From a26577000d9ef9c8287ba10e4a7d74e44947e46b Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Luca Monducci Date: Sun, 8 Jan 2006 18:17:47 +0000 Subject: first update of etch manual --- it/using-d-i/modules/apt-setup.xml | 78 +++++++++ it/using-d-i/modules/base-installer.xml | 16 +- it/using-d-i/modules/clock-setup.xml | 53 ++++++ it/using-d-i/modules/localechooser.xml | 11 +- it/using-d-i/modules/lvmcfg.xml | 47 +----- it/using-d-i/modules/mdcfg.xml | 132 ++++++++++++--- it/using-d-i/modules/netcfg.xml | 55 ++++++- it/using-d-i/modules/network-console.xml | 42 ++++- it/using-d-i/modules/nobootloader.xml | 27 +++- it/using-d-i/modules/os-prober.xml | 33 ++-- it/using-d-i/modules/pkgsel.xml | 269 +++++++++++++++++++++++++++++++ it/using-d-i/modules/prebaseconfig.xml | 22 ++- it/using-d-i/modules/save-logs.xml | 15 +- it/using-d-i/modules/shell.xml | 39 ++++- it/using-d-i/modules/tzsetup.xml | 25 +++ it/using-d-i/modules/user-setup.xml | 122 ++++++++++++++ 16 files changed, 879 insertions(+), 107 deletions(-) create mode 100644 it/using-d-i/modules/apt-setup.xml create mode 100644 it/using-d-i/modules/clock-setup.xml create mode 100644 it/using-d-i/modules/pkgsel.xml create mode 100644 it/using-d-i/modules/tzsetup.xml create mode 100644 it/using-d-i/modules/user-setup.xml (limited to 'it/using-d-i/modules') diff --git a/it/using-d-i/modules/apt-setup.xml b/it/using-d-i/modules/apt-setup.xml new file mode 100644 index 000000000..aa0d55ce4 --- /dev/null +++ b/it/using-d-i/modules/apt-setup.xml @@ -0,0 +1,78 @@ + + + + + + + Configurazione di APT + + + + + +Il principale metodo che si usa per installare i pacchetti sul proprio +sistema è il programma chiamato apt-get, dal +pacchetto apt + + + + + +Notare che il vero programma che installa i pacchetti si chiama +dpkg. Comunque questo pacchetto è qualcosa di più di +uno strumento di basso livello. apt-get è uno strumento +di livello più elevato che richiamerà dpkg nel modo +dovuto, sia perché sa come installare altri pacchetti che siano richiesti +dal pacchetto che si sta tentando di installare, sia perché è anche capace +di recuperare il pacchetto da CD, rete o in qualche altro posto. + + + + + +. Altre interfacce per la gestione dei pacchetti come +aptitude, synaptic ed il più vecchio +dselect impiegano e dipendono da +apt-get. Queste interfacce sono consigliabili ai nuovi +utenti poiché integrano alcune altre caratteristiche (ricerca dei pacchetti +e verifica dello stato) in un'interfaccia utente gradevole. + + + + + +apt deve essere configurato indicando da dove può +recuperare i pacchetti. Il programma d'installazione si occupa +automaticamente della maggior parte della configurazione basandosi sul +supporto d'installazione. Il risultato di questa configurazione è scritto +nel file /etc/apt/sources.list che è possibile +esaminare e modificare a proprio piacimento una volta conclusa +l'installazione. + + + diff --git a/it/using-d-i/modules/base-installer.xml b/it/using-d-i/modules/base-installer.xml index 553c55162..0616dde09 100644 --- a/it/using-d-i/modules/base-installer.xml +++ b/it/using-d-i/modules/base-installer.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -8,17 +8,17 @@ Durante l'installazione di base i messaggi relativi all'estrazione e alla -configurazione dei pacchetti sono rediretti su tty3. +configurazione dei pacchetti sono rediretti su tty4. È possibile accedere a questo terminale premendo -AltF3; per tornare +AltF4; per tornare al terminale con il processo d'installazione principale premere AltF1. @@ -26,13 +26,13 @@ al terminale con il processo d'installazione principale premere Se l'installazione avviene tramite una console seriale i messaggi relativi all'estrazione e alla configurazione dei pacchetti sono salvati in -/var/log/messages. +/var/log/syslog. @@ -46,7 +46,7 @@ of available kernels. Come parte dell'installazione viene installato un kernel Linux. Usando la priorità predefinita il programma d'installazione sceglie il kernel che meglio si adatta al proprio hardware. Nelle modalità con priorità più bassa -è possibile scegliere un kernel fra quelli disponibili. +è possibile scegliere uno dei kernel fra quelli disponibili. diff --git a/it/using-d-i/modules/clock-setup.xml b/it/using-d-i/modules/clock-setup.xml new file mode 100644 index 000000000..691cd83de --- /dev/null +++ b/it/using-d-i/modules/clock-setup.xml @@ -0,0 +1,53 @@ + + + + + + + Configurazione dell'orologio + + + +The installer might ask you if the computer's clock is set to UTC. Normally +this question is avoided if possible and the installer tries to work out +whether the clock is set to UTC based on things like what other operating +systems are installed. + + + + + +Nella modalità esperto è possibile scegliere se l'orologio hardware del +proprio sistema è impostato con l'ora locale o con UTC. +L'orologio hardware dei Macintosh sono +normalmente impostati con l'ora locale, se si vuole un sistema dual-boot +scegliere l'ora locale invece di GMT. +I sistemi su cui viene usato (anche) Dos o Windows sono +normalmente impostati con l'ora locale, se si vuole un sistema dual-boot +scegliere l'ora locale invece di GMT. + + + + + +Notare che il programma d'installazione non conosce come è impostato +l'orologio del computer. Se l'orario è sbagliato oppure se l'ora non è +impostata su UTC si può regolare l'orologio con l'ora locale una volta +completata l'installazione. + + + diff --git a/it/using-d-i/modules/localechooser.xml b/it/using-d-i/modules/localechooser.xml index 7213166b7..f458ccd80 100644 --- a/it/using-d-i/modules/localechooser.xml +++ b/it/using-d-i/modules/localechooser.xml @@ -1,7 +1,7 @@ - + - + Selezione delle opzioni di localizzazione @@ -42,7 +42,7 @@ the default locale for your system and to help select your keyboard. --> La nazione scelta verrà usata in seguito durante il processo d'installazione -per selezionare il fuso orario predefinito e il mirror Debian più appropriato +per selezionare il fuso orario predefinito e il mirror Debian più vicino alla propria locazione geografica. Lingua e nazione sono usate per impostare il valore predefinito per il locale e per guidare la scelta della tastiera. @@ -102,8 +102,9 @@ will be selected automatically. verrà chiesto di scegliere un paese. Se si seleziona la voce Altro alla fine dell'elenco viene mostrato un -altro l'elenco con tutti i paesi raggruppati per continente. Se la lingua -è associata a un solo paese, viene automaticamente selezionato quel paese. +altro l'elenco con tutti i paesi raggruppati per continente. Invece se la +lingua è associata a un solo paese, viene automaticamente selezionato quel +paese. diff --git a/it/using-d-i/modules/lvmcfg.xml b/it/using-d-i/modules/lvmcfg.xml index f658573d9..b695f04c7 100644 --- a/it/using-d-i/modules/lvmcfg.xml +++ b/it/using-d-i/modules/lvmcfg.xml @@ -1,9 +1,10 @@ - + - Configuring Logical Volume Manager (LVM) + + Configurazione del Logical Volume Manager (LVM) If you are working with computers at the level of system administrator @@ -22,6 +23,11 @@ can then be divided into virtual partitions (logical volumes). The point is that logical volumes (and of course underlying volume groups) can span across several physical discs. + + Now when you realize you need more space for your old 160GB @@ -48,43 +54,6 @@ volume groups (VG) menu. After that, you should create logical volumes on the top of volume groups from the menu Modify logical volumes (LV). - - -There is no widely accepted standard to identify partitions containing -LVM data on Apple Power Macintosh hardware. On this particular -hardware, the above procedure for creating physical volumes and volume -groups will not work. There is a good workaround for this limitation, -provided you are familiar with the underlying LVM tools. - - - -To install using logical volumes on Power Macintosh hardware you -should create all the disk partitions for your logical volumes as -usual. In the Partition settings menu you should -choose Use as: Do Not -Use for these partitions (you will not be -offered the option to use the partition as a physical volume). When -you are done with creating all your partitions, you should start the -logical volume manager as usual. However, since no physical volumes -have been created you must now access the command shell available on -the second virtual terminal (see ) and create -them manually. - - - -Use the pvcreate command at the shell command prompt -to create a physical volume on each of your chosen partitions. Then use -the vgcreate command to create each volume group -you want. You can safely ignore any errors about incorrect metadata -area header checksums and fsync failures while doing this. When you -have finished creating all your volume groups, you should go back to -the first virtual terminal and skip directly to the -lvmcfg menu items for logical volume -management. You will see your volume groups and you can create the -logical volumes you need as usual. - - - After returning from lvmcfg back to diff --git a/it/using-d-i/modules/mdcfg.xml b/it/using-d-i/modules/mdcfg.xml index 20508e66b..5e475b904 100644 --- a/it/using-d-i/modules/mdcfg.xml +++ b/it/using-d-i/modules/mdcfg.xml @@ -1,35 +1,70 @@ - + - Configuring Multidisk Device (Software RAID) + + Configurazione di device multidisk (RAID software) -If you have more than one harddrive + +Se nel proprio sistema ci sono più dischi fissi + + + + + +In verità si può creare un device MD anche usando delle partizioni che +risiedono sullo stesso disco ma in questo modo non si ottiene nulla di +utile. + + - in your computer, you can use + + + si può usare mdcfg per configurare i +dischi in modo da incrementare le prestazioni e/o migliorare l'affidabilità +dei dati. Il risultato è un Multidisk Device (o +almeno la sua variante più famosa, il RAID software). + + +Un MD è un insieme di partizioni localizzate su dischi differenti e combinate +insieme per formare un dispositivo logico. Questo device +può quindi essere usato come una normale partizione (cioè lo si può +partizionare con partman, si può assegnargli un mount +point, ecc.). + + +I benefici che è possibile ricavare dipendono dal tipo di dispositivo MD +che si intende creare. Attualmente quelli supportati sono: @@ -46,7 +81,11 @@ failed disk). + + +Un uso tipico di RAID0 è una partizione per l'editing video. @@ -66,8 +105,13 @@ server, that tends to be loaded with more disk reads than writes. + + +Nell'array è possibile inserire anche un disco di scorta che in caso di +rottura di uno degli altri dischi lo rimpiazza. @@ -89,26 +133,37 @@ which will take the place of the failed disk in the case of failure. + + +Come si può notare il RAID5 ha un grado di affidabilità simile al RAID1 con +minor richiesta di ridondanza. D'altra parte le operazioni di scrittura +possono essere un po' più lente rispetto al RAID0 a causa del calcolo delle +informazioni di parità. + + +Riassumendo: - Type - Minimum Devices - Spare Device - Survives disk failure? - Available Space + Tipo + Numero minimo di device + Device di scorta + Resiste a rotture del disco? + Spazio disponibile @@ -118,25 +173,41 @@ To sum it up: 2 no no - Size of the smallest partition multiplied by number of devices in RAID + + + La dimensione della partizione più piccola moltiplicata per il numero + di device in RAID. + RAID1 2 optional - yes - Size of the smallest partition in RAID + + + + La dimensione della partizione più piccola in RAID + RAID5 3 optional - yes + + + La dimensione della partizione più piccola moltiplicata per il numero + di device in RAID meno 1. @@ -144,16 +215,14 @@ To sum it up: + - - -There is no widely accepted standard to identify partitions containing -RAID data on Apple Power Macintosh hardware. This means that &d-i; -currently does not support setting up RAID on this platform. - - +Se si desidera conoscere tutto ciò che c'è da sapere sul RAID software +si consulti il Software RAID +HOWTO. @@ -205,27 +274,50 @@ continue until you correct the issue. + + +La procedura di configurazione di RAID5 è simile a quella per RAID1 con una +eccezione, è necessario usare almeno tre partizioni +attive. + + +È possibile avere diversi tipi di MD contemporaneamente. Per esempio se +si dedicano al MD 3 hard disk da 200 GB, ciascun disco con due +partizioni da 100 GB, si possono combinare le prime partizioni di +tutti e tre i dischi in un RAID0 (partizione veloce da 300 GB per +l'editing video) e usare le altre tre partizioni (2 attive e 1 di scorta) +in RAID1 (come partizione da 100 GB più affidabile per la +/home). + + +Dopo aver preparato i device MD a proprio piacimento si può +Terminare mdcfg e tornare a +partman per creare i filesystem sui nuovi device MD e +per assegnare i normali attributi, per esempio il mount point. diff --git a/it/using-d-i/modules/netcfg.xml b/it/using-d-i/modules/netcfg.xml index 3584b8041..15a6fa223 100644 --- a/it/using-d-i/modules/netcfg.xml +++ b/it/using-d-i/modules/netcfg.xml @@ -1,11 +1,12 @@ - + - Configuring Network - + + Configurazione della rete + + +Appena si accede a questo passo il sistema rileva se sono presenti più +schede di rete e viene chiesto di scegliere quale device dovrà essere +l'intervaccia di rete primaria, cioè quale si vuole +usare per l'installazione. A questo punto le altre interfacce non vengono +configurate, sarà possibile farlo una volta completata l'installazione; si +veda la pagina man interfaces +5. + + +Il &d-i; cerca di configurare l'interfaccia di rete automaticamente usando +DHCP. Se il tentativo ha successo la configurazione è finita, un eventuale +fallimento può essere causato da diversi fattori che vanno dal cavo di rete +scollegato a una configurazione di DHCP sbagliata oppure all'assenza nella +propria rete di un server DHCP. I messaggi d'errore nella terza console +possono essere utili per scoprire il motivo del fallimento. Comunque viene +chiesto se si vuole riprovare oppure se si vuole procedere con la +configurazione manuale. Capita che i server DHCP siano estremamente lenti +nel rispondere, quindi se si è sicuri che il sistema funziona fare un nuovo +tentativo. + + +La configurazione manuale della rete richiede parecchie informazioni +sulla propria rete, le più importanti sono indirizzo +IP, maschera di rete, +gateway, indirizzi dei +name server e nome host. +Inoltre, se è presente un'interfaccia di rete wireless, sono richiesti +ESSID wireless e una +chiave WEP. Rispondere alle domande usando +le informazioni in . + + +Alcuni dettagli tecnici che potrebbero essere utili: il programma assume +che l'indirizzo IP della rete sia il risultato dell'operazione AND fra i +bit dell'indirizzo IP del sistema e la maschera di rete, suppone che +l'indirizzo di broadcast sia il risultato dell'operazione OR fra l'indirizzo +IP del sistema e la maschera di rete e cerca anche indovinare qual è il +gateway. Se non dispone di queste informazioni, si può provare a farli +impostare dal sistema, una volta completata l'installazione è possibile +cambiarli, se necessario, modificando +/etc/network/interfaces. In alternativa è possibile +installare il pacchetto etherconf per la +configurazione della rete. diff --git a/it/using-d-i/modules/network-console.xml b/it/using-d-i/modules/network-console.xml index 15c465423..636792aac 100644 --- a/it/using-d-i/modules/network-console.xml +++ b/it/using-d-i/modules/network-console.xml @@ -2,10 +2,11 @@ - Installation Over the Network - + + Installazione dalla rete + + +Uno dei componenti più interessanti è la +network-console. Permette di effettuare la gran +parte dell'installazione tramite la rete tramite SSH, il fatto che sia +usata la rete implica che è necessario eseguire i primi passi +dell'installazione dalla console, almeno fino al punto in cui viene +configurata la rete (è comunque possibile preconfigurare questa parte +seguendo ). + + +Normalmente questo componente non è caricato nel menu d'installazione +principale, quindi dev'essere esplicitamente richiesto. Se l'installazione +avviene da CD è necessario avviare l'installatore con priorità media o più +bassa altrimenti si può scegliere Caricare i componenti +dell'installatore dal CD-ROM dal menu d'installazione principale +e nell'elenco dei componenti addizionali scegliere +network-console: Proseguire l'installazione in remoto usando +SSH. Se il caricamento ha successo nel menu principale appare +una nuova voce Proseguire l'installazione in remoto usando +SSH. + + +Per le installazioni su &arch-title; questo è il metodo che viene normalmente +richiamato dopo la configurazione della rete. @@ -60,14 +87,22 @@ artefacts like destroyed dialog borders or unreadable non-ascii characters. Establishing a connection with the installation system is as simple as typing: + $ ssh -l installer install_host + + +Dove install_host è il nome o l'indirizzo IP del +computer che si sta installando. Prima di effettuare il login viene mostrato +il fingerprint del sistema remoto e viene chiesto di confermare la sua +correttezza. @@ -103,5 +138,4 @@ not resize the window as that will result in the connection being terminated. - diff --git a/it/using-d-i/modules/nobootloader.xml b/it/using-d-i/modules/nobootloader.xml index 439792b35..8d129a3c9 100644 --- a/it/using-d-i/modules/nobootloader.xml +++ b/it/using-d-i/modules/nobootloader.xml @@ -1,20 +1,32 @@ - + - Continue Without Boot Loader + + Continua senza un boot loader + + +Questa opzione può essere usata per completare l'installazione senza che +sia necessariamente installato un boot loader, perché non ne esiste uno +per l'architettura/sottoarchitettura in uso oppure perché non lo si vuole +installare (per esempio si vuole usare il boot loader già esistente). +Questa opzione è particolarmente utile sui sistemi +Macintosh, Atari e Amiga su cui si deve mantenere il sistema operativo +originale che deve essere usato per avviare GNU/Linux. + + +Se si pensa di configurare manualmente il proprio boot loader si deve +verificare in /target/boot il nome del kernel, sempre +nella stessa directory si deve vedere se c'è un initrd; +se è presente probabilmente si dovrà configurare il boot loader in modo +che lo usi. Altre informazioni di cui si ha bisogno sono il disco e la +partizione scelta per il file system / e, se +/boot è stata installata su una partizione diversa, +delle stesse informazioni anche per il file system di +/boot. diff --git a/it/using-d-i/modules/os-prober.xml b/it/using-d-i/modules/os-prober.xml index 4928d5769..4110d2c39 100644 --- a/it/using-d-i/modules/os-prober.xml +++ b/it/using-d-i/modules/os-prober.xml @@ -1,37 +1,44 @@ - + - Detecting other operating systems + + Rilevamento di altri sistemi operativi + + +Prima di installare un boot loader, l'installatore cerca di rilevare se +sulla macchina sono installati altri sistemi operativi. Se riconosce +uno dei sistemi operativi supportati, viene mostrato un avviso durante il +passo d'installazione del boot loader e il computer viene configurato in +modo da avviare anche l'altro sistema operativo oltre a Debian. + + +Si noti che l'avvio di più sistemi operativi su una singola macchina è +ancora materia oscura. Il supporto automatico per riconoscimento e +configurazione del boot loader per altri sistemi operativi varia con +l'architettura e addirittura con la sottoarchitettura. Nel caso non +funzioni si deve consultare la documentazione del boot manager per avere +ulteriori informazioni. - - - -The installer may fail to detect other operating systems if the partitions on -which they reside are mounted when the detection takes place. This may occur if -you select a mountpoint (e.g. /win) for a partition containing another operating -system in partman, or if you have mounted partitions manually -from a console. - - - diff --git a/it/using-d-i/modules/pkgsel.xml b/it/using-d-i/modules/pkgsel.xml new file mode 100644 index 000000000..603d49442 --- /dev/null +++ b/it/using-d-i/modules/pkgsel.xml @@ -0,0 +1,269 @@ + + + + + + + Selezione e installazione dei pacchetti + + + +During the installation process, you are given the opportunity to select +additional software to install. Rather than picking individual software +packages from the &num-of-distrib-pkgs; available packages, this stage of +the installation process focuses on selecting and installing predefined +collections of software to quickly set up your computer to perform various +tasks. + + + + + +Così si avrà la possibilità di scegliere delle +funzionalità prima, e poi aggiungervi in seguito più +pacchetti singoli. Queste funzionalità rappresentano con semplicità molti +diversi lavori o cose che si intendano fare con il computer, come +l'ambiente desktop, il server web, o +il server di stampa + + + + + +Si deve sapere che nel visualizzare quest'elenco, +base-config sta soltanto richiamando il programma +tasksel. Per la selezione manuale dei pacchetti verrà +eseguito il programma aptitude. Entrambi possono +essere avviati in qualunque momento dopo l'installazione per aggiungere +(o togliere) più pacchetti. +Se si cerca un singolo pacchetto specifico, dopo che l'installazione è +stata compiuta, semplicemente si deve avviare aptitude install +pacchetto, dove +pacchetto è il nome del pacchetto che si sta +cercando. + + + + + +. mostra lo spazio +necessario per ogni funzionalità disponibile. + + + + + +Dopo avere selezionato il tipo di programmi che si desidera installare, +si prema Ok. Adesso aptitude +installerà i pacchetti selezionati. + + + +In the standard user interface of the installer, you can use the space bar +to toggle selection of a task. + + + + + +Note that some tasks may be pre-selected based on the characteristics of the +computer you are installing. If you disagree with these selections you can +un-select the tasks. You can even opt to install no tasks at all at this point. + + + + + +Each package you selected with tasksel is downloaded, +unpacked and then installed in turn by the apt-get and +dpkg programs. If a particular program needs more +information from the user, it will prompt you during this process. + + + + + + + Configurazione del MTA (Mail Transport Agent) + + + + + +Oggi l'email è una parte molto importante nella vita di molti, così non è +sorprendente che Debian consenta di configurare correttamente il sistema +di posta quale parte del processo di installazione. L'agente di trasporto +della posta (MTA) standard in Debian è exim4, +relativamente leggero, flessibile e semplice da apprendere. + + + + + +Ci si potrebbe chiedere se ciò sia necessario anche quando il computer non +è connesso ad alcuna rete. La risposta stringata è: sì. La spiegazione più +dettagliata: alcune utilità del sistema (come cron, +quota, aide, …) possono +inviare informazioni importanti via email. + + + + + +Così nella prima schermata vengono mostrati diversi scenari di posta comuni. +Dovrà esserne selezionato uno corrispondente alle proprie necessità: + + + + + + +sito internet + + + + +Il sistema è connesso ad una rete e la posta viene spedita e ricevuta +direttamente mediante SMTP. Nelle schermate successive verranno poste +alcune domande fondamentali, quali il nome di posta della macchina o +un elenco di domini dai quali possa essere accettata od inoltrata la +posta. + + + + + + +posta inviata tramite uno smarthost + + + + +In questo scenario la posta in uscita viene inoltrata ad un'altra macchina +chiamata smarthost, che esegue tale compito. Uno smarthost +di solito conserva la posta in arrivo indirizzata al computer destinatario, +pertanto questo non dovrà essere permanentemente connesso alla rete. Ciò +significa che bisognerà scaricare la posta dallo smarthost tramite programmi +come fetchmail. Questa opzione è conveniente per gli utenti dial-up. + + + + + + +solo consegna di posta locale + + + + +Il computer non è connesso ad una rete e la posta viene spedita e +ricevuta solo tra gli utenti locali. Anche se non si pensa di dover +spedire alcun messaggio questa opzione è caldamente raccomandata, perché +alcune utilità di sistema possono dover inviare di volta in volta degli +avvertimenti (esempio preferito Disk quota exceeded). +Questa opzione è conveniente anche per i nuovi utenti, poiché non pone +altre domande. + + + + + + +per adesso nessuna configurazione + + + + +Questa opzione può venire selezionata se si è assolutamente sicuri di ciò +che si sta facendo. Essa lascerà il sistema di posta non configurato, +fino a quando non lo verrà non si potrà spedire o ricevere alcun messaggio +e potrebbero andare perse delle segnalazioni importanti da parte delle +utilità di sistema. + + + + + + + + + +Se nessuno di questi scenari rispecchiasse le proprie necessità, o servisse +una configurazione maggiormente accurata, sarà necessario modificare i file +di configurazione posti nella directory /etc/exim4 +dopo il completamento dell'installazione. Più informazioni circa +exim4 sono reperibili in +/usr/share/doc/exim4. + + + + diff --git a/it/using-d-i/modules/prebaseconfig.xml b/it/using-d-i/modules/prebaseconfig.xml index 8ddd0905f..79a458b75 100644 --- a/it/using-d-i/modules/prebaseconfig.xml +++ b/it/using-d-i/modules/prebaseconfig.xml @@ -1,23 +1,39 @@ - + - - Finish the Installation and Reboot + + + Termine dell'installazione e riavvio + + +Questo è l'ultimo passo del processo d'installazione di Debian. Viene +richiesto di rimuovere il supporto (CD, dischetto, ecc.) che è stato usato +per avviare il programma d'installazione. Poi sono completate le ultime +operazioni e infine il sistema viene riavviato. + + +La selezione di Terminare l'installazione nel +menu causa lo spegnimento del sistema perché su &arch-title; il riavvio +non è supportato. Poi è necessario fare l'IPL di GNU/Linux dal DASD che +è stato scelto come filesystem di root durante la prima fase +dell'installazione. diff --git a/it/using-d-i/modules/save-logs.xml b/it/using-d-i/modules/save-logs.xml index 0c3e9bfe0..54ef3da9b 100644 --- a/it/using-d-i/modules/save-logs.xml +++ b/it/using-d-i/modules/save-logs.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -10,29 +10,28 @@ Se l'installazione ha successo i file di log creati durante il processo d'installazione sono automaticamente salvati in -/var/log/debian-installer/. +/var/log/installer/. Scegliendo Salvare i log per il debug nel menu principale è possibile salvare i file di log su un -dischetto, in rete, su un disco fisso o su -altri supporti. Questo può essere utile se si verificano dei +dischetto, in rete, su un disco fisso o su +altri supporti. Questo può essere utile se si verificano dei problemi durante l'installazione e si desidera studiare i log su un altro sistema oppure allegarli a un resoconto d'installazione. diff --git a/it/using-d-i/modules/shell.xml b/it/using-d-i/modules/shell.xml index 0e26048a0..4bf400ed3 100644 --- a/it/using-d-i/modules/shell.xml +++ b/it/using-d-i/modules/shell.xml @@ -1,12 +1,15 @@ - + - Using the Shell and Viewing the Logs + + Uso della shell e consultazione dei log + + + +Nel menu c'è una voce Avviare una shell. Se il +menu non è disponibile nel momento in cui si ha bisogno della shell premere +Alt F2 (oppure su +una tastiera Mac Option F2 +) per passare alla seconda console virtuale. +Il tasto Alt a sinistra della barra spaziatrice e il +tasto funzione F2 devono essere premuti contemporaneamente. +In questa finestra è in esecuzione un clone della Bourne shell chiamato +ash. + + +A questo punto l'avvio è stato fatto da un RAM disk ed è disponibile un +insieme limitato delle utility Unix. Si può sapere quali programmi sono +disponibili usando il comando ls /bin /sbin /usr/bin +/usr/sbin oppure digitando help. È disponibile +nano, un editor di testi e la shell dispone di alcune +funzioni molto comode come il completamento automatico e lo storico dei +comandi. + + +Si consiglia effettuare qualsiasi operazione usando i menu, la shell e i +comandi sono disponibili solo nel caso qualcosa non funzioni. In particolare +si deve usare sempre il menu, non la shell, per attivare la partizione di +swap perché il programma che gestisce i menu non è in grado di rilevare se +questa operazione è già stata fatta tramite la shell. Per tornare al menu +premere Alt F1 +oppure, se è stata usata la voce del menu per aprire la shell, digitare +exit. diff --git a/it/using-d-i/modules/tzsetup.xml b/it/using-d-i/modules/tzsetup.xml new file mode 100644 index 000000000..e5283e5f6 --- /dev/null +++ b/it/using-d-i/modules/tzsetup.xml @@ -0,0 +1,25 @@ + + + + + + + Configurazione del fuso orario + + + + + +In base alla località scelta all'inizio dell'installazione potrebbe essere +mostrato un elenco dei fusi orari pertinenti per quella località. Se la +propria località ha un solo fuso orario non viene chiesto nulla e il sistema +userà quel fuso orario. + + + + diff --git a/it/using-d-i/modules/user-setup.xml b/it/using-d-i/modules/user-setup.xml new file mode 100644 index 000000000..b1fc0f683 --- /dev/null +++ b/it/using-d-i/modules/user-setup.xml @@ -0,0 +1,122 @@ + + + + + + + Impostazione di utenti e password + + + + Impostare la password di root + + + + + +L'account di root viene anche chiamato +superutente; è un utente che aggira tutte le protezioni +di sicurezza del sistema, deve quindi essere usato solo per le operazioni +di amministrazione del sistema, e per il minor tempo possibile. + + + + + +Qualsiasi password creata dovrebbe contenere almeno 6 caratteri, con +lettere maiuscole e minuscole, cifre e segni di interpunzione. Durante +l'impostazione della password di root si deve fare ancora più attenzione, +dato che è l'account con i maggiori poteri. Evitare le parole che si +trovano nei dizionari e non usare informazioni personali che possano +essere indovinate. + + + + + +Se qualcuno dice che gli serve la password di root, si dev'essere +estremamente cauti. Non la si dovrebbe mai fornire a nessuno, a meno che non +si stia amministrando una macchina con più di un amministratore di sistema. + + + + + + + Creare un utente normale + + + + + +Il sistema a questo punto chiederà se si vuole creare un account per un +utente normale, da usare per le attività quotidiane personali, per le quali +non si deve assolutamente usare l'account di root. + + + + + +Perché no? Una ragione per evitare di usare i privilegi di root è che è +molto facile fare dei danni irreparabili. Un'altra è che si può essere +portati con l'inganno ad attivare un cavallo di troia +(o trojan), cioè un programma che sfrutta i poteri di +superutente per compromettere la sicurezza del sistema. Un buon libro +sull'amministrazione dei sistemi Unix coprirà questo argomento in maggior +dettaglio, vale la pena leggerne uno se non si conosce la questione. + + + + + +Per prima cosa viene chiesto il nome completo dell'utente, poi viene chiesto +un nome per l'account, solitamente è sufficiente il proprio nome o qualcosa +di simile. Infine viene chiesta una password per l'account. + + + + + +Se in qualsiasi momento dopo l'installazione si vuole creare un altro utente, +usare il comando adduser. + + + + -- cgit v1.2.3