From c8c6b48859d2f5afc0c4fe38eb262cfd01656603 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Luca Monducci Date: Sat, 5 Jul 2014 19:02:23 +0000 Subject: Sync Italian translation of d-i manual --- it/administrivia/administrivia.xml | 2 +- it/appendix/chroot-install.xml | 10 +- it/appendix/files.xml | 4 +- it/appendix/preseed.xml | 10 +- it/bookinfo.xml | 4 +- it/boot-installer/accessibility.xml | 34 ++- it/boot-installer/arm.xml | 301 +++++++++++++++++--- it/boot-installer/intro-cd.xml | 11 +- it/boot-installer/intro-net.xml | 14 +- it/boot-installer/mipsel.xml | 83 +----- it/boot-installer/parameters.xml | 4 +- it/boot-installer/x86.xml | 2 +- it/boot-new/boot-new.xml | 13 +- it/hardware/buying-hardware.xml | 4 +- it/hardware/hardware-supported.xml | 62 +++-- it/hardware/supported-peripherals.xml | 18 +- it/hardware/supported/arm.xml | 455 ++++++++++++++++++++++++++++--- it/hardware/supported/mipsel.xml | 44 +-- it/howto/installation-howto.xml | 17 +- it/install-methods/boot-usb-files.xml | 4 +- it/install-methods/download/arm.xml | 40 ++- it/install-methods/install-tftp.xml | 2 +- it/install-methods/official-cdrom.xml | 2 +- it/post-install/kernel-baking.xml | 2 +- it/post-install/orientation.xml | 2 +- it/preparing/bios-setup/arm.xml | 212 ++++++++++++++ it/preparing/bios-setup/i386.xml | 2 +- it/preparing/needed-info.xml | 14 +- it/preparing/non-debian-partitioning.xml | 2 +- it/preparing/pre-install-bios-setup.xml | 224 ++++++++++++++- it/using-d-i/loading-firmware.xml | 2 +- it/using-d-i/modules/apt-setup.xml | 18 +- it/using-d-i/modules/clock-setup.xml | 2 +- it/using-d-i/modules/mdcfg.xml | 2 +- it/using-d-i/modules/netcfg.xml | 2 +- it/using-d-i/modules/partman.xml | 2 +- it/using-d-i/modules/pkgsel.xml | 80 +++--- it/welcome/what-is-linux.xml | 9 +- 38 files changed, 1335 insertions(+), 380 deletions(-) create mode 100644 it/preparing/bios-setup/arm.xml (limited to 'it') diff --git a/it/administrivia/administrivia.xml b/it/administrivia/administrivia.xml index 6e6a198aa..acd5db4eb 100644 --- a/it/administrivia/administrivia.xml +++ b/it/administrivia/administrivia.xml @@ -48,7 +48,7 @@ isolate certain bits of text as architecture-specific. --> Per facilitare la manutenzione di questo documento vengono usate un gran -numero di caratteristiche dell'XML, quali le entity e gli attributi, che +numero di caratteristiche dell'XML, quali le entità e gli attributi, che hanno un ruolo simile a quello delle variabili e dei costrutti condizionali nei linguaggi di programmazione. Il sorgente XML di questo documento contiene informazioni per ciascuna diversa architettura: vengono usati diff --git a/it/appendix/chroot-install.xml b/it/appendix/chroot-install.xml index f92229a68..63eed48fb 100644 --- a/it/appendix/chroot-install.xml +++ b/it/appendix/chroot-install.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -370,6 +370,14 @@ terminale con uno compatibile con il sistema Debian di base, per esempio: # export TERM=xterm-color + + +In base al valore di TERM, potrebbe essere necessario installare il +pacchetto ncurses-term. + diff --git a/it/appendix/files.xml b/it/appendix/files.xml index 4a4a23ec9..ead7221b2 100644 --- a/it/appendix/files.xml +++ b/it/appendix/files.xml @@ -62,7 +62,7 @@ significativi sono elencati nella seguente tabella. hdd15 - Quindicesima partizione del primo disco fisso IDE + Quindicesima partizione del quarto disco fisso IDE @@ -86,7 +86,7 @@ significativi sono elencati nella seguente tabella. sdd10 - Decima partizione del primo disco fisso SCSI + Decima partizione del quarto disco fisso SCSI diff --git a/it/appendix/preseed.xml b/it/appendix/preseed.xml index 493f0a5ef..55849e5dd 100644 --- a/it/appendix/preseed.xml +++ b/it/appendix/preseed.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + -La preconfiguraizone di locale a +La preconfigurazione di locale a en_NL comporta che il locale predefinito sul sistema installato sarà en_US.UTF-8. Se, per esempio, si volesse usare en_GB.UTF-8, sarà necessario @@ -2258,7 +2258,7 @@ label, any filesystems without a label will be mounted using a UUID instead. --> Normalmente i filesystem vengono montati usando come chiave un UUID -(identificatore unversalmente univoco); questo permette di montarli +(identificatore universalmente univoco); questo permette di montarli correttamente anche quando cambia il nome del device. Gli UUID sono lunghi e difficili da leggere, quindi, se si preferisce, l'installatore può montare i filesystem usando il nome del device o in base a @@ -2585,7 +2585,7 @@ d-i grub-installer/with_other_os boolean true # Passowrd opzionale per grub, può essere in chiaro +--># Password opzionale per grub, può essere in chiaro #d-i grub-installer/password password r00tme #d-i grub-installer/password-again password r00tme - + @@ -96,7 +96,7 @@ alla lista di messaggi dei traduttori Debian italiani - 2004 – 2013 + 2004 – 2014 Debian Installer team diff --git a/it/boot-installer/accessibility.xml b/it/boot-installer/accessibility.xml index 9b8feae2a..181b528db 100644 --- a/it/boot-installer/accessibility.xml +++ b/it/boot-installer/accessibility.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -40,6 +40,30 @@ QWERTY. + + + Interfaccia utente dell'Installatore + + + + +L'Installatore &debian; dispone di diverse interfacce per porre delle +domande all'utente, ogni interfaccia ha dei vantaggi dal punto di vista +dell'accessibilità: in particolare, text usa del +semplice testo invece newt usa dei riquadri di +dialogo testuali. La scelta può essere fatta dal prompt di avvio, +consultare la documentazione per DEBIAN_FRONTEND +in . + + + + Display braille USB @@ -102,7 +126,7 @@ a due lettere del driver adatto al proprio terminale (si veda il porta deve essere sostituito dal nome della porta alla quale è collegato il display, il valore predefinito è ttyS0, ttyUSB0 quando si -usa un convertore seriale-USB. tavola è il +usa un convertitore seriale-USB. tavola è il nome della tavola braille da usare (si veda il manuale di BRLTTY), la tavola predefinita è quella inglese. Notare che la tavola può essere @@ -166,7 +190,7 @@ To get more details on the browsing shortcuts, see the --> La velocità predefinita del parlato è abbastanza lenta. Per aumentarla -permere CapsLock6; +premere CapsLock6; per ridurla premere CapsLock5. @@ -280,7 +304,7 @@ contrasto elevato che lo rende più leggibile. Per attivarlo, aggiungere - Preconfiguazione + Preconfigurazione È possibile installare &debian; in modo completamente automatico usando la -preconfiguazione. Questa modalità è documentata in . diff --git a/it/boot-installer/arm.xml b/it/boot-installer/arm.xml index 2d7839d39..52a924f81 100644 --- a/it/boot-installer/arm.xml +++ b/it/boot-installer/arm.xml @@ -1,40 +1,296 @@ - + + + + + Formati delle immagini d'avvio + + + + +Sulla maggior parte dei sistemi ARM è utilizzato uno tra questi due +formati per le immagini di avvio: a) kernel Linux standard +(vmlinuz) insieme ai tradizionali ramdisk iniziali di +Linux (initrd.gz) oppure b) kernel in formato uImage +insieme al suo ramdisk iniziale (uInitrd). + + + + + +uImage/uInitrd sono formati pensati per il firmware u-boot, presente +su molti sistemi ARM. Le versioni di u-boot più vecchie possono avviare +solo file nel formato uImage/uInitrd, quindi spesso sono usate sui +sistemi armel più vecchi. Le versioni di u-boot più recenti sono in +grado di avviare ovviamente le immagini uImages/uInitrds ma riescono ad +avviare anche i kernel e i ramdisk in formato Linux, la sintassi del +comando per avviare le immagini in formato Linux è leggermente diversa +da quella del comando per avviare le immagini uImage. + + + + + +Per i sistemi che usano un kernel multipiattaforma, oltre al kernel e +al ramdisk, è necessario anche un cosiddetto file con l'albero dei +dispositivi (device-tree oppure device-tree blob, dtb). +Tale file è specifico per ciscun sistema e contiene la descrizione +dell'hardware. + + + - + Avvio con TFTP &boot-installer-intro-net.xml; + + + Avvio da TFTP con u-boot + + + + +L'avvio da rete per i sistemi che usano il firmware u-boot consiste di +tre passi: a) configurazione della rete b) caricamento delle immagini +(kernel, ramdisk e dtb) in memoria c) l'esecuzione del codice appena +caricato. + + + + + +Il primo passo è configurare la rete, automaticamente tramite DHCP con + + +setenv autoload no +dhcp + + + + +oppure manualmente impostando alcune variabili d'ambiente + + +setenv ipaddr <indirizzo ip del client> +setenv netmask <maschera di rete> +setenv serverip <indirizzo ip del server tftp> +setenv dnsip <indirizzo ip del nameserver> +setenv gatewayip <indirizzo ip del gateway predefinito> + + + + +È possibile salvare in modo permanente queste impostazioni eseguendo + + +saveenv + + + + + + +Dopodiche è necessario caricare le immagini (kernel, ramdisk iniziale +e dtb) in memoria. Per questa operazione occorre usare il comando +tftpboot passando l'indirizzo di memoria al quale deve deve caricata +l'immagine. Sfortunatamente la mappa di memoria varia da sistema a +sistema e non esiste una regola generale su quale indirizzo utilizzare. + + + + + +Su alcuni sistemi, u-boot predefinisce una serie di varibili d'ambiente +con gli indirizzi da usare: kernel_addr_r, ramdisk_addr_r e fdt_addr_r. +È possibile verificare se tali variabili sono state definite con + + +printenv kernel_addr_r ramdisk_addr_r fdt_addr_r + + + + +Se non sono state definite, è necessario trovare nella documentazione +i valori adatti al proprio sistema e impostarli manualmente. Per i +sistemi basati sui SOC Allwinner SunXi (per esempio per Allwinner A10 +nome dell'architettura sun4i, o Allwinner A20, nome +dell'architettura sun7i) è possibile usare i seguenti +valori: + + +setenv kernel_addr_r 0x46000000 +setenv fdt_addr_r 0x47000000 +setenv ramdisk_addr_r 0x48000000 + + + + + + +Dopo aver impostato gli indirizzi, è possibile caricare le immagini +in memoria dal server tftp definito in precedenza con + + +tftpboot ${kernel_addr_r} <nome file dell'immagine del kernel> +tftpboot ${fdt_addr_r} <nome file del dtb> +tftpboot ${ramdisk_addr_r} <nome file del ramdisk iniziale> + + + + + + +Il terzo passo è impostare la riga di comando per il kernel e avviare +l'esecuzione del codice appena caricato. U-boot passa il contenuto +della variabile d'ambiente bootargs come riga di comando +al kernel, quindi tutti parametri per il kernel e per l'installatore, +come il device della console (vedere ) +oppure le opzioni di preconfigurazione (vedere e ), possono +essere impostati con un comando simile a + + +setenv bootargs console=ttyS0,115200 rootwait panic=10 + + + + +Il comando per eseguire il codice caricato in precedenza dipende dal +formato delle immagini usato. Con uImage/uInitrd, usare il comando + + +bootm ${kernel_addr_r} ${ramdisk_addr_r} ${fdt_addr_r} + + + + +e con le immagini native Linux usare + + +bootz ${kernel_addr_r} ${ramdisk_addr_r}:${filesize} ${fdt_addr_r} + + + + + + +Nota: quando si avviano immagini linux è importante caricare l'immagine +del ramdisk iniziale dopo il kernel e il dtb poiché u-boot imposta il +valore della variabile filesize pari alla dimensione dell'ultimo file +caricato e il comando bootz ha bisogno di conoscere la dimensione +dell'immagine del ramdisk per funzionare correttamente. Per avviare un +kernel specifico per una piattaforma, vale a dire un kernel senza il +device-tree, è sufficiente omettere il parametro ${fdt_addr_r}. + + + + + Booting from CD-ROM Avvio da CD-ROM &boot-installer-intro-cd.xml; +--> + + Booting from Firmware Avvio da firmware &boot-installer-intro-firmware.xml; - + Booting the SS4000-E Avvio di SS4000-E - Sfortunatamente, a causa delle limitazioni nel firmware del SS4000-E, non è possibile avviare l'installatore senza usare una porta seriale. @@ -43,18 +299,14 @@ un computer con una porta seriale - Va bene anche un adattatore USB seriale. - e un cavo piatto con un connettore maschio DB9 da una parte e un connettore IDC passo 2,54 mm con 10 poli @@ -62,10 +314,8 @@ dall'altra - È possibile trovare questo cavo nelle vecchie macchine desktop che hanno porte seriali con 9 poli. @@ -76,7 +326,6 @@ porte seriali con 9 poli. - Per avviare il SS4000-E, collegarsi alla porta seriale del SS4000-E usando il cavo nullmodem e il cavo piatto poi riavviare la macchina. @@ -102,11 +350,9 @@ cu -lttyS0 -s115200 - Se si usa Windows, è possibile utilizzare il programma hyperterminal. Usare 115200 bit per secondo, @@ -114,9 +360,7 @@ Se si usa Windows, è possibile utilizzare il programma - Mentre la macchina si avvia, saranno visibili le seguenti righe: @@ -131,29 +375,23 @@ EM-7210 ver.T04 2005-12-12 (For ver.AA) - Adesso premere Control-C per arrestare l'avvio - Notare che si ha solo un secondo per farlo; se non si fa in tempo, riavviare la macchina e riprovare. - . In questo modo si accede al prompt di RedBoot, inserire questi comandi: @@ -166,14 +404,12 @@ exec -c "console=ttyS0,115200 rw root=/dev/ram mem=256M@0xa0000000" -r 0x0180000 - Dopo ogni comando load il sistema si aspetta che sia trasmesso un file usando il protocollo YMODEM. Con cu, assicurarsi che @@ -184,11 +420,9 @@ un programma esterno ed eseguire sb initrd.gz o - In alternativa è possibile caricare il kernel e il ramdisk usando HTTP anziché YMODEM. Questo metodo è più veloce ma richiede un server HTTP @@ -201,11 +435,9 @@ g - In apparenza questo comando riavvia la macchina; in realtà carica redboot in RAM e riavvia da lì. Saltando questo passo il sistema si bloccherà su @@ -213,9 +445,7 @@ ip_address, uno dei passi successivi. - È necessario premere di nuovo Ctrl-C per interrompere l'avvio. Poi: @@ -226,11 +456,9 @@ load -v -r -b 0x01008000 -m http /zImage exec -c "console=ttyS0,115200 rw root=/dev/ram mem=256M@0xa0000000" -r 0x01800000 - Dove 192.168.2.249 è l'indirizzo IP del sistema che si sta installando e 192.168.2.4 è l'indirizzo @@ -238,12 +466,11 @@ IP del server HTTP che contiene i file del kernel e del ramdisk. - Adesso l'Installatore partirà come al solito. +--> diff --git a/it/boot-installer/intro-cd.xml b/it/boot-installer/intro-cd.xml index f5af55c25..0402f11b7 100644 --- a/it/boot-installer/intro-cd.xml +++ b/it/boot-installer/intro-cd.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -52,17 +52,16 @@ alternativi e altri metodi d'installazione che potrebbero funzionare. Anche se non fosse possibile avviare il computer da CDROM, sarà probabilmente possibile installare i componenti di &debian; e i pacchetti -da CDROM. Basterà avviare la macchina con un altro supporto, come -il dischetto e, al momento dell'installazione del sistema operativo, del -sistema di base e dei pacchetti aggiuntivi, fare puntare la procedura di -installazione al CDROM. +da CDROM. Basterà avviare la macchina con un altro supporto e al momento +dell'installazione del sistema operativo, del sistema di base o dei pacchetti +aggiuntivi, fare puntare la procedura d'installazione al CDROM. diff --git a/it/boot-installer/intro-net.xml b/it/boot-installer/intro-net.xml index 0015e1258..ac0ff3818 100644 --- a/it/boot-installer/intro-net.xml +++ b/it/boot-installer/intro-net.xml @@ -1,15 +1,17 @@ - + L'avvio da rete richiede una connessione di rete e un boot server -TFTP (DHCP, RARP o BOOTP). +TFTP (e probabilmente anche un server DHCP, RARP o BOOTP per la +configurazione automatica della rete). @@ -24,11 +26,11 @@ server RBOOT anziché di un server BOOTP. -Il metodo di installazione che supporta l'avvio dalla rete è descritto -in . +La configurazione lato server per effettuare l'avvio dalla rete è +descritto in . \ No newline at end of file diff --git a/it/boot-installer/mipsel.xml b/it/boot-installer/mipsel.xml index 926741765..f127e54c1 100644 --- a/it/boot-installer/mipsel.xml +++ b/it/boot-installer/mipsel.xml @@ -1,89 +1,10 @@ - + Avvio con TFTP - - - Avvio con TFTP di macchine Cobalt - +&boot-installer-intro-net.xml; - - -In verità le Cobalt per l'avvio non usano TFTP bensì NFS. È necessario -installare un server NFS e mettere i file del programma d'installazione -in /nfsroot. Quando si avvia la macchina Cobalt si -devono premere contemporaneamente i tasti per spostare il cursore a destra -e a sinistra, in questo modo la macchina esegue l'avvio dalla rete tramite -NFS. Sullo schermo sono proposte diverse scelte fra le quali ci sono le -seguenti due modalità d'installazione: - - - - - - -Tramite SSH (questa è la modalità predefinita): in questo caso l'installatore -configura la rete tramite DHCP e avvia un server SSH. Poi mostra sul display -della Cobalt una password casuale insieme a altre informazioni per l'accesso -(per esempio l'indirizzo IP). A questo punto è possibile connettersi alla -macchina con qualsiasi client SSH e far partire l'installazione. - - - - - - -Con una console seriale: con un cavo null-modem è -possibile connettersi (a 115000 bps) alla porta seriale della macchina -Cobalt ed effettuare l'installazione. - - - - - - - - - - - Parametri di avvio - - - - Avvio di macchine Cobalt con TFTP - - - - -Non è possibile passare direttamente dei parametri di avvio, si deve -modificare il file /nfsroot/default.colo sul server -NFS e aggiungere i parametri nella variabile -args. - - - diff --git a/it/boot-installer/parameters.xml b/it/boot-installer/parameters.xml index db87efec5..c67fcabef 100644 --- a/it/boot-installer/parameters.xml +++ b/it/boot-installer/parameters.xml @@ -112,10 +112,10 @@ Notare che l'installatore supporta solo questi tipi di terminale: linux, bterm, ansi, vt102 e dumb. Il valore predefinito per la console seriale del &d-i; è vt102. -Gli strumenti di virtualizzazione, per esempio QEMU/KVM, potrtebbero non +Gli strumenti di virtualizzazione, per esempio QEMU/KVM, potrebbero non fornire la conversione tra questi tipi di terminali, è comunque possibile avviarli all'interno di una sessione screen. In questo -modo ferrà effettuata una traduzione per il tipo di terminale +modo verrà effettuata una traduzione per il tipo di terminale screen, che è molto simile a vt102. diff --git a/it/boot-installer/x86.xml b/it/boot-installer/x86.xml index e1beee5f6..81be3e036 100644 --- a/it/boot-installer/x86.xml +++ b/it/boot-installer/x86.xml @@ -436,7 +436,7 @@ Una volta che tutto è stato preparato seguendo e , inserire la chiavetta USB in uno qualsiasi dei connettori USB liberi e riavviare la macchina. Il sistema si dovrebbe avviare e, a meno di aver -usato il motodo flessibile e di non averlo abilitato, presentare il +usato il metodo flessibile e di non averlo abilitato, presentare il prompt boot:. Dal prompt è possibile inserire dei parametri opzionali oppure premere &enterkey;. diff --git a/it/boot-new/boot-new.xml b/it/boot-new/boot-new.xml index be9a051f8..eae09cca0 100644 --- a/it/boot-new/boot-new.xml +++ b/it/boot-new/boot-new.xml @@ -32,11 +32,12 @@ menu. Nel caso sia stata effettuata una installazione predefinita, la prima cosa che viene mostrata all'avvio del sistema è il menu di -grub o forse quello di lilo. +grub o forse quello di +lilo. Alla prima voce nel menu corrisponde il nuovo sistema &debian;; se durante l'installazione è stata rilevata la presenza sul sistema anche di altri -sistemi (per esempio Windows) allora quest'altri sistemi operativi sono -elencati nella parte inferiore del menu. +sistemi (per esempio Windows) allora sono elencati nella parte inferiore +del menu. @@ -75,9 +76,9 @@ clearly and include any messages that are displayed and may help others to diagnose the issue. --> -Gli utenti che non conoscono &debian; e &arch-kernel; potrebbero aver bisogno di -aiuto da parte degli utenti più esperti. -Si può ricevere un'aiuto on-line sui canali IRC +Gli utenti che non conoscono &debian; e &arch-kernel; potrebbero aver +bisogno di aiuto da parte degli utenti più esperti. +Si può ricevere un aiuto on-line sui canali IRC #debian o #debian-boot della rete OFTC oppure contattando la mailing list debian-user. Per le architetture meno comuni, come &arch-title;, diff --git a/it/hardware/buying-hardware.xml b/it/hardware/buying-hardware.xml index d8cee856d..d99810375 100644 --- a/it/hardware/buying-hardware.xml +++ b/it/hardware/buying-hardware.xml @@ -95,7 +95,7 @@ standards-compliant. In molti casi di sono degli standard (o almeno degli standard de-facto) che descrivono come un sistema operativo e i suoi driver comunicano con -una certa classe di dispositivi. Tutti i dispositivi che sono confirmi +una certa classe di dispositivi. Tutti i dispositivi che sono conformi allo standard possono essere usati con un singolo driver generico e senza la necessità di usare driver specifici per il dispositivo. Alcuni tipi di hardware (per esempio i Dispositivi di Interfaccia @@ -146,7 +146,7 @@ Anche se è disponibile un driver closed-source per il dispositivo la vita del dispositivo è legata alla disponibilità del driver. Oggigiorno la vita dei prodotti diventa sempre più breve e non è raro che poco dopo la fine della produzione di un dispositivo il produttore smette anche di -aggiornare i diriver. Se il driver closed-source non funziona dopo un +aggiornare i driver. Se il driver closed-source non funziona dopo un aggiornamento del sistema, un dispositivo perfettamente funzionante diventa inutilizzabile a causa della mancanza del driver e poter far niente. Quindi è opportuno evitare l'acquisto di hardware chiuso senza diff --git a/it/hardware/hardware-supported.xml b/it/hardware/hardware-supported.xml index 067952ab2..39d80fdee 100644 --- a/it/hardware/hardware-supported.xml +++ b/it/hardware/hardware-supported.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -48,11 +48,11 @@ possibile trovare delle informazioni aggiuntive. -&debian; GNU/Linux &release; supporta undici architetture principali e diverse varianti +&debian; GNU/Linux &release; supporta otto architetture principali e diverse varianti di ogni architettura, che vanno sotto il nome di flavor. @@ -84,29 +84,38 @@ di ogni architettura, che vanno sotto il nome di flavor. - ARM - armel - Intel IOP32x - iop32x - + ARM + armel + Marvell Kirkwood kirkwood Marvell Orion orion5x + + Marvell MV78xx0 + mv78xx0 Versatile versatile - ARM con FPU hardware - armhf + ARM con FPU hardware + armhf + + multipiattaforma + armmp + + multipiattaforma per sistemi con LPAE + armmp-lpae @@ -133,11 +142,8 @@ di ogni architettura, che vanno sotto il nome di flavor. - MIPS (little endian) - mipsel - Cobalt - cobalt - + MIPS (little endian) + mipsel MIPS Malta (32 bit) 4kc-malta @@ -155,6 +161,7 @@ di ogni architettura, che vanno sotto il nome di flavor. prep + +IPL da VM-reader e DASD - generico + IPL from VM-reader and DASD IPL da VM-reader e DASD + generic generico +--> 64bit IBM S/390 @@ -334,8 +344,8 @@ Laptop. Multiprocessor support — also called symmetric multiprocessing or SMP — is available for this architecture. Having multiple processors in a computer was originally -only an issue for high-end server systems but has become quite common in -recent years even for rather low-end desktop computers and laptops with +only an issue for high-end server systems but has become common in +recent years nearly everywhere with the introduction of so called multi-core processors. These contain two or more processor units, called cores, in one physical chip. --> @@ -345,8 +355,7 @@ multiprocessing o SMP — è disponibile per questa architettura. In origine la presenza più processori in un computer era una caratteristica solo dei sistemi server di alto livello, negli -ultimi anni questa caratteristica è diventata sempre più comune anche -nei sistemi desktop di basso livello e nei portatili grazie ai +ultimi anni questa caratteristica è diventata molto comune grazie ai cosiddetti processori multi-core. Tali processori contengono due o più unità di elaborazione, chiamate core, all'interno di un solo chip. @@ -390,16 +399,15 @@ di core) e disattiva automaticamente l'SMP sui sistemi monoprocessore. In origine la presenza più processori in un computer era una caratteristica solo dei sistemi server di alto livello, negli -ultimi anni questa caratteristica è diventata sempre più comune anche -nei sistemi desktop di basso livello e nei portatili grazie ai +ultimi anni questa caratteristica è diventata molto comune grazie ai cosiddetti processori multi-core. Tali processori contengono due o più unità di elaborazione, chiamate core, all'interno di un solo chip. @@ -544,7 +552,7 @@ installato nel sistema e in alcuni casi potrebbe essere necessario installare delle immagini aggiuntive con il firmware (consultare ). In pochissimi casi è stata segnalata la presenza di schede grafiche che richiedono -l'installazione di firware aggiuntivo persino per effettuare le +l'installazione di firmware aggiuntivo persino per effettuare le funzionalità di base, comunque queste sono delle eccezioni molto rare. @@ -649,7 +657,7 @@ che sia completamente operativo. Questo è molto comune per le schede di rete (in particolare i NIC wireless) ma anche alcuni dispositivi USB e alcuni controller per dischi fissi richiedono un firmware. Su molte schede grafiche le funzionalità di base sono disponibili senza -firmware agguntivi ma per usare le funzionalità avanzate è necessario +firmware aggiuntivi ma per usare le funzionalità avanzate è necessario che un appropriato file con firmware sia installato nel sistema. diff --git a/it/hardware/supported-peripherals.xml b/it/hardware/supported-peripherals.xml index c9e3794ac..583edeeb7 100644 --- a/it/hardware/supported-peripherals.xml +++ b/it/hardware/supported-peripherals.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -8,12 +8,12 @@ &arch-kernel; supporta una grande varietà di dispositivi hardware -come per esempio mouse, stampanti, dispositivi PCMCIA e USB. Tuttavia +come per esempio mouse, stampanti, dispositivi PCMCIA/CardBus/ExpressCard e USB. Tuttavia molte di queste periferiche non sono necessarie durante l'installazione del sistema. @@ -40,20 +40,10 @@ system. All packages that you want to install need to be available on a DASD or over the network using NFS, HTTP or FTP. --> -L'installazione dei pacchetti da XPRAM e unità a nastro non è +L'installazione dei pacchetti da XPRAM e da unità a nastro non è supportata da questo sistema. Tutti i pacchetti che si vogliono installare devono essere disponibili mediante DASD o dalla rete utilizzando NFS, HTTP o FTP. - - - - -La Cobalt RaQ non ha supporti per collegare dei dispositivi aggiuntivi, -ma la Qube ha uno slot PCI. - diff --git a/it/hardware/supported/arm.xml b/it/hardware/supported/arm.xml index 3df21eb44..69460fa62 100644 --- a/it/hardware/supported/arm.xml +++ b/it/hardware/supported/arm.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -7,63 +7,135 @@ -Ogni singola architettura ARM richiede un kernel specifico. Per questo -motivo la distribuzione &debian; si installa solo sulle piattaforme più -comuni. Invece tutti i pacchetti &debian; possono essere usati su -qualsiasi CPU ARM. +I sistemi ARM sono molto più eterogenei rispetto all'architettura dei PC +basati su i386/amd64 in cui tutti i sistemi condividono un firmware di +sistema (BIOS e/o UEFI) che gestisce l'inizializzazione dell'hardware +in modo standardizzato. + +L'architettura ARM è principalmente usata per i System-on-Chip +(SoC). I SoC sono progettati da diverse aziende e usano una gran varietà di +componenti hardware anche per le funzionalità di base necessarie all'avvio +del sistema. I sistemi che usano questi SoC solitamente non hanno un firmware +che li accomuna e quindi sui sistemi ARM il kernel Linux deve prendersi in +carico molti problemi di basso livello e di tutti quegli aspetti specifici +del sistema che nel mondo dei PC sono gestiti dal BIOS della scheda madre. -La maggior parte delle CPU ARM può funzionare sia in big endian che in -little endian anche se la maggioranza dei sistemi usano la sola modalità -little endian. Attualmente &debian; supporta solo i sistemi ARM little -endian. +Agli albori il supporto per ARM nel kernel Linux consisteva nell'avere +un kernel specifico per ciascun sistema ARM, ciò era in contrasto con +il kernel uno-va-bene-per-tutti per i sistemi PC. Un tale +approccio non è scalabile su un gran numero di dispositivi e quindi +fu iniziato il lavoro per realizzare un unico kernel ARM che potesse +funzionare su molti sistemi ARM. I sistemi ARM più recenti dispongono +di un kernle realizzato con l'approccio multipiattaforma ma per molti +dei sistemi più vecchi è ancora necessario utilizzare un kernel +specifico. + +Per questo motivo l'installazione della distribuzione &debian; standard +è supporta solo su un ristretto numero di vecchi sistemi ARM oltre che +sui sistemi più recenti supportati con il kernel ARM multipiattaforma +(armmp). -Le piattaforme supportate sono: +Nel tempo l'architettura ARM si è evoluta e i moderni processori ARM +forniscono funzionalità che non erano presenti nei modelli precedenti. +&debian; fornisce due port su ARM: &debian;/armel e &debian;/armhf. +&debian;/armel è adatto ai processori ARM più vecchi che non dispongono +di una FPU (floating point unit), &debian;/armhf funziona solo sui +processori ARM più recenti conformi all'architettura ARMv7 e con l'unità +di calcolo in virgola mobile VFPv3. &debian;/armhf fa un ampio uso delle +funzioni e dei miglioramenti delle prestazioni disponibili su questi +modelli. - + - -IOP32x - + + + -I processori di I/O (IOP) prodotti da Intel sono presenti in molti prodotti -legati alla memorizzazione e all'elaborazione dei dati. Attualmente &debian; -supporta la piattaforma IOP32xx, compresi i chip IOP 80219 e 32x molto -comuni nei dispositivi NAS (Network Attached Storage). In particolare &debian; -supporta due dispositivi di questo tipo: -GLAN Tank di IO-Data e -Thecus N2100. +Tecnicamente, molte delle CPU ARM possono funzionare sia in modalità +big-endian che in modalità little-endian, in pratica la maggior parte +dei sistemi attualmente disponibili utilizzano la modalità little-endian. +&debian;/armhf e &debian;/armel supportano solo sistemi little-endian. - - + + + + + Piattaforme supportate da Debian/armel + + + + +Le seguenti piattaforme sono supportate da &debian;/armel; richiedono +dei kernel specifici per la piattaforma. + + Kirkwood @@ -108,7 +180,7 @@ url="&url-arm-cyrius-dns323;">D-Link DNS-323 and HP mv2120. --> -Orion è un system on a chip (SoC) della Marvell che +Orion è un sistema su un chip (SoC) della Marvell che integra una CPU ARM, Ethernet, SATA, USB e altre funzionalità in un unico chip. Sul mercato ci sono molti dispositivi NAS (Network Attached Storage) basati sul chip Orion. Attualmente sono supportati questi @@ -120,6 +192,19 @@ dispositivi basati sul chip Orion: + +MV78xx0 + + + + +La piattaforma MV78xx0 è usata sulle schede di sviluppo Marvell DB-78xx0-BP. + + + + Versatile @@ -130,12 +215,304 @@ test and run &debian; on ARM if you don't have the hardware. --> La piattaforma Versatile è emulata da QEMU e quindi è un buon modo per -fare delle prove e per usare &debian; su ARM se non si dispone dell'hardware. +fare delle prove e per usare &debian; su ARM anche se non si dispone +di un vero hardware. + + + + + +IXP4xx + + + + +La serie di processori Intel IXP4xx è stata utilizzata nei NAS Linksys NSLU2. +&debian; supportava la piattaforma IXP4xx in &debian; 7 ma dalla versione 8 +non è più supportata perché il dispositivo dispone di una memoria flash +troppo piccola per il kernel usato in &debian; 8. + + + + + + + + + + + Piattaforme non più supportate da Debian/armel + + + +IOP32x + + + + +I processori di I/O (IOP) prodotti da Intel sono presenti in molti prodotti +legati alla memorizzazione e all'elaborazione dei dati tipo il GLAN Tank di IO-Data e il Thecus N2100. La piattaforma IOP32x +era supportata in &debian; 7 ma a partire dalla versione 8 non è più +supportata perché la piattaforma ha dei vincoli hardware che non la +rendono adatta per i prossimi rilasci di &debian;. + + + + + + + + + + Piattaforme supportate da Debian/armhf + + + + +I seguenti sistemi funzionano con &debian;/armhf usando il kernel +multipiattaforma (armmp): + + + + +Freescale MX53 Quick Start Board + + + + +La IMX53QSB è una scheda di sviluppo basata sul SoC i.MX53. + + + + + +Versatile Express + + + + +Versatile Express è una serie di schede per la prototipazione che +consistono in una scheda madre che può essere equipaggiata con varie +CPU su scheda figlia. + +Alcune schede di sviluppo e sistemi embedded basati su +Allwinner sunXi + + + + + +Parecchie schede per sviluppo e sistemi embedded basati sui SoC Allwinner +A10 (nome in codice dell'architettura sun4i) e A20 (nome +in codice dell'architettura sun7i) sono supportate dal +kernel armmp. Attualmente l'installazione è pienamente supportata sui +seguenti sistemi basati sul sunXi: + + + + +Cubietech Cubieboard 1 + 2 / Cubietruck + + + + +LinkSprite pcDuino + + + + +Mele A1000 + + + + +Miniand Hackberry + + + + +Olimex A10-Olinuxino-LIME / A10s-Olinuxino Micro / +A13-Olinuxino / A13-Olinuxino Micro / A20-Olinuxino Micro + + + + +PineRiver Mini X-Plus + + + + + + + + +Il supporto per i dispositivi Allwinner basati su sunXi è limitato ai +driver e alle informazioni del device-tree presenti nel kernel Linux. +Il kernel linux-sunxi.org 3.4 derivato da android non è supportato da +Debian. + + + + + +Sui SoC Allwinner A10 e A20 il kernel Linux supporta la console seriale, +ethernet, SATA, USB e MMC/SD ma non supporta il display locale +(HDMI/VGA/LVDS) né l'audio. La memoria flash NAND presente in alcuni +sistemi sunXi non è supportata. + + + + + + +SolidRun Cubox-i2eX / Cubox-i4Pro + + + + +La serie Cubox-i è un insieme di piccoli sistemi a forma di cubo basati +su SoC Freescale della famiglia i.MX6. Il supporto per le serie Cubox-i +è limitato ai driver e alle informazioni del device-tree presenti nel +kernel Linux; il kernel Freescale 3.0 per Cubox-i non è supportato da +Debian. I driver disponibili comprendono console, ethernet, USB, +MMC/SD-card e il supporto di base per un display tramite HDMI. + + + + + + + + +Solitamente il supporto ARM multipiattaforma del kernel Linux permette +di usare il &d-i; anche su sistemi armhf non esplicitamente elencati in +precedenza, a condizione che il kernel usato dal &d-i; abbia il +supporto per i componenti del sistema e che sia disponbile un file con +il device-tree. In questo caso l'installatore può solitamente fornire +uno spazio utente funzionante ma probabilmente non è in grado di +impostare l'avvio automatico del sistema perché per questa operazione, +in molti casi, sono necessari informazioni specifiche sul dispositivo. + + + + + +Quando si usa &d-i; su questi sistemi è necessario, al termine +dell'installazione, rendere il sistema avviabile manualmente, per +esempio, eseguendo gli opportuni comandi dalla shell disponibile +all'interno del &d-i;. + + + + + + Piattaforme non più supportate da Debian/armhf + + + +EfikaMX + + + + +La piattaforma EfikaMX (Genesi Efika Smartbook e Genesi EfikaMX nettop) era +supportata in &debian; 7 grazie a un kernel specifico per questa piattaforma, +da &debian; 8 in poi non è più supportata. Il codice usato in precedenza per +creare il kernel specifico per la piattaforma è stato rimosso dal kernel Linux +nel 2012 e quindi non è possibile creare nuove versioni. + + + + + +L'uso del kernel multipiattaforma armmp sulla piattaforma EfikaMX potrebbe +richiedere il device-tree di supporto ma attualmente non è disponibile. + + + + + + diff --git a/it/hardware/supported/mipsel.xml b/it/hardware/supported/mipsel.xml index 8e604a857..eade5af58 100644 --- a/it/hardware/supported/mipsel.xml +++ b/it/hardware/supported/mipsel.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -15,18 +15,6 @@ - - -Cobalt Microserver: solo le macchine Cobalt basate su MIPS sono trattate -in questo documento, quindi sono comprese le Cobalt RaQ, -Qube2 e RaQ2 e il Gateway Microserver. - - - - - Tipologie Macchine/CPU - - - - -Sono supportate tutte le macchine Cobalt basate su MIPS a eccezione -delle Qube 2700 (Qube 1). - - - - - - - Opzioni di console supportate - - - - -Le macchine Cobalt usano 115200 bps. - - - diff --git a/it/howto/installation-howto.xml b/it/howto/installation-howto.xml index 9c711f542..eb7b5e684 100644 --- a/it/howto/installation-howto.xml +++ b/it/howto/installation-howto.xml @@ -268,12 +268,12 @@ on the memory stick. This works because Debian CD images are --> Il modo più semplice per preparare una chiavetta USB è scaricare una -qualsiasi immagine dei CD o DVD Debian di dimensione adatta alla proria +qualsiasi immagine dei CD o DVD Debian di dimensione adatta alla propria chiavetta e scrivere l'immagine del CD direttamente sulla chiavetta. Questa operazione distruggerà qualsiasi cosa si trovi sulla chiavetta. Questa procedura funziona perché le immagini dei CD Debian sono immagini -iso-ibride, cioè che possono essere usate per l'avvio -da lettori CD e da USB. +iso-ibride, cioè che possono essere usate per +l'avvio da lettori CD e da USB. @@ -434,11 +434,12 @@ language is spoken. If it's not on the short list, a list of all the countries in the world is available. --> -Dopo un po' viene richiesta la scelta della lingua, usare i tasti cursore +Dopo un po' viene richiesto di scegliere la lingua, usare i tasti cursore per selezionare una lingua e poi premere &enterkey; per proseguire. Poi -viene richiesto la scelta della nazione, potendo scegliere fra le mazioni -in cui è parlata la lingua prescelta. Se l'elenco non comprende la propria -nazione, è disponibile anche un elenco con tutti i paesi del mondo. +viene richiesto di scegliere la nazione, potendo scegliere fra le nazioni +in cui è parlata la lingua scelta i nprecedenza. Se l'elenco non comprende +la propria nazione, è disponibile anche un elenco con tutti i paesi del +mondo. @@ -504,7 +505,7 @@ necessario inserire la password dell'account root (l'utente d'amministrazione) e le informazioni per creare l'account di un utente normale. Se la password per root non viene specificata, questo account viene disabilitato e in seguito verrà installato pacchetto -sudo che permetterà di effetuare operazioni +sudo che permetterà di effettuare operazioni amministrative sul nuovo sistema. diff --git a/it/install-methods/boot-usb-files.xml b/it/install-methods/boot-usb-files.xml index 36361566d..8d68081b2 100644 --- a/it/install-methods/boot-usb-files.xml +++ b/it/install-methods/boot-usb-files.xml @@ -49,7 +49,7 @@ fisso. - Preparazione di una chiavetta USB con un'immagini ibride di CD o DVD + Preparazione di una chiavetta USB con un'immagine ibrida di CD o DVD # tar zxvf /percorso/di/firmware.tar.gz # cd / # umount /mnt diff --git a/it/install-methods/download/arm.xml b/it/install-methods/download/arm.xml index 5f1907fd7..7f829fb2c 100644 --- a/it/install-methods/download/arm.xml +++ b/it/install-methods/download/arm.xml @@ -1,17 +1,17 @@ - + + + + Thecus N2100 Installation Files File d'installazione per Thecus N2100 - L'immagine del firmware fornita per i Thecus N2100 avvia automaticamente il debian-installer. L'immagine può essere @@ -20,17 +20,18 @@ essere recuperata da &n2100-firmware-img;. +--> + + + GLAN Tank Installation Files File d'installazione per GLAN - Il GLAN Tank richiede che un kernel e ramdisk siano su una partizione ext2 del disco su cui si intende installare &debian;. Queste immagini @@ -38,6 +39,7 @@ possono essere recuperate da &glantank-firmware-img;. +--> @@ -135,5 +137,29 @@ Max v2, Internet Space v2, d2 Network v2, 2Big Network v2 e 5Big Network v2) consistono di un kernel e un initrd per U-Boot. È possibile recuperare questi file da &lacie-kirkwood-firmware-img;. + + + + + + File d'installazione per Armhf Multipiattaforma + + + + +I file per l'installazione su sistemi supportati dal kernel multipiattaforma +armhf (vedere ) consistono +di un'immagine del kernel Linux, dell'immagine di un ramdisk iniziale e di +blob con il device-tree specifico del sistema. Le immagini di kernel e +ramdisk iniziale possono essere recuperato da &armmp-firmware-img; e il +blob con il device-tree può essere recuperato da &armmp-dtb-img;. + diff --git a/it/install-methods/install-tftp.xml b/it/install-methods/install-tftp.xml index 6785880f9..7645b837f 100644 --- a/it/install-methods/install-tftp.xml +++ b/it/install-methods/install-tftp.xml @@ -512,7 +512,7 @@ quella per SunOS dovrebbe essere simile): NOTE: client is the host name or IP address recognized by the server for the system you are booting. -NOTA: client è il nome dell'host o l'indirizzo IP +NOTA: client è il nome host o l'indirizzo IP con cui il server riconosce il sistema da avviare. diff --git a/it/install-methods/official-cdrom.xml b/it/install-methods/official-cdrom.xml index 54c0e1f1f..b4a4fb8cf 100644 --- a/it/install-methods/official-cdrom.xml +++ b/it/install-methods/official-cdrom.xml @@ -36,7 +36,7 @@ arch="x86">, di sicuro sui PC moderni, si può passare direttamente a ; è stato fatto un lavoro molto accurato per assicurare che i file necessari alla maggioranza degli utenti si trovino sui primi CD e DVD, quindi l'installazione di un ambiente -desktop di bas può essere fatta con solo il primo DVD oppure persino solo +desktop di base può essere fatta con solo il primo DVD oppure persino solo con il primo CD. diff --git a/it/post-install/kernel-baking.xml b/it/post-install/kernel-baking.xml index b158e75a7..427d5a8f0 100644 --- a/it/post-install/kernel-baking.xml +++ b/it/post-install/kernel-baking.xml @@ -269,7 +269,7 @@ Adesso compilare il kernel con: fakeroot make-kpkg --initrd questo è semplicemente il numero di versione che si può usare per tener traccia delle compilazioni del kernel. Allo stesso modo si può inserire qualsiasi parola al posto di custom (p.e. il -nome dell'host). La compilazione del kernel richiede un po' di tempo, +nome host). La compilazione del kernel richiede un po' di tempo, in base alla potenza della macchina. diff --git a/it/post-install/orientation.xml b/it/post-install/orientation.xml index 101501b07..afe5a3741 100644 --- a/it/post-install/orientation.xml +++ b/it/post-install/orientation.xml @@ -147,7 +147,7 @@ Available for &debian;'s Stable Release. Ci sono dei repository ufficiali e non-ufficiali che non sono attivati nella normale installazione di &debian;. Tali repository contengono programmi che molti utenti ritengono importanti e che si aspettano di -avere. Le informazioni su questi repositiry addizionali possono essere +avere. Le informazioni su questi repository addizionali possono essere trovate nella pagina del Wiki &debian; intitolata The Software Available for &debian;'s Stable Release. diff --git a/it/preparing/bios-setup/arm.xml b/it/preparing/bios-setup/arm.xml new file mode 100644 index 000000000..92eece206 --- /dev/null +++ b/it/preparing/bios-setup/arm.xml @@ -0,0 +1,212 @@ + + + + + + ARM firmware + + + + +Come già menzionato in precedenza, sui sistemi ARM non esiste un firmware +standard, persino il comportamento di sistemi che nominalmente usano lo +stesso firmware può essere abbastanza differente. Ciò dipende dal fatto +che gran parte dei dispositivi che utilizzano l'architettura ARM sono +sistemi embedded per i quali il produttori realizzano versioni del +firmware pesantemente personalizzate con patch specifiche per il +dispositivo. Purtroppo è molto raro che i produttori inviino le proprie +modifiche a chi sviluppa il firmware originale e quindi le modifiche +fatte dai produttori non sono integrate nelle nuove versioni ufficiali +del firmware. + + + + + +Di conseguenza persino i sistemi appena usciti sul mercato utilizzano +del firmware basato su una versione vecchia e personalizzata dal +produttore del firmware originale che nel frattempo è stato migliorato +dagli sviluppatori: aggiungendo funzionalità o cambiandone alcuni +aspetti. Inoltre, anche il nome dei dispositivi montati non è +consistente tra le versioni modificate dai produttori dello stesso +firmware e quindi per i sistemi ARM è impossibile fornire istruzioni +d'uso indipendenti dal prodotto. + + + + + + + + Impostazione dell'indirizzo MAC in u-boot + + + + +L'indirizzo MAC di ogni dispositivo Ethernet normalmente dovrebbe +essere unico a livello mondiale e tecnicamente deve essere unico +all'interno del dominio di broadcast ethernet. Per ottere questo +risultato chi produce i dispositivi si fa assegnare un blocco di +indirizzi MAC (e per questo paga una tassa) e preimposta uno di +questi indirizzi su ogni dispositivo. + + + + + +Nel caso delle schede di sviluppo, alcuni produttori vogliono non +pagare questa tassa e quindi forniscono dispositivi che non hanno +un indirizzo MAC univoco. In questo caso devono essere gli utenti a +definire gli indirizzi MAC dei propri sistemi. Quando non è definito +un indirizzo MAC, alcuni driver di rete ne generano uno casuale che +cambia a ogni riavvio, in questo caso l'accesso alla rete funziona +anche senza che l'utente abbia impostato un indirizzo MAC ma, per +esempio, l'assegnazione semi-statica di indirizzi IP su DHCP in base +all'indirizzo MAC del client che fa la richiesta non funziona in modo +affidabile. + + + + + +Per evitare conflitti con gli indirizzi MAC assegnati ufficialmente, c'è +un insieme di indirizzi che è riservato agli indirizzi locally +administered (amministrati localmente). È definito dal valore di +due bit del primo byte dell'indirizzo (l'articolo in lungua inglese +MAC Address su Wikipedia dà una buona spiegazione). In +pratica vuol dire che, per esempio, tutti gli indirizzi che iniziano con +il valore esadecimale ca (come ca:ff:ee:12:34:56) può essere usato come +un indirizzo amministrato localmente. + + + + + +Per i sistemi che utilizzano u-boot come firmware di sistema, l'indirizzo +MAC ethernet è salvato nella variabile d'ambiente ethaddr; +è possibile controllarne il valore dal prompt di u-boot con il comando +printenv ethaddr e può essere cambiato con il comando +setenv ethaddr ca:ff:ee:12:34:56. Dopo aver impostato il +nuovo valore, usare il comando saveenv per rendere +permanente la modifica. + + + + + + + + Problemi di rilocazione del Kernel/Initrd/Device-Tree con u-boot + + + + +È possibile che su alcuni sistemi con vecchie versioni di u-boot si +verifichino durante il processo d'avvio dei problemi con la rilocazione +in memoria del kernel Linux, del ramdisk iniziale e del device-tree +blob. In questo caso, u-boot mostra il messaggio Starting kernel +... e poi il sistema si blocca senza altri messaggi. Questi +problemi sono stati risolti nelle versioni di u-boot successive alla +v2014.07. + + + + + +Questo problema potrebbe comunque verificarsi anche se il sistema era +originariamente equipaggiato con una versione di u-boot precedente alla +v2014.07 e, in seguito, è stato aggiornato a una versione più recente. +Infatti l'aggiornamento di u-boot solitamente non modifica le variabili +d'ambiente esistenti ma la correzione richiede l'impostazione della nuova +variabile d'ambiente (bootm_size) che viene creata automticamente solo +sulle nuove installazioni quindi senza variabili d'ambiente esistenti. +È possibile impostare manualmente bootm_size al suo valore predefinito +eseguendo il comando env default bootm_size; saveenv dal +promnpt di u-boot. + + + + + +Un'altra possibilità per prevenire problemi legati alla rilocazione è +eseguire il comando setenv fdt_high ffffffff; setenv initrd_high +0xffffffff; saveenv dal prompt di u-boot per disattivare +completamente la rilocazione del ramdisk iniziale e del device-tree blob. + + + diff --git a/it/preparing/bios-setup/i386.xml b/it/preparing/bios-setup/i386.xml index 705bd315d..9eb67dc72 100644 --- a/it/preparing/bios-setup/i386.xml +++ b/it/preparing/bios-setup/i386.xml @@ -131,7 +131,7 @@ harddisk o USB stick in USB ZIP o In particolare chi usa un'immagine di CD/DVD iso-ibride su una chiavetta USB (vedere ), la modifica del tipo di -dispositivo in USB CDROM aiuta su alcun iBIO che non avviano +dispositivo in USB CDROM aiuta su alcuni BIOS che non avviano da una chiavetta USB in modalità disco USB. diff --git a/it/preparing/needed-info.xml b/it/preparing/needed-info.xml index d9edbb201..6834a62ec 100644 --- a/it/preparing/needed-info.xml +++ b/it/preparing/needed-info.xml @@ -534,8 +534,8 @@ nella gestione dispositivi di Windows nella scheda dettagli, dove l'ID del produttore ha il prefisso VEN_ e l'ID del prodotto ha il prefisso DEV_. Su sistemi Windows 7, è necessario selezionare la proprietà ID -Hardware nella scheda dettgli del gestore dispositivi per vedere -gli ID perché normalmente non sono mnostrati. +Hardware nella scheda dettagli del gestore dispositivi per vedere +gli ID perché normalmente non sono mostrati. @@ -581,7 +581,7 @@ your hardware is supported by &debian-gnu;, the easiest way is to run a live. Un sistema live è un sistema preconfigurato e pronto all'uso in formato compresso che può essere avviato e usato da un supporto di sola lettura tipo un CD o DVD. L'uso di un sistema live non crea nessun -cambiamento permanente sul proprio computer; a dentril sistema live è +cambiamento permanente sul proprio computer; con il sistema live è possibile cambiare le impostazioni dell'utente e installare programmi aggiuntivi ma tutto questo avviene nella RAM, cioè spegnendo il computer e avviando di nuovo il sistema live, tutto è ripristinato alla @@ -623,7 +623,7 @@ Information about the available variants of the &debian; live images can be found at the Debian Live Images website. --> -È possibile trvare informazioni sulle varianti disponibili delle immagini +È possibile trovare informazioni sulle varianti disponibili delle immagini di &debian; live sul sito web Debian Live Images. @@ -645,7 +645,7 @@ administrator for this information: Se il computer ha una connessione permanente alla rete (cioè una connessione Ethernet o equivalente, non una connessione dialup/PPP) che è amministrata -da qualcun'altro, si deve chiedere all'amministratore di rete le seguenti +da qualcun altro, si deve chiedere all'amministratore di rete le seguenti informazioni: @@ -731,9 +731,9 @@ catv provider) which handles your network connectivity, DHCP is usually available by default. --> -Chi accede a Internet cia DSL o con un cable modem (cioè tramite la tv +Chi accede a Internet via DSL o con un cable modem (cioè tramite la TV via cavo) e dispone di un router (spesso fornito già preconfigurato dal -fornitore telefonico della tv via cavo) che gestisce la connettività di +fornitore telefonico della TV via cavo) che gestisce la connettività di rete, solitamente è disponibile DHCP. diff --git a/it/preparing/non-debian-partitioning.xml b/it/preparing/non-debian-partitioning.xml index cd49c996a..618a56ee5 100644 --- a/it/preparing/non-debian-partitioning.xml +++ b/it/preparing/non-debian-partitioning.xml @@ -134,7 +134,7 @@ spostare e ridimensionare certe partizioni esistenti senza distruggere il loro contenuto. Questo permette di creare lo spazio per altre partizioni senza perdere i dati esistenti. Anche se nella maggior parte dei casi questa operazione funziona correttamente rimane comunque -un'azione intrinsicamente pericolosa perciò deve essere effettuata solo +un'azione intrinsecamente pericolosa perciò deve essere effettuata solo dopo aver fatto un backup completo di tutti i dati. Le partizioni FAT/FAT32 e NTFS usate da sistemi DOS o Windows possono essere spostate e ridimensionate senza perdere diff --git a/it/preparing/pre-install-bios-setup.xml b/it/preparing/pre-install-bios-setup.xml index 34b6fb656..d3f6be761 100644 --- a/it/preparing/pre-install-bios-setup.xml +++ b/it/preparing/pre-install-bios-setup.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -15,13 +15,13 @@ hardware; it is most critically invoked during the bootstrap process (after power-up). --> -Questa sezione guida il lettore attraverso la riconfigurazione dell'hardware -che in alcuni casi potrebbe essere necessaria prima di installare &debian;. +In alcuni casi, prima di installare &debian;, potrebbe essere necessario +riconfigurare dell'hardware, in questa sezione è descritto cosa fare. Generalmente si tratta di controllare e, nel caso, di modificare le impostazioni del BIOS/firmware di sistema. Il BIOS o -firmware di sistema -è il software essenziale usato dall'hardware. Ne viene fatto un utilizzo -critico durante il processo di bootstrap (che segue l'accensione). +firmware di sistema è il software essenziale per il +funzionamento dell'hardware, il suo utilizzo è critico durante il +processo di bootstrap (che segue l'accensione). @@ -29,6 +29,208 @@ critico durante il processo di bootstrap (che segue l'accensione). &bios-setup-powerpc.xml; &bios-setup-sparc.xml; &bios-setup-s390.xml; +&bios-setup-arm.xml; + + + + Sistemi con firmware UEFI + + + + +UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) è un nuovo +tipo di firmware di sistema utilizzato su molti sistemi recenti ed è, +tra le altre cose, pensato per rimpiazzare il BIOS classico dei PC. + + + + + +Attualmente la maggior parte dei sistemi PC che utilizzano UEFI hanno nel +firmware il così detto CSM (Compatibility Support Module) +che fornisce al sistema operativo esattamente le stesse interfacce del +BIOS di un PC, in questo modo è possibile usare su sistemi UEFI il +software scritto per il BIOS classico senza alcuna modifica. Ciononostante +UEFI è pensato per rimpiazzare completamente il vecchio BIOS senza la +completa compatibilità all'indietro ed esistono già alcuni sistemi UEFI +senza CSM. + + + + + +Sui sistemi UEFI è necessario prendere alcuni accorgimenti per +l'installazione del sistema operativo. Il firmware di sistema carica il +sistema operativo in modi notevolmente diversi tra il classico BIOS (o +UEFI in modalità CSM) e UEFI in modalità nativa. La differenza principale +è come le partizioni del disco sono scritte sul disco. Il BIOS classico e +UEFI in modalità CSM usano una tabella della partizioni DOS, la modalità +UEFI nativa utilizza uno schema di partizionamento diverso chiamato GPT +(GUID Partition Table). Su un singolo disco è possibile +usare solo una delle due e, nel caso di sistemi con più sistemi operativi +installati su un unico disco, tutti i sistemi operativi devono +obbligatoriamente utilizzare lo stesso tipo di tabella delle partizioni. +L'avvio da un disco con GPT è possibile solo usando UEFI in modalità +nativa; l'uso di GPT diventa sempre più comune con il crescere della +dimensione dei dischi poiché la tabella delle partizioni DOS non supporta +dischi più grandi di circa 2 Terabyte invece GPT gestisce dischi molto +più grandi. Un'altra importante differenza tra BIOS (o UEFI in modalità +CSM) e UEFI in modalità nativa è da dove viene caricato il programma di +avvio e in quale formato deve essere, quindi è necessario usare un +bootloader specifico per ciascun sistema. + + + + + +Quest'ultima differenza è molto importante per avviare &d-i; su un +sistema UEFI con CSM perché &d-i; sceglie se installare il bootloader +per BIOS oppure per UEFI nativa in base alla modalità con la quale è +stato avviato. Solitamente questo semplice controllo funziona ma può +creare dei problemi quando ci sono più sistemi operativi. Inoltre su +alcuni sistemi UEFI con CSM la modalità di avvio usata per i supporti +removibili può essere diversa da quella usata per i dischi fissi e +quindi può accadere che quando si avvia l'installatore da una chiavetta +USB sia eseguito in una modalità diversa da quella con cui sono avviati +i sistemi operativi presenti sul disco fisso. Ciò potrebbe comportare +l'installazione di un bootloader non adatto e di conseguenza al termine +dell'installazione il sistema potrebbe non essere più avviabile. Al +momento di scegliere il dispositivo da cui fare l'avvio nel menu proposto +dal firmware, alcuni sistemi offrono due opzioni separate per ciascun +dispositivo in modo da lasciar decidere all'utente se l'avvio deve +avvenire in modalità CSM oppure in modalità UEFI nativa. + + + + + +Un altro aspetto di UEFI è il così detto secure boot +(avvio sicuro). Il secure boot è una funzionalità offerta da UEFI che +consente al firmware di caricare ed eseguire solo il codice che è stato +firmato crittograficamente con determinate chiavi e di conseguenza blocca +qualsiasi altro codice (potenzialmente pericoloso) non firmato o firmato +con una chiave non riconosciuta. In pratica l'unica chiave accettata +dalla maggior parte dei sistemi UEFI con secure boot è una chiave di +Microsoft usata per firmare il bootloader di Windows. Dato che il codice +di avvio utilizzato da &d-i; non è firmato da Microsoft, per avviare +l'installatore è necessario disattivare preventivamente, se è attivo, +il secure boot. Il secure boot è spesso attivo sui sistemi su i quali è +preinstallato Windows 8 a 64Bit, purtroppo non c'è un modo standardizzato +nella configurazione UEFI per disabilitarlo. Su alcuni sistemi la +possibilità di disattivare il secure boot è visibile solo dopo aver +impostato una password per il BIOS, quindi se il secure boot è attivo e +non si riesce a trovare l'opzione per disattivarlo, provare a impostare +la password del BIOS, spegnere e riaccendere la macchina e ripetere la +ricerca dell'opzione. + + + + + + + Disattivare la funzione <quote>fast boot</quote> di Windows 8 + + + + +Windows 8 dispone di una funzionalità per ridurre il tempo necessario +all'avvio chiamata fast boot. Tecnicamente, quando questa +funzione è attiva, Windows 8 non esegue un vero spegnimento né l'avvio +successivo riparte da freddo, ciò che accade assomiglia a una sospensione +parziale sul disco, questo riduce il tempo di avvio. Se Windows 8 è +l'unico sistema presente sul disco, non ci sono problemi, invece se sono +installati altri sistemi operativi che accedono agli stessi filesystem a +cui accede Windows 8 potrebbe verificarsi dei problemi e delle perdite di +dati. Infatti potrebbe accadere che lo stato reale del filesystem potrebbe +essere diverso da quello che Windows 8 si aspetta che sia al riavvio e +questo potrebbe causare la corruzione del filesystem al successivo accesso +in scrittura al filesystem. Quindi in configurazioni dual boot per evitare +corruzioni del filesystem è necessario disattivare da Windows la +funzionalità fast boot. + + + @@ -77,14 +279,14 @@ colors instead of thousands or millions. Alcuni Powermac OldWorld, principalmente quelli con il control display driver, potrebbero non essere in grado di riprodurre -correttamente la mappa dei colori sotto Linux quando si richiede una +correttamente la mappa dei colori sotto Linux quando è richiesta una visualizzazione con più di 256 colori. Se si verificano problemi di visualizzazione dopo il riavvio (si vedono degli strani caratteri o non si vede nulla) oppure se dopo l'avvio lo schermo diventa nero anziché -mostrare l'interfaccia utente del sistema d'installazione, si può provare -a modificare le impostazioni di visualizzazione sotto MacOS in modo da -usare 256 colori al posto di migliaia o addirittura -milioni di colori. +mostrare l'interfaccia utente del sistema d'installazione, è possibile +provare a modificare le impostazioni di visualizzazione sotto MacOS in +modo da usare 256 colori al posto di migliaia o +addirittura milioni di colori. diff --git a/it/using-d-i/loading-firmware.xml b/it/using-d-i/loading-firmware.xml index 24ac2104b..27b997c70 100644 --- a/it/using-d-i/loading-firmware.xml +++ b/it/using-d-i/loading-firmware.xml @@ -206,7 +206,7 @@ the firmware cannot be loaded due to version skew. --> Tutti i firmware caricati durante l'installazione verranno copiati sul -sistema installato; nella maggior parte dei casi quasto assicura che il +sistema installato; nella maggior parte dei casi questo assicura che il dispositivo che ha bisogno del firmware funzioni correttamente anche dopo aver riavviato il sistema. Tuttavia, se il sistema installato utilizza una versione del kernel diversa da quella usata per diff --git a/it/using-d-i/modules/apt-setup.xml b/it/using-d-i/modules/apt-setup.xml index 2b5c0dd75..fc11681d4 100644 --- a/it/using-d-i/modules/apt-setup.xml +++ b/it/using-d-i/modules/apt-setup.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -174,20 +174,6 @@ Internet tramite un mirror. La stessa cosa vale per il set di DVD: il primo DVD, o forse i primi 2 DVD, dovrebbero coprire la maggior parte delle necessità. - - - - -Una buona regola pratica è che per una normale installazione di un -desktop (con l'ambiente desktop GNOME) sono necessari solo i primi 3 CD. -Per gli ambienti desktop alternativi (KDE o Xfce), sono necessari anche -altri CD. Il primo DVD è sufficiente per tutti e tre gli ambienti desktop. - @@ -387,7 +373,7 @@ Se durante l'installazione è stato scelto di usare un mirror (opzionale con le installazioni CD/DVD, necessario con le immagini netboot), viene presentato un elenco dei mirror geograficamente vicini (e di conseguenza si spera veloci) in base alla precedente scelta della nazione nel -processo di installazione. La voce preselezionate è solitamente corretta. +processo di installazione. La voce preselezionata è solitamente corretta. diff --git a/it/using-d-i/modules/clock-setup.xml b/it/using-d-i/modules/clock-setup.xml index 4b8f0fb41..623dfc6d8 100644 --- a/it/using-d-i/modules/clock-setup.xml +++ b/it/using-d-i/modules/clock-setup.xml @@ -16,7 +16,7 @@ set the system time during the installation process. --> Come prima cosa l'installatore cerca di connettersi a un time server su -Internet (tramite il procollo NTP) per impostare +Internet (tramite il protocollo NTP) per impostare correttamente l'ora sul sistema. Se non riesce, l'installatore assume come valide la data e l'ora ottenute dall'orologio di sistema. Non è possibile impostare manualmente l'ora del sistema durante il processo diff --git a/it/using-d-i/modules/mdcfg.xml b/it/using-d-i/modules/mdcfg.xml index aa0202423..45befae1a 100644 --- a/it/using-d-i/modules/mdcfg.xml +++ b/it/using-d-i/modules/mdcfg.xml @@ -241,7 +241,7 @@ RAID10 can be used to achieve reliability and redundancy without the drawback of having to calculate parity. --> -RAID10 può essere usato per avere affidalibità e ridondanza senza lo +RAID10 può essere usato per avere affidabilità e ridondanza senza lo svantaggio di dover calcolare la parità. diff --git a/it/using-d-i/modules/netcfg.xml b/it/using-d-i/modules/netcfg.xml index debda2593..26b4c031a 100644 --- a/it/using-d-i/modules/netcfg.xml +++ b/it/using-d-i/modules/netcfg.xml @@ -152,7 +152,7 @@ La configurazione automatica per IPv4 è fatta via DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol). La configurazione automatica per IPv6 supporta la configurazione automatica stateless tramite NDP (Neighbor Discovery Protocol, compresa RDNSS, l'assegnazione ricorsiva del server DNS), -la configurazione automatica stateful via DHCOv6 e configurazione +la configurazione automatica stateful via DHCPv6 e configurazione automatica mista stateless/stateful (configurazione dell'indirizzo via NDP e parametri addizionali via DHCPv6). diff --git a/it/using-d-i/modules/partman.xml b/it/using-d-i/modules/partman.xml index 8a63e85b8..1d0e76aad 100644 --- a/it/using-d-i/modules/partman.xml +++ b/it/using-d-i/modules/partman.xml @@ -598,7 +598,7 @@ using manual partitioning. Questo esempio mostra due dischi IDE divisi in parecchie partizioni; il primo disco dispone anche di un po' di spazio libero. In ogni riga che corrisponde a una partizione è riportato numero, tipo, dimensione, flag -opzionali, file system e mout point (se assegnato) della partizione. +opzionali, file system e mount point (se assegnato) della partizione. Nota: questa particolare impostazione non può essere realizzata usando il partizionamento guidato poiché mostra delle variazioni che possono essere realizzate solo con il partizionamento manuale. diff --git a/it/using-d-i/modules/pkgsel.xml b/it/using-d-i/modules/pkgsel.xml index 1e4becd57..25f296ec5 100644 --- a/it/using-d-i/modules/pkgsel.xml +++ b/it/using-d-i/modules/pkgsel.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -103,44 +103,56 @@ la barra spaziatrice per selezionare e deselezionare un task. -Il task Ambiente Desktop installa l'ambiente desktop GNOME, -a meno che non si utilizzino dei CD speciali per KDE o Xfce/LXDE. +Il task Ambiente Desktop installa un ambiente desktop +grafico. -Durante l'installazione interattiva non è possibile scegliere un -ambiente desktop diverso. Però è possibile forzare -&d-i; a installare l'ambiente desktop KDE al posto di GNOME tramite la -preconfigurazione (si veda ) oppure -specificando desktop=kde" al prompt boot all'avvio -dell'installatore. In alternativa è possibile installare un ambiente -desktop più leggero quale Xfce o LXDE, usando -desktop=xfce oppure desktop=lxde. +L'ambiente desktop predefinito è Xfce. +Durante l'installazione interattiva non è possibile scegliere un ambiente +desktop diverso, tuttavia è possibile forzare &d-i; +a installare un ambiente desktop diverso tramite la preconfigurazione (si +veda ) oppure aggiungendo il parametro +desktop=nome_dell'ambiente_desktop" al prompt boot +all'avvio dell'installatore. Le possibili alternative sono +desktop=gnome, desktop=kde, +desktop=lxde o desktop=xfce. +Usando una delle varianti speciali GNOME-, KDE- o LXDE- del primo dei +CD del set completo, l'installatore installerà l'ambiente desktop +corrispondente anziché quello predefinito. + Alcuni tipi di immagine per CD (netinst e DVD) permettono anche di scegliere l'ambiente desktop preferito dal menu d'avvio grafico. Selezionare l'opzione Advanced options dal menu principale @@ -149,21 +161,21 @@ e poi Alternative desktop environments. -Notare che questo sistema funziona solo se i pacchetti necessari -all'ambiente desktop scelto sono disponibili; se l'installazione -avviene con l'immagine completa -di un solo CD, sarà necessario scaricarli da un mirror dato che la maggior -parte dei pacchetti sono inclusi negli altri CD; se per l'installazione si -usa l'immagine di un DVD oppure un altro metodo, l'installazione di KDE, -Xfce o LXDE dovrebbe avvenire correttamente. +Notare che questo sistema funziona solo se i pacchetti necessari +all'ambiente desktop scelto sono disponibili; se l'installazione avviene +con l'immagine completa di un solo CD, potrebbe essere necessario +scaricare da un mirror in rete una parte dei pacchetti necessari dato che +potrebbero essere inclusi negli altri CD. Se per l'installazione si usa +l'immagine di un DVD oppure un altro metodo, l'installazione di qualsiasi +ambiente desktop tra quelli disponibili dovrebbe avvenire correttamente. diff --git a/it/welcome/what-is-linux.xml b/it/welcome/what-is-linux.xml index 31e8618cc..dc244b33c 100644 --- a/it/welcome/what-is-linux.xml +++ b/it/welcome/what-is-linux.xml @@ -1,6 +1,5 @@ - - + @@ -134,7 +133,7 @@ Linus Torvalds continues to coordinate the work of several hundred developers with the help of a number of subsystem maintainers. There is an official website for the Linux kernel. -More information about the linux-kernel mailing +Information about the linux-kernel mailing list can be found on the linux-kernel mailing list FAQ. --> @@ -142,8 +141,8 @@ list can be found on the Linus Torvalds continua a coordinare il lavoro di alcune centinaia di sviluppatori con l'aiuto dei responsabili dei vari sottosistemi. Esiste un sito web ufficiale per il -kernel Linux. Maggiori informazioni sulla mailing list -linux-kernel possono essere trovate nelle +kernel Linux. È possibile trovare informazioni sulla mailing list +linux-kernel nelle FAQ della mailing list linux-kernel. -- cgit v1.2.3