - + -Chiudere lo script con una riga vuota e rispondere y -quando viene chiesto se aggiornare la configurazione non-volatile. -Infine, usare reset per riavviare il sistema e far -procedere l'avvio normalmente, adesso dovrebbe attivarsi l'installatore. -Sarà possibile proseguire l'installazione di Debian tramite la porta -seriale oppure con un client SSH collegandosi tramite SSH. +In apparenza questo comando riavvia la macchina; in realtà carica reboot +in RAM e riavvia da lì. Saltando questo passo il sistema si bloccherà su +ip_address, uno dei passi successivi. + + + + + +È necessario premere di nuovo Ctrl-C per interrompere l'avvio. Poi: + + +ip_address -l 192.168.2.249 -h 192.168.2.4 +load -v -r -b 0x01800000 -m http /initrd.gz +load -v -r -b 0x01008000 -m http /zImage +exec -c "console=ttyS0,115200 rw root=/dev/ram mem=256M@0xa0000000" -r 0x01800000 + -Notare che non è necessario aggiornare lo script d'avvio al termine -dell'installazione. Il sistema rimarrà configurato in modo da prendere -il device da usare come root dalla configurazione del sistema anziché -della riga di comando del kernel. In ogni caso, nulla vieta di -modificarlo. +Adesso l'Installatore partirà come al solito. diff --git a/it/install-methods/install-tftp.xml b/it/install-methods/install-tftp.xml index 1d2fd3479..03e7d6208 100644 --- a/it/install-methods/install-tftp.xml +++ b/it/install-methods/install-tftp.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -110,26 +110,24 @@ Solaris) e GNU/Linux. -Per usare il metodo di avvio PXE (Pre-boot Execution Environment) di TFTP -è necessario un server TFTP con supporto per tsize. -Su &debian; questo tipo di server è contenuto nei pacchetti -atftpd e tftpd-hpa; si -consiglia l'uso di quest'ultimo. +Su un server &debian; è raccomandato tftpd-hpa. +È scritto dallo stesso autore del bootloader syslinux +e quindi è poco probabile che crei dei problemi. Una buona alternativa è +atftpd. &tftp-rarp.xml; -&tftp-bootp.xml; &tftp-dhcp.xml; +&tftp-bootp.xml; @@ -138,25 +136,27 @@ consiglia l'uso di quest'ultimo. Per avere un server TFTP pronto all'uso è necessario assicurarsi che -tftpd sia attivo. Di solito viene attivato da una riga -simile a questa in /etc/inetd.conf: +tftpd sia attivo. - -tftp dgram udp wait nobody /usr/sbin/tcpd in.tftpd /tftpboot - + -Solitamente i pacchetti Debian impostano correttamente il server durante -l'installazione. +Il servizio tftpd-hpa può funzionare in due +modalità. Può essere avviato su richiesta dal demone di sistema +inetd oppure come demone indipendente. La scelta +della modalità di esecuzione è fatta durante l'installazione del +pacchetto e può essere modificata riconfigurando il pacchetto. @@ -181,17 +181,6 @@ in base alla propria configurazione. - - -Cercare all'interno del file /etc/inetd.conf la -directory usata come argomento di in.tftpd e prenderne -nota - - - - -, sarà necessaria in seguito. -Se è stato necessario modificare /etc/inetd.conf si deve -passare la nuova configurazione al processo inetd in -esecuzione, su una macchina Debian eseguire /etc/init.d/inetd -reload; su macchine diverse si deve scoprire qual è l'ID del -processo inetd ed eseguire kill -HUP -pid-di-inetd. - - - + @@ -48,4 +47,38 @@ priorità predefinita il programma d'installazione sceglie il kernel che meglio si adatta al proprio hardware. Nelle modalità con priorità più bassa è possibile scegliere uno dei kernel fra quelli disponibili. + + + + +Quando i pacchetti sono installati tramite il sistema di gestione +dei pacchetti e con la configurazione predefinita, vengono installati +anche i pacchetti raccomandati dai pacchetti da installare. I pacchetti +raccomandati non sono strettamente necessari per le funzionalità +principali del programma scelto, ma lo migliorano e, secondo i +manutentori del pacchetto, normalmente si dovrebbero installare al +programma. + + + + + +Per motivi tecnici i pacchetti installati durante l'installazione del +sistema di base sono installati senza i relativi Raccomandati. +La regola descritta in precedenza ha effetto solo dopo questo punto del +processo d'installazione. + + diff --git a/it/using-d-i/modules/localechooser.xml b/it/using-d-i/modules/localechooser.xml index 0f246cddb..aa3af3c9a 100644 --- a/it/using-d-i/modules/localechooser.xml +++ b/it/using-d-i/modules/localechooser.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -9,14 +9,14 @@ Nella maggior parte dei casi le prime domande a cui si risponde riguardano le opzioni relative alla localizzazione da usare per l'installazione e sul -sistema installato. Le opzioni di localizzazione sono la lingua, la nazione -e i locale. +sistema installato. Le opzioni di localizzazione sono la lingua, la +posizione geografica e i locale. @@ -35,16 +35,18 @@ usando la lingua predefinita, cioè l'inglese. -La nazione scelta verrà usata in seguito durante il processo d'installazione -per selezionare il fuso orario predefinito e il mirror Debian più vicino -alla propria posizione geografica. Lingua e nazione sono usate anche per -impostare il locale predefinito e per guidare la scelta della tastiera. +La posizione geografica scelta (nella maggior parte dei casi una nazione) +verrà usata nel seguito del processo d'installazione per selezionare il +fuso orario predefinito e un mirror Debian adatto a quella nazione. Lingua +e nazione sono usate anche per impostare il locale predefinito e per +guidare la scelta della tastiera. @@ -73,11 +75,13 @@ supporto per la localizzazione dato che non verrà installato il pacchetto -Scegliendo una lingua che è riconosciuta come lingua ufficiale in più +Poi viene chiesto di scegliere la propria posizione geografica. Se è +stata scelta una lingua che è riconosciuta come lingua ufficiale in più di una nazione @@ -139,37 +143,55 @@ finale. If you selected a combination of language and country for which no locale is defined and there exist multiple locales for the language, then the installer will allow you to choose which of those locales you prefer as the default -locale for the installed system. In all other cases a default locale will be -selected based on the selected language and country. +locale for the installed system --> Se per la combinazione di lingua e nazione scelta non è definito un locale ma esistono altri locale per quella lingua, l'installatore permetterà di scegliere quale tra i locale definiti si vuole impostare -come locale predefinito sul sistema installato. Negli altri casi il -locale predefinito sarà impostato in base alla lingua e alla nazione -scelti. +come locale predefinito sul sistema installato + + + + + +Con le priorità media e bassa è sempre possibile scegliere il locale +preferito tra quelli disponibili per la lingua selezionata (se ne +esistono più di uno). + + + + + +. Negli altri casi il locale predefinito sarà impostato in +base alla lingua e alla nazione scelte. Qualsiasi sia il locale scelto come descritto nel paragrafo precedente, -verrà usata la codifica dei caratteri UTF-8. +verrà usata la codifica dei caratteri UTF-8. -Se l'installazione avviene con priorità media o bassa, è possibile -scegliere ulteriori locale, compresi i cosidetti locale +Se l'installazione avviene con priorità bassa, è possibile +scegliere ulteriori locale, compresi i cosiddetti locale legacy -- cgit v1.2.3