From e5a0206191e5184a132292db71b18f663dc0ede9 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Luca Monducci Date: Sun, 12 Feb 2006 14:46:11 +0000 Subject: Update --- it/using-d-i/modules/iso-scan.xml | 46 +++++++++- it/using-d-i/modules/mdcfg.xml | 87 ++++++++++++++++++- it/using-d-i/modules/partman.xml | 172 ++++++++++++++++++++++++++++++++++++-- 3 files changed, 292 insertions(+), 13 deletions(-) (limited to 'it/using-d-i/modules') diff --git a/it/using-d-i/modules/iso-scan.xml b/it/using-d-i/modules/iso-scan.xml index 5d5a055d4..7da3da42b 100644 --- a/it/using-d-i/modules/iso-scan.xml +++ b/it/using-d-i/modules/iso-scan.xml @@ -1,17 +1,28 @@ - + + - Looking for the Debian Installer ISO Image + + Ricerca dell'immagine ISO del Debian Installer + + +Quando si effettua un'installazione con il metodo +hd-media c'è una fase in cui è necessario cercare e +montare un'immagine ISO del Debian Installer per poter recuperare i file +necessari all'installazione mancanti. Questo è esattamente il compito +svolto dal componente iso-scan. + + +Al primo tentativo iso-scan monta automaticamente tutti +i dispositivi a blocchi (per esempio le partizioni) su cui è presente un +filesystem conosciuto e poi ricerca i file con estensione +.iso (o .ISO). Da notare che la +prima scansione avviene solo sui file presenti nella directory root e nel +primo livello di sottodirectory (cioè riesce a trovare +/qualcosa.iso e +/data/qualcosa.iso ma non +/data/tmp/qualcosa.iso). +Una volta trovata un'immagine ISO, iso-scan ne verifica +il contenuto per determinare se l'immagine è un'immagine Debian valida, nel +caso non lo sia viene cercata un'altra immagine. + + +Se il precedente tentativo di ricerca di un'immagine ISO dell'installatore +fallisce, iso-scan chiede se si vuole effettuare un'altra +ricerca più approfondita. In questo passo la ricerca avviene anche nelle +sottodirectory anziché nel solo livello più alto del filesystem. + + +Se iso-scan non trova un'immagine iso dell'installatore +si deve riavviare il vecchio sistema operativo e verificare se il nome +dell'immagine è corretto (cioè se finisce con .iso), +se l'immagine è su un filesystem visibile da &d-i; e se l'immagine è +compromessa (verificandone la checksum). Gli utenti più esperti possono +fare tutti questi controlli, senza riavviare la macchina, usando la seconda +console. diff --git a/it/using-d-i/modules/mdcfg.xml b/it/using-d-i/modules/mdcfg.xml index 5e475b904..2ff300142 100644 --- a/it/using-d-i/modules/mdcfg.xml +++ b/it/using-d-i/modules/mdcfg.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -71,6 +71,7 @@ che si intende creare. Attualmente quelli supportati sono: RAID0 + + +Lo scopo di RAID0 sono le prestazioni. RAID0 divide tutti i dati entranti +in strisce e le distribuisce in modo uniforme su +tutti i dischi. Questo può incrementare la velocità delle operazioni di +lettura/scrittura, ma in caso di rottura di uno dei dischi si perdono +tutti i dati (infatti parte delle informazioni sono +sui dischi integri e l'altra parte era sul disco +rotto). @@ -93,6 +103,7 @@ Un uso tipico di RAID0 è una partizione per l'editing video. RAID1 + + +Adatto nelle situazioni in cui l'affidabilità è la necessità primaria. +Consiste di più partizioni (di solito due) della stessa dimensione e ogni +partizione contiene esattamente gli stessi dati. Questo comporta tre cose: +se uno dei dischi si rompe i dati rimangono disponibili sugli altri dischi, +è possibile usare solo una parte della capacità dei dischi (in particolare +la dimensione della partizione più piccola in RAID), incremento delle +prestazioni dato che la lettura dei dati è bilanciata sui dischi, per +esempio su un file server il numero delle letture è superiore a quello +delle scritture. @@ -119,6 +141,7 @@ rottura di uno degli altri dischi lo rimpiazza. RAID5 + + +È un buon compromesso fra velocità, affidabilità e ridondanza dei dati. +RAID5 divide tutti i dati entranti in strisce e le distribuisce in modo +uniforme su tutti i dischi (come con RAID0) tranne uno. Diversamente da +RAID0, con RAID5 sono calcolate le informazioni sulla +parità che poi sono scritte sul disco rimanente. Il +disco di parità non è fisso (questo è vero per RAID4) ma viene cambiato +periodicamente in modo che anche le informazioni di parità sono distribuite +uniformemente su tutti i dischi. Quando un disco si rompe la parte mancante +dei dati può essere calcolata usando le altre parti dei dati e le +informazioni di parità. RAID5 deve essere composto da almeno tre partizioni +attive, inoltre nell'array si può avere anche un disco di scorta che nel +caso di rottura di un disco rimpiazza il disco rotto. @@ -226,42 +263,76 @@ HOWTO. + + +Per creare un device MD si devono marcare le partizioni per essere usate +in RAID (questo si può fare con partman, nel menu +Impostazioni della partizione scegliere +Usato come: volume fisico per il +RAID ). + + +Il supporto per MD è un'aggiunta al sistema d'installazione relativamente +recente. Si potrebbero verificare dei problemi con alcuni dei livelli RAID +in combinazione con alcuni bootloader se si prova a usare un device MD per +il file system di root (/). Gli utenti più esperti +possono aggirare alcuni di questi problemi eseguendo alcuni passi +dell'installazione manualmente tramite una shell. + + +Poi nel menu principale di partman si deve selezionare +Configurare il RAID software. Nella prima +schermata di mdcfg selezionare Creare un +device multidisk (MD), viene presentato un elenco dei tipi +di device MD supportati dal quale scegliere. Quello che segue dipende dal +tipo di device MD scelto. + + + +RAID0 è semplice, viene mostrato l'elenco delle partizioni RAID disponibili +e l'unica cosa da fare è scegliere le partizioni con le quali si vuole +comporre il device MD. + + +RAID1 è leggermente più complesso. Prima viene chiesto il numero di +partizioni attive e il numero di partizioni di scorta per il nuovo device +MD. Poi è necessario scegliere dall'elenco delle partizioni RAID disponibili +quali saranno quelle attive e quali saranno quelle di scorta. Il numero totale +di partizioni deve coincidere con quello specificato poco prima. Se durante la +selezione si compie un errore e si seleziona un numero sbagliato di partizioni +il &d-i; non permette di proseguire con l'installazione fino a quando non si +corregge questo errore. @@ -298,9 +379,9 @@ and use the other three partitions (2 active and 1 spare) for RAID1 --> È possibile avere diversi tipi di MD contemporaneamente. Per esempio se -si dedicano al MD 3 hard disk da 200 GB, ciascun disco con due +si dedicano al MD 3 hard disk da 200 GB, ciascuno dei quali con due partizioni da 100 GB, si possono combinare le prime partizioni di -tutti e tre i dischi in un RAID0 (partizione veloce da 300 GB per +tutti e tre i dischi in un RAID0 (come partizione veloce da 300 GB per l'editing video) e usare le altre tre partizioni (2 attive e 1 di scorta) in RAID1 (come partizione da 100 GB più affidabile per la /home). diff --git a/it/using-d-i/modules/partman.xml b/it/using-d-i/modules/partman.xml index 78fe131bb..98218b644 100644 --- a/it/using-d-i/modules/partman.xml +++ b/it/using-d-i/modules/partman.xml @@ -1,25 +1,42 @@ - + + - Partitioning Your Disks + + Partizionamento dei dischi + + +Ora è il momento di partizionare i dischi. Se non si ha confidenza con +il partizionamento, o si desidera conoscere più particolari, si veda +. + + +In primo luogo è data l'opportunità di partizionare automaticamente un +intero disco o solo lo spazio libero. Ciò è chiamato partizionamento +guidato. Se non si desidera usare l'autopartizionamento, +scegliere Modificare la tabella delle partizioni +manualmente dal menu. + + +Se si sceglie il partizionamento guidato, è possibile scegliere uno degli +schemi elencati nella tabella qui sotto. Tutti gli schemi hanno pro e contro, +alcuni dei quali sono discussi in . Si consiglia +l'uso del primo schema se si hanno dei dubbi su quale scegliere. Inoltre si +deve tener presente che il partizionamento guidato ha bisogno di quantità +minima di spazio libero per funzionare, se sul disco non è presente circa +1 GB di spazio (dipende dallo schema scelto), il partizionamento +guidato non funziona. @@ -34,25 +61,34 @@ partitioning will fail. - Partitioning scheme - Minimum space - Created partitions + Schema di partizionamento + Spazio minimo + Partizioni create - All files in one partition + + + Tutti i file in una partizione + 600MB /, swap - Desktop machine + + + Macchina desktop + 500MB /, /home, swap - Multi-user workstation + + + Stazione di lavoro multi-utente + 1GB /, /home, @@ -65,27 +101,51 @@ partitioning will fail. + + +Se si sceglie il partizionamento automatico su un sistema IA64 viene +allocata un'ulteriore partizione avviabile, formattata con un file system +FAT16, per il boot loader EFI. C'è anche un'apposita voce nel menu per la +formattazione che serve a impostare una partizione come quella d'avvio +per EFI. + + +Se si sceglie il partizionamento automatico su un sistema Alpha viene +allocata un'ulteriore partizione all'inizio del disco per riservare lo +spazio al boot loader aboot. + + +Dopo la selezione dello schema, la schermata successiva mostrerà la nuova +tabella delle partizioni, comprese le informazioni sulla formattazione delle +partizioni e dove saranno montate. + + +L'elenco delle partizioni dovrebbe assomigliare a questo: @@ -106,13 +166,21 @@ The list of partitions might look like this: #9 logical 65.8 GB ext2 + + +Questo esempio mostra due dischi IDE divisi in parecchie partizioni; il +primo disco dispone anche di un po' di spazio libero. In ogni riga che +corrisponde a una partizione è riportato numero, tipo, dimensione, flag +opzionali, file system e mout point (se assegnato) della partizione. + + +Con questo si conclude la parte guidata del partizionamento. Se si è +soddisfatti della tabella delle partizioni appena creata si può selezionare +Terminare il partizionamento e scrivere i cambiamenti sul +disco dal menu per scrivere la nuova tabella delle partizioni +(come descritto alla fine di questa sezione). Invece se il risultato non è +soddisfacente si può scegliere Annullare i cambiamenti alle +partizioni per eseguire un nuovo partizionamento guidato o +modificare i cambiamenti proposti usando la stessa procedura (descritta in +seguito) per il partizionamento manuale. + + +Se si sceglie di partizionare manualmente viene mostrata una schermata +simile alla precedente ma con la tabella delle partizioni esistente e +senza i mount point. Come configurare manualmente la tabella delle +partizioni e l'uso delle partizioni nel nuovo sistema sono argomenti +trattati nel seguito di questa sezione. + + +Se si sceglie un disco nuovo, su cui non è presente nessuna partizione o +su cui non c'è spazio libero, viene richiesta la creazione di una nuova +tabella delle partizioni (questa operazione è necessaria per poter creare +delle nuove partizioni). Come conseguenza a questa operazione, sotto il +disco selezionato, appare una nuova riga intitolata SPAZIO +LIBERO. + + +Quando si seleziona dello spazio libero viene data la possibilità di creare +una nuova partizione; è necessario rispondere a poche domande sulla sua +dimensione, il tipo (primaria o logica) e la posizione (all'inizio o alla +fine dello spazio libero). Poi è visualizzato un dettagliato resoconto della +nuova partizione. Inoltre è possibile specificare alcune opzioni come il +mount point, le opzioni di mount, il flag avviabile o il modo d'uso. Se i +valori predefiniti non sono di proprio gradimento si possono cambiare, per +esempio selezionando l'opzione Usato come: si +può cambiare il file system per la partizione compresa la possibilità di +usare la partizione come swap, in RAID software, con LVM o non utilizzarla +affatto. Un'altra comoda funzionalità è la possibilità di copiare i dati +da una partizione esistente. Quando si è conclusa la configurazione della +partizione si può selezionare Preparazione di questa partizione +completata che permette di ritornare alla schermata principale +di partman. + + +Per cambiare qualcosa sulle partizioni si deve selezionare la partizione, +in questo modo appare il menu di configurazione della partizione. Poiché +usa la stessa schermata della creazione di una nuova partizione è possibile +modificare le stesse opzioni. Una delle funzioni possibili ma non ovvia è +la possibilità di ridimensionare la partizione selezionando la voce in cui +è mostrata la dimensione della partizione. Il ridimensionamento funziona +almeno sui file system fat16, fat32, ext2, ext3 e swap. Questo menu consente +anche di cancellare una partizione. + + +Devono essere creare almeno due partizioni: una per il file system di +root (che verrà montato come /) +e una per l'area di swap. Se non si dichiara un +file system di root partman impedisce l'avanzamento +dell'installazione. + + +Se si scorda la scelta o la formattazione una partizione d'avvio EFI, +partman rileva questo errore e impedisce il proseguimento +dell'installazione fino a quando non ne viene allocata una. + + +Le capacità di partman possono essere estese con altri +moduli per l'installatore che però dipendono dall'architettura del sistema. +Perciò se non tutte le funzionalità promesse sono disponibili si deve +verificare che tutti i moduli necessari siano stati caricati (per esempio +partman-ext3, partman-xfs o +partman-lvm). + + +Quando si è soddisfatti della tabella delle partizioni, selezionare +Terminare il partizionamento e scrivere i cambiamenti sul +disco dal menu. Verrà presentato un breve riepilogo delle +modifiche fatte sui dischi e verrà chiesto di confermare la creazione dei +file system. -- cgit v1.2.3