From 5483ef4053bca831bf9f2d7f94365f1249137750 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Luca Monducci Date: Fri, 23 Dec 2005 18:03:26 +0000 Subject: fixed typos and commit new translations --- it/preparing/bios-setup/i386.xml | 269 ++++++++++++++++++++++++++++--- it/preparing/bios-setup/m68k.xml | 19 ++- it/preparing/bios-setup/powerpc.xml | 46 +++++- it/preparing/bios-setup/s390.xml | 96 ++++++++++- it/preparing/bios-setup/sparc.xml | 94 ++++++++++- it/preparing/install-overview.xml | 117 ++++++++++++-- it/preparing/minimum-hardware-reqts.xml | 101 ++++++++++-- it/preparing/needed-info.xml | 262 ++++++++++++++++++++++++------ it/preparing/non-debian-partitioning.xml | 169 ++++++++++++++++++- it/preparing/nondeb-part/alpha.xml | 80 ++++++++- it/preparing/nondeb-part/i386.xml | 116 ++++++++++++- it/preparing/nondeb-part/m68k.xml | 117 +++++++++++++- it/preparing/nondeb-part/powerpc.xml | 46 +++++- it/preparing/nondeb-part/sparc.xml | 39 ++++- it/preparing/pre-install-bios-setup.xml | 140 +++++++++++++++- 15 files changed, 1569 insertions(+), 142 deletions(-) (limited to 'it/preparing') diff --git a/it/preparing/bios-setup/i386.xml b/it/preparing/bios-setup/i386.xml index b86ba021c..c4d815dee 100644 --- a/it/preparing/bios-setup/i386.xml +++ b/it/preparing/bios-setup/i386.xml @@ -1,26 +1,43 @@ - + - Invoking the BIOS Set-Up Menu - + + Invocare il menu di configurazione del BIOS + + +Il BIOS fornisce le funzioni di base necessarie al boot della macchina +e permette al sistema operativo di accedere all'hardware. Il sistema +probabilmente è dotato di un apposito menu di configurazione del BIOS. +Prima di iniziare l'installazione è necessario +assicurarsi che il BIOS sia configurato correttamente, non farlo potrebbe +causare blocchi intermittenti o l'impossibilità di installare Debian. + + +Il resto della sezione è copiato dalla , +precisamente dalla risposta a alla domanda come entrare nel menu +di configurazione del CMOS?. Il modo per accedere al menu di +configurazione del BIOS (o CMOS) dipende da chi ha scritto +il software: @@ -31,7 +48,12 @@ software: AMI BIOS + + +Premere il tasto Canc durante il POST (power on self +test) [fase di test successiva all'accensione della macchina NdT] @@ -40,24 +62,37 @@ software: Award BIOS + + +Premere Ctrl Alt +Esc o il tasto Canc +durante il POST -DTK BIOS + + DTK BIOS + + +Premere il tasto Esc durante il POST -IBM PS/2 BIOS + + IBM PS/2 BIOS + + +Premere Ctrl Alt +Ins dopo Ctrl +Alt Canc @@ -73,6 +113,7 @@ after Phoenix BIOS + + +Premere Ctrl Alt +Esc , Ctrl +Alt S o F1 @@ -89,25 +135,39 @@ or + + +Informazioni su come invocare altre routine BIOS possono essere trovate in +. + + +Alcune macchine &arch-title; non hanno un menu di configurazione nel BIOS. +Richiedono invece l'esecuzione di un programma apposito di configurazione. +Se non si dispone dei dischetti d'installazione o di diagnostica della +macchina, si può provare con un programma shareware o freeware. Provare a +cercare in . - Boot Device Selection - + + Selezione del dispositivo di boot + + +Molti menu di configurazione del BIOS permettono di scegliere il +dispositivo da cui verrà fatto il bootstrap del sistema. Modificare +le impostazioni affinché venga cercato un sistema operativo avviabile +prima su A: (il primo lettore di dischetti), quindi +opzionalmente sul primo lettore CD-ROM (può darsi figuri come +D: o E:), infine sul primo +disco fisso, C:. Tali impostazioni permetteranno di +fare il boot da un dischetto o da un CD-ROM, i due modi più comuni per +installare Debian. + + +Se si dispone di un controller SCSI recente e un lettore CD collegato ad +esso, si dovrebbe essere in grado di fare il boot da CD-ROM. Tutto ciò che +si deve fare è abilitare il boot da CD nel BIOS del controller SCSI. + + +Un'altra possibilità molto comune è usare una memoria di massa USB (come +una penna USB o una chiave USB) per l'avvio. Alcuni BIOS possono fare +direttamente l'avvio da USB mentre altri no, potrebbe essere necessario +configurare il BIOS in modo che faccia l'avvio da Disco +rimovibile o da USB-ZIP per fare l'avvio dal +dispositivo USB. + + +Di seguito sono forniti alcuni suggerimenti su come configurare l'ordine +di avvio. Ricordarsi di ripristinare l'ordine originale una volta conclusa +l'installazione di Linux, in modo da continuare ad avviare la macchina dal +disco fisso. - Changing the Boot Order on IDE Computers + + Modifica dell'ordine di avvio su macchine IDE + + +All'accensione del computer premere i tasti per entrare nella utility di +configurazione del BIOS, spesso si utlizza il tasto Canc. +Si consulti la documentazione dell'hardware per conoscere la giusta +combinazione di tasti. + - +Cercare nella utility di configurazione dove si imposta la sequenza d'avvio. +La sua posizione dipende dal BIOS, si deve cercare un campo in cui sono +elencati i dischi. + + - +Dei valori comuni sulle macchine IDE sono C, A, cdrom oppure A, C, cdrom. + + + +C è il disco fisso e A è il lettore dei dischetti. + + +Modificare la sequenza di avvio in modo da dare precedenza al CD-ROM oppure +al lettore dei dischetti. Di solito è possibile scorrere le scelte possibili +con i tasti Pag su oppure Pag giù. + + +Salvare le modifiche. Sullo schermo ci sono le istruzioni da seguire per +rendere effettive le modifiche. - Changing the Boot Order on SCSI Computers + + Modifica dell'ordine di avvio su macchine SCSI + + +All'accensione del computer premere i tasti per entrare nella utility di +configurazione SCSI. + + +Si può avviare l'utility di configurazione SCSI dopo il conrollo della +memoria e dopo che è apparso sullo schermo il messaggio che indica come +come avviare l'utility di configurazione del BIOS. + + +La combinazione di tasti dipenda dall'utility. Spesso si utilizza +CtrlF2. Si +consulti la documentazione dell'hardware per conoscere la giusta +combinazione di tasti. + + +Cercare nella utility di configurazione dove si imposta la sequenza d'avvio. + + +Con l'utility fare in modo che l'ID SCSI del lettore CD sia il primo +della lista. + + +Salvare le modifiche. Sullo schermo ci sono le istruzioni da seguire per +rendere effettive le modifiche. Spesso di deve premere F10. @@ -233,49 +390,84 @@ save the changes on your computer. Often, you must press - Miscellaneous BIOS Settings + + Opzioni varie del BIOS - CD-ROM Settings + + Impostazione del CD-ROM + + +Alcuni BIOS (ad esempio quelli Award) permettono di impostare automaticamente +la velocità del lettore CD. Si dovrebbe evitare di farlo e impostare piuttosto, +per dire, la velocità più bassa; se si ottengono dei messaggi d'errore +seek failed il problema potrebbe nascere da questo. - Extended vs. Expanded Memory + + Memoria estesa contro memoria espansa + + +Se il sistema fornisce sia memoria estesa che +espansa, impostatelo in modo che ci sia quanta più +memoria estesa e quanta meno memoria espansa possibile. Linux infatti +richiede la prima e non è in grado di usare la seconda. - Virus Protection + + Protezione dai virus + + +Disabilitare qualunque funzionalità di protezione dai virus fornita dal +BIOS. Se si dispone di una scheda di protezione dai virus o altro hardware +speciale, assicurarsi che sia disabilitato oppure rimuoverlo fisicamente +mentre si utilizza GNU/Linux, dato che non sono compatibili. Per giunta, +grazie ai permessi sul filesystem e alla memoria protetta del kernel, i +virus su Linux in pratica non esistono + + +Dopo l'installazione è possibile abilitare la protezione del Boot Sector, +se si vuole. La cosa non offre alcuna sicurezza aggiuntiva in Linux, ma se +si usa anche Windows potrebbe prevenire una catastrofe. Dopo aver +installato il boot manager non c'è alcun motivo di andare a toccare il +Master Boot Record (MBR). @@ -285,9 +477,11 @@ the Master Boot Record (MBR) after the boot manager has been set up. - Shadow RAM + + La RAM shadow + + +La scheda madre potrebbe supportare la RAM shadow +o il caching del BIOS, in tal caso si possono vedere delle opzioni tipo +Video BIOS Shadow, C800-CBFF Shadow, ecc. +Disabilitate tutte le impostazioni relative alla +RAM shadow: viene usata per accelerare l'accesso alle ROM della scheda +madre e di alcuni controller. Linux una volta avviato non usa queste ROM, +che contengono programmi a 16 bit, ma il suo software a 32 bit, più veloce. +Disabilitare la RAM shadow può renderne almeno una parte disponibile ai +programmi come normale memoria. Lasciarla abilitata d'altrocanto può +ostacolare l'accesso di Linux ai dispositivi hardware. - Memory Hole + + La <quote>memory hole</quote> + + +Se il BIOS presenta un'opzione tipo 15–16 MB Memory +Hole, va disabilita. Linux si aspetta di trovarci della memoria, +se si dispone di RAM sufficiente. + + +Secondo un resoconto, pare ci siano schede madri Intel Endeavor che presentano +un'opzione chiamata LFB (Linear Frame Buffer). +Essa ha due valori possibili: Disabled e 1 +Megabyte. Deve essere impostato a 1 Megabyte. Se +disabilitata, il dischetto d'installazione non verrà letto correttamente +e il sistema si pianterà. Al momento della presente stesura non sappiamo +cosa accada con questa particolare scheda, sappiamo che funziona +correttamente solo con tale impostazione. @@ -328,14 +552,23 @@ setting and not without it. - Advanced Power Management + + Gestione energetica avanzata (Advanced Power Management) + + +Se la scheda madre ha il supporto per l'Advanced Power Management (APM), +deve essere configurato in modo che esso controlli la gestione energetica. +Disabilitare le modalità doze, standby, suspend, nap e sleep. Disabilitare +inoltre il timer di spegnimento del disco fisso. Linux può assumere il +controllo di queste modalità e fare un lavoro migliore del BIOS. diff --git a/it/preparing/bios-setup/m68k.xml b/it/preparing/bios-setup/m68k.xml index e68cb35d7..3224132d2 100644 --- a/it/preparing/bios-setup/m68k.xml +++ b/it/preparing/bios-setup/m68k.xml @@ -1,12 +1,14 @@ - + - Firmware Revisions and Existing OS Setup + + Revisioni del firmware e configurazione del S.O. esistente + - +Le macchine &arch-title; sono in genere autoconfiguranti e non richiedono +interventi manuali sul firmware. A ogni modo bisogna assicurarsi di possedere +la ROM e le patch di sistema appropriate. Sui Macintosh, si raccomanda una +versione di MacOS >= 7.1, poiché la versione 7.0.1 contiene un bug nei driver +video che impedisce la disattivazione degli interrupt video al boot, causandone +il blocco. Sui sistemi BVM VMEbus bisogna assicurarsi di usare BVMBug +revisione G o ROM di boot più recenti. Le ROM di boot BVMBug non sono +fornite come standard sui sistemi BVM, ma possono essere richieste a BVM +senza spese aggiuntive. + - diff --git a/it/preparing/bios-setup/powerpc.xml b/it/preparing/bios-setup/powerpc.xml index 2368a0853..5b946e3fe 100644 --- a/it/preparing/bios-setup/powerpc.xml +++ b/it/preparing/bios-setup/powerpc.xml @@ -1,44 +1,76 @@ - + - Invoking OpenFirmware + + Invocare OpenFirmware + + +Normalmente sui sistemi &arch-title; non c'è alcun bisogno di configurare il +BIOS (chiamato OpenFirmware). PReP e CHRP sono dotati di OpenFirmware, ma +sfortunatamente il modo usato per invocarlo varia a seconda del produttore. +Si deve consultare la documentazione dell'hardware fornita con la propria +macchina. + + +Sui Macintosh &arch-title;, si entra in OpenFirmware premendo +Command option O +F durante il boot. In generale il sistema +controllerà la pressione di tali tasti dopo la melodia, ma i tempi +esatti variano da modello a modello. Per suggerimenti consultate + + + +Il prompt di OpenFirmware somiglia a: ok 0 > + + +Sui Mac &arch-title; più vecchi, per l'utente interagisce con OpenFirmware +attraverso la porta seriale (modem). In alcuni casi non è nemmeno possibile +fare altrimenti: invocando OpenFirmware su una di queste macchine, si vede +solo uno schermo nero. In tal caso per interagire con OpenFirmware si deve +connettersi attraverso la porta seriale da un altro elaboratore su cui è +attivo un emulatore di terminale. + + +Sulle macchine OldWorld Beige G3, OpenFirmware (OF versioni 2.0f1 e 2.4) +è difettoso. Tali macchine molto probabilmente non saranno in grado di +fare il boot dal disco fisso, a meno che al firmware non venga applicata +una patch opportuna, come quella compresa nell'utility System +Disk 2.3.1 scaricabile da Apple come +. +Scompattate l'utility in MacOS, avviarla e azionare il pulsante Save +affinché le patch del firmware vengano installate nella nvram. diff --git a/it/preparing/bios-setup/s390.xml b/it/preparing/bios-setup/s390.xml index b2ed18855..58e361428 100644 --- a/it/preparing/bios-setup/s390.xml +++ b/it/preparing/bios-setup/s390.xml @@ -1,10 +1,13 @@ - + - BIOS Setup + + + Configurazione del BIOS + + +Per effettuare l'installazione di &debian; su una &arch-title; o su una +macchina zSeries si deve prima far partire un kernel nel sistema. Il +meccanismo d'avvio per questa piattaforma è intrinsecamente diverso dagli +altri e in modo particolare da quello dei sistemi PC: non esistono lettori +per dischetti. Quando di lavora con questa piattaforma si nota un'altra +grossa differenza: per la maggior parte del tempo (per non dire sempre) si +lavora da remoto con l'ausilio di alcuni programmi client per la gestione +della sessione come telnet o un browser. Questo è dovuto alla particolare +architettura del sistema in cui la console 3215/3270 è basata su righe +anziché su caratteri. + + +Su questa piattaforma Linux può funzionare sia direttamente sulla macchina, +oppure in una LPAR (partizione logica) oppure in una macchina virtuale +fornita dal sistema. Su tutti questi sistemi si può usare un nastro per +l'avvio, si possono usare anche altri supporti ma non è detto che siano +disponibili. Per esempio si può usare il lettore di schede virtuale di una +macchina virtuale oppure fare l'avvio dalla HMC (Hardware Management Console) +di una LPAR sempre che l'HCM e la possibilità di fare l'avvio siano state +abilitate. + + +Prima di iniziare l'installazione è necessario fare una pianificazione +e alcune operazioni preliminari. IBM ha preparato parecchia documentazione +sull'intero processo d'installazione, p.e. su come preparare il supporto +d'installazione e su come usarlo per l'avvio. Copiare queste informazioni +in questo documento non è permesso però non è nemmeno utile, verranno +descritti solo i dati specifici di Debian e dove poterli trovare. Basandosi +su entrambe queste fonti d'informazione si dovrebbe essere in grado di +preparare la macchina, preparare il supporto per l'installazione e fare +l'avvio. Quando appare il messaggio di benvenuto nella sessione riprendere +questo documento e seguire i passi relativi all'installazione di Debian. - Native and LPAR installations + + Installazioni native e LPAR + + +Fare riferimento al capitolo 5 del Redbook + +Linux for &arch-title; e al capitolo 3.2 del Redbook + +Linux for IBM eServer zSeries and &arch-title;: Distributions per +la configurazione di una LPAR per Linux. - Installation as a VM guest - + + Installazione su una VM ospite + + +Fare riferimento al capitolo 6 del Redbook + +Linux for &arch-title; e al capitolo 3.1 del Redbook + +Linux for IBM eServer zSeries and &arch-title;: Distributions per +la configurazione di una VM ospite per l'esecuzione di Linux. + + +È necessario copiare tutti i file dalla sotto-direcotry +generic sul proprio disco CMS. Assicurarsi +che il trasferimento di kernel.debian e +initrd.debian avvenga in modalità binaria e +con record di lunghezza fissa pari a 80 caratteri. - Setting up an installation server - + + Preparazione di un server d'installazione + + +Se non si dispone di una connessione a Internet (né diretta né tramite un +proxy) è necessario creare un server d'installazione locale a cui il +proprio S/390 possa accedere. Questo server contiene tutti i pacchetti +che si vuole installare e deve renderli disponibili tramite NFS, HTTP o +FTP. + + +È necessario che il server d'installazione abbia una copia della struttura +delle directory identica a quella di un mirror &debian; per i soli file +relativi all'architettura s390 e per i file indipendenti dall'architettura. +Si può anche copiare il contenuto di tutti i CD d'installazione dentro +questa struttura di direcotry. diff --git a/it/preparing/bios-setup/sparc.xml b/it/preparing/bios-setup/sparc.xml index b6d81bf79..833455a1d 100644 --- a/it/preparing/bios-setup/sparc.xml +++ b/it/preparing/bios-setup/sparc.xml @@ -1,20 +1,29 @@ - + - Invoking OpenBoot - + + Invocare OpenBoot + + +OpenBoot fornisce le funzioni di base necessarie a fare il boot +dell'architettura &arch-title;. Svolge delle mansioni abbastanza simili +a quelle del BIOS nell'architettura x86, tuttavia è fatto molto meglio. +Le PROM di boot Sun hanno incorporato un interprete Forth, che permette +di fare un sacco di cose, come diagnostica, semplici script, ecc. + + +Per ottenere il prompt di boot dovete tenere premuto il tasto +Stop (sulle vecchie tastiere tipo 4 usare il tasto +L1, se si dispone di un adattatore per tastiera PC +usare Break) e premere il tasto A. +La PROM di boot emetterà un prompt, ok oppure +>. È preferibile il prompt +ok, quindi se si ottiene quello vecchio stile +premere n per cambiarlo con quello nuovo. + + +Se si utilizza una console seriale, inviare un break alla macchina. Con +Minicom usare Ctrl-A F, con cu premere +Invio, e poi inserire %~break. Se +si usa un emulatore di terminale diverso si consulti la sua documentazione. - Boot Device Selection - + + Selezione del dispositivo di boot + + +Si può usare OpenBoot per fare il boot da un determinato dispositivo e anche +per cambiare quello predefinito. È necessario conoscere alcuni dettagli sui +nomi usati da OpenBoot per riferirsi ai dispositivi. Sono molto diversi da +quelli usati da Linux, descritti in . Inoltre +il comando esatto varia un pochino, a seconda della versione di OpenBoot. +Si possono trovare più informazioni su OpenBoot nella +Sun OpenBoot Reference. + + +Tipicamente con le versioni più recenti si possono usare nomi di dispositivo +OpenBoot quali floppy, cdrom, net, +disk o disk2. Il loro significato è ovvio. Il +dispositivo net serve ad esempio per il boot via rete. In +aggiunta, un nome di dispositivo può specificare una particolare partizione +di un disco, ad esempio disk2:a per fare il boot dalla prima +partizione di disk2. I nomi di dispositivo OpenBoot completi hanno la forma -driver-name@ + +nome-driver@ +indirizzo-unità: +argomenti-device . + + +Nelle vecchie versioni di OpenBoot, i nomi vengono assegnati in modo +leggermente diverso: il dischetto è chiamato /fd e i nomi dei +dischi SCSI hanno la forma sd(controller, +disk-target-id, +disk-lun). Il comando +show-devs nelle versioni più recenti di OpenBoot +serve a visualizzare i dispositivi configurati. Per informazioni complete, +qualsiasi sia la versione, consultare la +Sun OpenBoot Reference. + + +Per fare il boot da un dispositivo specifico, usare il comando +boot dispositivo. +Si può impostarlo come comportamento predefinito con il comando +setenv. In ogni caso il nome della variabile da +impostare è diverso a seconda delle versioni di OpenBoot. In OpenBoot +1.x usare il comando setenv boot-from +dispositivo, nelle versioni +successive, usare setenv boot-device +dispositivo. Si noti che lo si +può configurare anche usando il comando eeprom su +Solaris oppure modificando i file appropriati in +/proc/openprom/options/ sotto Linux # echo disk1:1 > /proc/openprom/options/boot-device + + +e sotto Solaris: eeprom boot-device=disk1:1 diff --git a/it/preparing/install-overview.xml b/it/preparing/install-overview.xml index 8ff154f76..0b417e6ac 100644 --- a/it/preparing/install-overview.xml +++ b/it/preparing/install-overview.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -7,21 +7,36 @@ Panoramica del processo d'installazione + + +Prima di tutto una nota sulle reinstallazioni. Con Debian, una circostanza +in cui sia necessaria una completa reinstallazione del sistema è estremamente +rara; forse un problema meccanico dei dischi è il caso più comune. + + +Molti dei comuni sistemi operativi potrebbero richiedere la completa +installazione quando si verificano dei problemi critici o per fare un +aggiornamento a una nuova versione. A questo si deve aggiungere che si +effettua una nuova installazione è necessario anche re-installare i +programmi in modo che operino correttamente con il nuovo SO. + + +Con &debian; è molto più probabile che il SO possa essere riparato anziché +essere reinstallato nel caso si verifichino dei problemi. Gli aggiornamenti +non richiedono mai un'installazione completa, è sempre possibile effettuare +l'aggiornamento senza toccare l'intera installazione. Quando un nuovo +programma richiede delle versioni più recenti del software di supporto +rispetto a quelle installate, il sistema Debian di gestione dei pacchetti +assicura che tutto il software di supporto sia identificato e installato. È +stato fatto molto lavoro per evitare la necessità di reinstallare il sistema +quindi deve essere ritenuta come l'ultima risorsa disponibile. L'installatore +non è stato progettato per la reinstallazione su un +sistema esistente. @@ -52,14 +80,19 @@ Back up any existing data or documents on the hard disk where you plan to install. --> -Fare il back up di tutti i dati e documenti presenti sul disco fisso su +Back up di tutti i dati e documenti presenti sul disco fisso su cui si vuole fare l'installazione. + + +Raccolta delle informazioni sul proprio computer e di tutte le informazioni +necessarie prima di iniziare l'installazione. @@ -68,7 +101,7 @@ before starting the installation. Create partition-able space for Debian on your hard disk. --> -Creare spazio partizionabile per Debian sul disco fisso. +Creazione dello spazio partizionabile per Debian sul disco fisso. @@ -84,8 +117,14 @@ per la propria macchina (tranne coloro che possiedono i CD Debian). + + +Preparazione di nastri/dischetti/penne USB per l'avvio, oppure copiare i file +per l'avvio (la maggior parte degli utenti che usano i CD Debian può fare +l'avvio da CD). @@ -94,7 +133,7 @@ CD users can boot from one of the CDs). Boot the installation system. --> -Avviare il sistema d'installazione. +Avvio del sistema d'installazione. @@ -103,12 +142,16 @@ Avviare il sistema d'installazione. Select installation language. --> -Scegliere la lingua dell'installazione. +Scelta della lingua dell'installazione. + + +Se disponibile, attivazione della connessione alla rete ethernet. @@ -117,7 +160,8 @@ Activate the ethernet network connection, if available. -Configurare l'interfaccia di rete. + +Configurazione di un'interfaccia di rete. @@ -126,12 +170,16 @@ Configurare l'interfaccia di rete. Open a ssh connection to the new system. --> -Aprire una connessione ssh al nuovo sistema. +Apertura di una connessione ssh al nuovo sistema. + + +Collegamento di uno o più DASD (Direct Access Storage Device). @@ -141,13 +189,18 @@ Attach one or more DASDs (Direct Access Storage Device). Create and mount the partitions on which Debian will be installed. --> -Creare e montare le partizioni su cui si installerà Debian. +Creazione e montaggio delle partizioni su cui si installerà Debian. + + +Attendere lo scaricamento, l'installazione e la configurazione del +sistema di base. @@ -157,7 +210,7 @@ Install a boot loader which can start up &debian; and/or your existing system. --> -Installare un boot loader per avviare &debian; ed +Installazione di un boot loader per avviare &debian; ed eventuali altri sistemi operativi. @@ -196,12 +249,19 @@ Installare dei programmi (task e + + +Nel caso si verifichino degli errori durante l'installazione è utile +conoscere quali pacchetti sono coinvolti in ciascuna fase. Introduciamo +gli attori principali dello spettacolo installazione: + + +Il software d'installazione, debian-installer, è il +protagonista principale di questo manuale. Si occupa del riconoscimento +dell'hardware e del caricamento dei driver corretti, tramite +dhcp-client configura la connessione di rete e infine +esegue debootstrap per l'installazione del sistema di +base. Al processo d'installazione partecipano molti altri attori ma hanno +parti decisamente minori, il debian-installer finisce +il suo lavoro quando il nuovo sistema viene riavviato per la prima volta. + + +In seguito al caricamento del nuovo sistema entra in scena +base-config che fa da supervisore all'aggiunta degli +utenti, all'impostazione del fuso orario (via tzsetup) +e alla configurazione del sistema d'installazione dei pacchetti (usando +apt-setup). Poi lancia tasksel +che può essere usato per selezionare gruppi di programmi da installare oppure +per eseguire aptitude che permette di scegliere i +singoli pacchetti. + + +Quando il debian-installer finisce il proprio lavoro, +prima del primo caricamento del sistema, è disponibile solo un sistema a +riga di comando con funzioni molto limitate. L'interfaccia grafica, che +mostra le finestre sul proprio monitor viene installata solo nelle fasi +finali dell'installazione da tasksel o da +aptitude. Deve essere considerata come un optional +dato che molti dei sistemi &debian; sono dei server che non hanno bisogno +di una interfaccia utente grafica per il proprio lavoro. + + +Notare che il sistema X è completamente separato dal +debian-installer, quindi l'installazione e la +risoluzione dei problemi per X Window non sono trattati in questo manuale. - diff --git a/it/preparing/minimum-hardware-reqts.xml b/it/preparing/minimum-hardware-reqts.xml index 4ce522bd7..5f58b2cc5 100644 --- a/it/preparing/minimum-hardware-reqts.xml +++ b/it/preparing/minimum-hardware-reqts.xml @@ -1,70 +1,107 @@ - + -Meeting Minimum Hardware Requirements + + Requisiti hardware minimi + + + +Dopo aver raccolto le informazioni sull'hardware del proprio computer +verificare che l'hardware sia compatibile con il tipo d'installazione +che si ha in mente. + + +A seconda delle proprie necessità si potrebbe aver a che fare con qualcosa +meno di quanto raccomandato nella tabella seguente. Comunque, la maggior +parte degli utenti diventa frustrata se ignora questi suggerimenti. + + +Un Pentium 100 è il minimo raccomandato per un sistemi desktop e un +Pentium II a 300 MHz per un server. + + +Per le installazioni su m68k si raccomanda un processore 68030 o superiore. +Potrebbe essere necessario meno spazio su disco di quello indicato. + + +Qualsiasi sistema PowerPC OldWorld o NewWorld può funzionare come sistema +desktop. Per i server si raccomanda una macchina da almeno 132 MHz. -Recommended Minimum System Requirements + +Requisiti minimi del sistema raccomandati - Install TypeRAMHard Drive + + Tipologia d'installazioneeRAMSpazio su disco - No desktop - 24 megabytes - 450 megabytes + Senza desktop + 24 megabyte + 450 megabyte - With Desktop - 64 megabytes + Con Desktop + 64 megabyte 1 gigabyte Server - 128 megabytes - 4 gigabytes + 128 megabyte + 4 gigabyte
+ + +Seguono degli esempi di configurazioni tipiche di sistemi Debian. Si +può avere un'idea dello spazio su disco occupato dai vari gruppi di +programmi facendo riferimento a . @@ -73,11 +110,18 @@ of programs by referring to . Standard Server + + +Questo è il profilo per un server di fascia bassa, essenziale, privo di ogni +raffinatezza per gli utenti con shell. Include un server FTP, un server web +DNS, NIS e POP. Per tali servizi saranno sufficienti 100 MB di spazio +su disco, cui va aggiunto lo spazio necessario per i dati da gestire. @@ -86,9 +130,15 @@ for any data you serve up. Desktop + + +Una macchina desktop standard, incluso X Window, ambienti desktop completi, +suoni, editor ecc. Sono necessari 2 GB per il normale task desktop, +però è possibile lavorare anche con molti pacchetti in meno. @@ -97,9 +147,15 @@ standard desktop task, though it can be done in far less. Work Console + + +Una macchina per l'utente finale ma più essenziale di quella sopra, senza X +Window o applicazioni X. È una configurazione adatta forse a un portatile +o un trasportabile. Le dimensioni sono di circa 140 MB. @@ -108,16 +164,24 @@ size is around 140MB. Developer + + +Una configurazione desktop con tutti i pacchetti di sviluppo, come Perl, C, +C++, ecc. per un totale di circa 475 MB. Dando per scontato che +verranno aggiunti X11 e alcuni pacchetti aggiuntivi per altri usi, si +dovrebbe predisporre circa 800 MB per questo tipo di macchina. + + +Ricordarsi che le dimensioni specificate non includono tutto ciò che si può +trovare di solito su un sistema, come per esempio i file degli utenti, la +posta e dati vari. La cosa migliore è tenersi larghi, pensando allo spazio +necessario per i propri dati. In particolare, la partizione +/var contiene un sacco di informazioni sullo stato +specifiche per Debian oltre ai normali file con i log. I file di +dpkg (che contengono informazioni su tutti i pacchetti +installati) possono facilmente occupare 20 MB. Inoltre +apt-get mette i pacchetti scaricati in questa directory +prima di installarli. Di solito si deve assegnare almeno 100 MB a +/var. -
- diff --git a/it/preparing/needed-info.xml b/it/preparing/needed-info.xml index ef8c7a71c..89018a43d 100644 --- a/it/preparing/needed-info.xml +++ b/it/preparing/needed-info.xml @@ -1,9 +1,10 @@ - + + - Le informazioni che sono necessarie + Le informazioni necessarie @@ -30,19 +31,31 @@ Il documento che si sta leggendo, in formato ASCII puro, HTML o PDF. + - +Il documento che si sta leggendo è la versione ufficiale della Guida +all'installazione per la release &releasename; di Debian; è disponibile +in vari formati e parecchie +lingue. - + + + +Il documento che si sta leggendo è la versione ufficiale della Guida +all'installazione per la release &releasename; di Debian; è disponibile +in vari formati e parecchie +lingue. @@ -89,7 +102,7 @@ Contiene informazioni utili sulla configurazione o l'utilizzo dell'hardware. -Linux/Mips website +Sito web Linux/Mips @@ -102,24 +115,36 @@ Contiene informazioni utili sulla configurazione o l'utilizzo dell'hardware. Informazioni sulla compatibilità hardware per &arch-title; + + +Istruzioni per l'installazione e driver delle periferiche (DASD, XPRAM, +Console, tape, z90 crypto, chandev, network) per Linux su &arch-title; +con kernel 2.4. -Device Drivers and Installation Commands + +Device Drivers and Installation Commands + + +Redbook IBM in cui è descritto come Linux possa essere combinato con z/VM +su hardware zSeries e &arch-title;. @@ -134,9 +159,15 @@ Linux for &arch-title; + + +Redbook IBM in cui sono descritte le distribuzioni Linux disponibili per +il mainframe. Non c'è un capitolo su debian ma i concetti di base riguardo +l'installazione sono comuni per qualsiasi distribuzione per &arch-title;. @@ -149,60 +180,100 @@ Linux for IBM eServer zSeries and &arch-title;: Distributions - + Finding Sources of Hardware Information + + +Nella maggior parte dei casi il programma d'installazione è in grado di +riconoscere l'hardware. Comunque è meglio prepararsi, si raccomanda di +familiarizzare con il proprio hardware prima di iniziare l'installazione. + + +Informazioni sull'hardware possono essere recuperate da: + + +Manuali che sono venduti insieme a ciascun componente hardware. + + +Schermate prodotte dal BIOS del computer. Si possono vedere queste +schermate premendo all'accensione del computer una certa combinazione di +tasti, vedere nel manuale della scheda madre qual è questa combinazione, +spesso è il tasto Canc. + + +Confezioni e scatole dei componenti hardware. + +Consultando finestra Sistema nel Pannello di controllo. + + +Comandi di sistema oppure programmi di altri sistemi operativi. Queste +fonti sono particolarmente utili per conoscere la quantità di RAM e la +capacità del disco fisso. + + +L'amministratore di sistema o l'Internet Service Provider. Queste fonti +possono fornire le impostazioni necessarie alla configurazione della +rete e della posta elettronica. @@ -210,83 +281,122 @@ networking and e-mail. -Hardware Information Needed for an Install + +Informazioni sull'hardware necessarie per l'installazione - HardwareInformation You Might Need + + HardwareInformazioni - Hard Drives - How many you have. + + + Dischi fissi + Numero di dischi. -Their order on the system. + +Il loro ordine sul sistema. - Whether IDE or SCSI (most computers are IDE). + + Se è IDE o SCSI (la maggior parte dei computer usa IDE). -Available free space. -Partitions. + +Spazio libero disponibile. + +Partizioni. - Partitions where other operating systems are installed. + + Partizioni su cui sono installati altri sistemi operativi. + + Monitor - Model and manufacturer. + Modello e produttore. -Resolutions supported. -Horizontal refresh rate. -Vertical refresh rate. + +Risoluzioni supportate. + +Frequenza di rinfresco orizzontale. + +Frequenza di rinfresco verticale. - Color depth (number of colors) supported. + + Profondità di colore (numero di colori) supportata. -Screen size. + +Dimensione dello schermo. + + Mouse - Type: serial, PS/2, or USB. + Tipo: seriale, PS/2 o USB. -Port. -Manufacturer. -Number of buttons. + +Porta. + +Produttore. + +Numero di tasti. - Network - Model and manufacturer. + + + Rete + Modello e produttore. -Type of adapter. + +Tipo di scheda. - Printer - Model and manufacturer. + + + Stampante + Modello e produttore. -Printing resolutions supported. + +Risoluzioni di stampa supportate. - Video Card - Model and manufacturer. + + + Scheda video + Modello e produttore. -Video RAM available. + +RAM video disponibile. - Resolutions and color depths supported (these should be - checked against your monitor's capabilities). + + Risoluzioni e profondità di colore supportate (queste devono essere + verificate con le capacità del monitor). + + DASD - Device number(s). + Numero di dispositivi. -Available free space. + +Spazio libero disponibile. - Network - Type of adapter. + + + Rete + Tipo di scheda. -Device numbers. -Relative adapter number for OSA cards. + +Numero di dispositivi. + +Numero relativo per le schede OSA.
@@ -294,57 +404,105 @@ networking and e-mail.
- Hardware Compatibility - + + Compatibilità hardware + + +Molti prodotti di marca funzionano senza problemi con Linux. Inoltre +l'hardware per Linux cresce quotidianamente anche se, purtroppo, ancora +Linux non funziona su parecchi tipi di hardware su cui invece funzionano +altri sistemi operativi. + + +In particolare Linux non può funzionare sull'hardware che richiede Windows +per funzionare. + + +Nonostante che anche l'hardware specifico per Windows possa essere fatto +funzionare sotto Linux, farlo di solito richiede del lavoro aggiuntivo. +Inoltre i driver Linux per l'hardware specifico per Windows sono specifici +per una versione del kernel, quindi diventano rapidamente obsoleti. + + +I cosiddetti win-modem sono l'esempio più comune di questo tipo di hardware. +Purtroppo esistono stampanti e altro hardware che possono essere specifici +per Windows. + + +Si può verificare la compatibilità dell'hardware con: + + +Cercando nel sito web del produttore dei nuovi driver. + + +Cercando sui siti web o nei manuali informazioni sull'emulazione. I prodotti +di marchi meno conosciuti qualche volta possono utilizzare i driver o le +impostazioni di quelli più conosciuti. + + +Verificando che l'hardware sia presente nell'elenco dell'hardware compatibile +con Linux pubblicato nei siti web dedicati alla propria architettura. + + +Cercando su Internet le esperienze di altri utenti. @@ -410,6 +568,7 @@ La netmask da usare con la propria rete. The IP address of the default gateway system you should route to, if your network has a gateway. --> + L'indirizzo IP del gateway su cui effettuare l'instradamento di default, se la propria rete ne ha uno. @@ -428,10 +587,17 @@ Il sistema della propria rete da usare come server DNS (Domain Name Service). + + +D'altra parte se il proprio amministratore comunica che è possibile usare +un server DHCP le informazioni precedenti sono inutili poiché il server +DHCP le fornisce direttamente al proprio computer durante il processo +d'installazione. @@ -447,6 +613,7 @@ Se si usa una rete wireless si deve anche conoscere: + L'ESSID della propria rete wireless. @@ -455,6 +622,7 @@ L'ESSID della propria rete wireless. + La chiave WEP (se usata). diff --git a/it/preparing/non-debian-partitioning.xml b/it/preparing/non-debian-partitioning.xml index 70bcb8b78..8de3db625 100644 --- a/it/preparing/non-debian-partitioning.xml +++ b/it/preparing/non-debian-partitioning.xml @@ -1,25 +1,43 @@ - + - Pre-Partitioning for Multi-Boot Systems + + Prepartizionamento per sistemi ad avvio multiplo + + +Partizionare il proprio disco consiste semplicemente nel suddividerlo in +sezioni. Ogni sezione è indipendente dalle altre. Grosso modo equivale a +tirare su dei muri in una casa: aggiungere dei mobili a una sola stanza +non influisce sulle altre. + + +Nonostante questa sezione parli di dischi, nel mondo +&arch-title; si deve tradurla in DASD o VM minidisk. Inoltre in questo +caso macchina vuol dire LPAR o VM ospite. + + +Se sul vostro sistema è già presente un sistema operativo (Windows 9x, Windows NT/2000/XP, OS/2, MacOS, Solaris, FreeBSD, …) @@ -37,15 +55,25 @@ If you already have an operating system on your system (Amiga OS, Atari TOS, Mac OS, …) + + +e si vuole posizionare Linux sullo stesso disco, allora è necessario +ripartizionarlo. Debian richiede delle partizioni riservate sul disco +fisso, non può essere installata su partizioni Windows o MacOS. Si +potrebbero invece condividere alcune partizioni con altri sistemi Linux, +ma tale questione non verrà affrontata in questo documento. Come minimo +è necessaria una partizione dedicata per la root di Debian. + + +Si possono ottenere delle informazioni sull'attuale configurazione delle +partizioni usando un programma per il partizionamento per il sistema +operativo che si sta attualmente usando, per esempio +fdisk o PartitionMagic, per esempio Drive +Setup, HD Toolkit o MacTools, per esempio HD +SC Setup, HDToolBox o SCSITool, per esempio +VM diskmap. I programmi di partizionamento forniscono sempre un +modo per visualizzare le partizioni esistenti senza effettuare delle +modifiche. + + +In generale, modificare una partizione che contiene già un file system +distruggerà qualsiasi informazione preesistente. Perciò di dovrebbe sempre +fare il backup prima di procedere a qualunque ripartizionamento. Continuando +ad usare l'analogia della casa, è opportuno spostare tutti i mobili prima +di procedere alla demolizione e ricostruzione di un muro, altrimenti si +rischia di distruggerli. @@ -68,13 +116,21 @@ way before moving a wall or you risk destroying it. + + +Se la propria macchina ha più di un disco fisso, si potrebbe voler dedicarne +uno completamente a Debian. In tal caso non c'è bisogno di partizionare tale +disco prima di avviare il sistema d'installazione, l'installatore comprende +un programma di partizionamento che può svolgere tranquillamente tale compito. + + +Anche nel caso in cui la propria macchina abbia un solo disco fisso, se si +vuole rimpiazzare completamente l'attuale sistema operativo con &debian; si +può aspettare e partizionare il disco come parte del processo d'installazione +(), dopo aver avviato il sistema d'installazione. +Comunque tutto questo funziona solo se si è programmato di fare il boot del +sistema di installazione da dischetti, CD-ROM o file su una macchina connessa +in rete. Si consideri infatti che se fate il boot da file posti su un disco +fisso per poi andare a partizionarlo durante il processo d'installazione +(cancellando in tal modo i file di boot), è meglio sperare che +l'installazione vada a buon fine al primo colpo. In questa situazione come +minimo si dovrebbero avere dei sistemi alternativi per rimettere eventualmente +in sesto la macchina, come ad esempio i dischetti o i CD d'installazione del +sistema operativo originario. + + +Anche nel caso in cui la macchina sia già dotata di più d'una partizione e +si possa ottenere lo spazio sufficiente cancellando e rimpiazzando una o +più di esse, potreste aspettare ed usare il programma di partizionamento +dell'installatore Debian. Dovreste comunque dare una letta a quanto segue, +perché ci potrebbero essere delle circostanze particolari, come l'ordine +delle partizioni esistenti all'interno della mappa delle partizioni, che +vi costringerebbero comunque a ripartizionare il disco prima di procedere +all'installazione. + + +Se sulla propria macchina c'è un filesystem FAT o NTFS, usati da DOS e +Windows, si può aspettare e utilizzare il programma di partizionamento +all'interno dell'Installatore Debian per ridimensionare il filesystem. + + +In tutti gli altri casi, avrete bisogno di partizionare il vostro disco fisso +prima di iniziare l'installazione, per creare spazio per Debian. Se alcune +delle partizioni serviranno ad altri sistemi operativi, dovreste crearle +usando i programmi di partizionamento del sistema operativo nativo. Vi +raccomandiamo di non tentare di creare partizioni Linux +Debian usando i programmi di un altro sistema operativo. Piuttosto dovreste +creare solo la partizione (o le partizioni) che vorrete riservare al sistema +nativo. + + +Se si vuole installare più di un sistema operativo sulla stessa macchina +si dovrebbe installare tutti gli altri sistemi prima di procedere con +l'installazione di Linux. L'installazione di Windows e di altri SO potrebbero +distruggere la capacità di avviare Linux oppure incoraggiare la formattazione +delle partizioni non native. + + +Queste operazioni possono essere ripristinate o evitate, ma facendo prima +l'installazione dei sistemi nativi si evitano parecchi problemi. + + +Affinché OpenFirmware avvii in automatico &debian;, le partizioni Linux +dovrebbero trovarsi prima di tutte le altre partizioni presenti sul disco, +specialmente delle partizioni di boot MacOS. Lo si dovrebbe tenere presente +quando si partiziona il disco in anticipo. Si dovrebbe creare una partizione +Linux che faccia da segnaposto e preceda tutte le altre +partizioni avviabili sul disco. In seguito, durante l'installazione +effettiva, sarà possibile cancellare la partizione segnaposto usando gli +appositi programmi Linux e rimpiazzarla con partizioni Linux. + + +Se attualmente si dispone di un solo disco fisso con una sola partizione +(una situazione comune nei desktop) e si vuole un sistema ad avvio multiplo +con il sistema operativo nativo e Debian, si deve: - + + + +Fare il backup di qualunque file utile presente nel sistema. + + +Fare il boot dai supporti di installazione del sistema operativo +nativo, ad esempio CD-ROM o dischetti. Quando +si avvia da un CD di MacOS tenere premuto il tasto c +durante l'avvio per forzare il CD a diventare il sistema MacOS +attivo. + + +Usare i programmi di partizionamento nativi per creare le partizioni per +il sistema nativo. Lasciare una partizione segnaposto o dello spazio +libero per &debian;. + + +Installare il sistema operativo nativo nella sua nuova partizione. + + +Fare il boot nel s.o. nativo per verificare che sia tutto a posto e +scaricare i file di boot dell'installatore Debian. + + +Fare il boot dell'installatore Debian per continuare a installare Debian. diff --git a/it/preparing/nondeb-part/alpha.xml b/it/preparing/nondeb-part/alpha.xml index f118f3cb6..5be7747b9 100644 --- a/it/preparing/nondeb-part/alpha.xml +++ b/it/preparing/nondeb-part/alpha.xml @@ -1,11 +1,13 @@ - + - Partitioning in Tru64 UNIX + + Partizionare in UNIX Tru64 + + +UNIX Tru64, conosciuto in precedenza come Digital UNIX e ancor prima come +OSF/1, usa uno schema di partizionamento simile alle disk label +BSD, che permette fino a otto partizioni per disco. Le partizioni sono +numerate da 1 a 8 in Linux e contrassegnate +con lettere, da a a h, in UNIX. A partire +dai kernel Linux 2.2, 1 corrisponde sempre ad +a, 2 a b e così via. Per +esempio, rz0e in Tru64 UNIX corrisponderebbe +verosimilmente a sda5 in Linux. + + +Le partizioni nella disk label possono sovrapporsi. Per di più la partizione +c deve estendersi sull'intero disco, sovrapponendosi in tal +modo a tutte le altre partizioni non vuote. Sotto Linux questo comportamento +rende sda3 identico a sda +(sdb3 a sdb, se presente, e così +via). Purtroppo, al momento, il programma di partizionamento usato dal &d-i; +non è in grado di gestire partizioni sovrapposte, di conseguenza si consiglia +di non condividere dei dischi con Tru64 e Debian. Le partizioni su dischi +Tru64 possono essere montate sotto Debian una volta conclusa l'installazione. + + +Un'altra convenzione è che la partizione a cominci dall'inizio +del disco, quindi essa comprende sempre il blocco di boot con la disk label. +Se si ha intenzione di avviare Debian da tale disco, dovrà essere di almeno +2 MB per ospitarci aboot e forse un kernel. Notare che queste due +partizioni sono richieste solo per compatibilità, non si deve metterci un +file system oppure i dati andranno persi. + + +È possibile, e anche abbastanza ragionevole, condividere una partizione +di swap tra UNIX e Linux. In tal caso è necessario eseguire +mkswap su tale partizione ogni volta che il sistema +viene riavviato da UNIX in Linux, dato che UNIX danneggia la firma di +swap. Si può fare in modo che gli script di avvio di Linux eseguano +mkswap prima di aggiungere spazio di swap con +swapon -a. + + +Se si vuole montare partizioni UNIX sotto Linux, notare che Digital UNIX può +utilizzare due tipi diversi di file system, UFS e AdvFS, ma Linux può usare +solo il primo dei due. - Partitioning in Windows NT - + + Partizionare da Windows NT + + +Windows NT usa tabelle di partizioni di tipo PC. Se si manipolano partizioni +FAT o NTFS esistenti, si raccomanda di usare i programmi nativi di Windows +NT (in caso si può ripartizionare anche dal menu di configurazione di +AlphaBIOS). Del resto non è necessario partizionare da Windows: i +corrispondenti programmi Linux di solito fanno un lavoro migliore. Notare +che quando è in esecuzione NT, il Disk Administrator potrebbe proporre di +contrassegnare in modo (per lui!) inoffensivo eventuali dischi non Windows, +se ce ne sono. Non fateglielo mai fare, dato che in +tal modo verrebbero distrutte le informazioni sulla partizione. + + +Se si pensa di fare l'avvio di Linux da una console ARC/AlphaBIOS/ARCSBIOS, +è necessario avete una (piccola) partizione FAT per MILO. Sono sufficienti +5 MB. Se è installato Windows NT, si potrebbe impiegare a tale scopo +la sua partizione di bootstrap da 6 MB. Debian &releasename; non +supporta l'installazione di MILO. Debian può essere avviata da ARC solo se +MILO è già installato sul proprio sistema oppure se lo si installa da altri +supporti. diff --git a/it/preparing/nondeb-part/i386.xml b/it/preparing/nondeb-part/i386.xml index b89864d7e..0e241d8cb 100644 --- a/it/preparing/nondeb-part/i386.xml +++ b/it/preparing/nondeb-part/i386.xml @@ -1,18 +1,28 @@ - + - Partitioning From DOS or Windows + + + Partizionare da DOS o Windows + + +Se si stanno manipolando partizioni FAT o NTFS esistenti, si raccomanda di +usare lo schema che segue, oppure di farlo con programmi nativi per Windows +o DOS. A parte ciò, non è necessario partizionare da DOS o Windows: i +programmi di partizionamento Linux serviranno egregiamente allo scopo. + + +Se si dispone di un disco IDE di grandi dimensioni e non si usa +l'indirizzamento LBA, non si usano dei driver addizionali (forniti a volte +dai costruttori) e non si usa un BIOS recente (successivo al 1998) che +supporta le estensioni per l'accesso ai dischi di grandi dimensioni, allora +si deve prestare molta attenzione a dove si posiziona la partizione di boot +Debian. In tale caso la partizione di boot dovrà infatti trovarsi entro i +primi 1024 cilindri del disco (di solito sono circa 524 MB senza la +traduzione del BIOS). Ciò potrebbe implicare lo spostamento di una partizione +FAT o NTFS esistente. - Lossless Repartitioning When Starting From DOS, Win-32 or OS/2 - - + + Ripartizionare senza perdite di dati partendo da DOS, Win-32 o OS/2 + + +Uno dei casi d'installazione più comuni è partire da un sistema che contiene +già DOS (incluso Windows 3.1), Win32 (Windows 95, 98, NT, 2000, XP) o OS/2 ed +aggiungere Debian sullo stesso disco, senza distruggere il sistema esistente. +Si noti che il programma d'installazione è in grado di ridimensionare i +filesystem FAT e NTFS normalmente usati da DOS e Windows. È sufficiente +avviare l'installatore, scegliere la voce Modificare +la tabella delle partizioni manualmente poi +selezionare la partizione da ridimensionare e specificare la sua nuova +dimensione. Quindi in molti casi non è necessario usare il metodo descritto +in seguito. + + +Prima di proseguire, si deve decidere come suddividere il disco. Il metodo +descritto in questa sezione suddividerà solamente in due una partizione. Una +conterrà il S.O. originale, l'altra potrè essere usata per Debian. Durante +l'installazione di Debian si potrà scegliere di usare la porzione del disco +riservata a Debian a propria discrezione, come partizione di swap o come +filesystem. + + +L'idea di fondo è spostare tutti i dati presenti nella partizione al suo +inizio prima di cambiare le dimensioni della partizione, in modo che non +venga perso nulla. È importante evitare operazioni che coinvolgano il disco +tra lo spostamento dei dati e il ripartizionamento, per minimizzare la +possibilità che un file venga scritto vicino alla fine della partizione, +dato che questo diminuirebbe lo spazio libero che potete ricavare da essa. + + +La prima cosa che serve è una copia di fips, ottenibile +dalla directory tools/ del mirror Debian più vicino. +Decomprimere l'archivio e copiare i file RESTORRB.EXE, +FIPS.EXE e ERRORS.TXT su un +dischetto avviabile. Il dischetto può essere reso avviabile usando il +comando sys a: sotto DOS. fips è +corredato da un'ottima documentazione a cui sarebbe meglio dare un'occhiata. +È indispensabile leggerla se si utilizza un driver per la compressione del +disco o un disk manager. Creare il dischetto e leggere la documentazione +prima di deframmentare il disco. + + +Il passo successivo è spostare tutti i dati all'inizio della partizione; +defrag, incluso in DOS 6.0 e successivi, può farlo con +facilità. Nella documentazione di fips è presente un elenco +di altri programmi in grado di svolgere questa operazione. Attenzione: se si +usa Windows 95 si deve lanciare defrag dal sistema grafico +e non da DOS, dato che DOS non lavora correttamente con VFAT, usato da Windows +95 e successivi in quanto supporta i nomi di file lunghi. + + +Dopo aver eseguito la deframmentazione (che può richiedere parecchio tempo +con un disco di grandi dimensioni), riavviate la macchina con il dischetto +creato in precedenza, contenente fips, inserito nel +lettore. Digitare semplicemente a:\fips e seguire le +istruzioni. + + +Ci sono molti altri programmi per la gestione delle partizioni che possono +servire allo scopo se fips non facesse al caso vostro. - Partitioning for DOS + + + Partizionare per l'uso in DOS + + +Se si partizionano dischi DOS o si modificano le dimensioni di partizioni +DOS con programmi Linux, si deve sapere che molti hanno avuto problemi a +lavorare con le partizioni FAT ottenute. Per esempio, sono stati riportati +peggioramenti delle prestazioni, problemi con scandisk o +altri errori misteriosi in DOS o Windows. + + +Apparentemente, ogni volta che si crea o si ridimensiona una partizione che +verrà usata in DOS è buona idea riempire di zero alcuni settori iniziali. +Per farlo da Linux, prima di lanciare il comando DOS format, +con: # dd if=/dev/zero of=/dev/hdXX bs=512 count=4 diff --git a/it/preparing/nondeb-part/m68k.xml b/it/preparing/nondeb-part/m68k.xml index 28a375c81..21d619443 100644 --- a/it/preparing/nondeb-part/m68k.xml +++ b/it/preparing/nondeb-part/m68k.xml @@ -1,21 +1,30 @@ - + - Partitioning in AmigaOS + + Partizionare in AmigaOS + + +Se si dispone di AmigaOS, si può usare il programma +HDToolBox per partizionare il disco prima +dell'installazione. - Partitioning in Atari TOS + + Partizionare in Atari TOS + + +Atari utilizza tre caratteri ASCII come identificatori ("ID") di partizione, +usare LNX per le partizioni che conterranno dati e +SWP per quelle di swap. In caso si usi il metodo d'installazione +per sistemi con poca memoria, servirà anche una piccola partizione Minix (di +circa 2 MB), il cui ID è MNX. Errori nell'impostazione +degli ID corretti impediranno non solo al processo d'installazione Debian di +riconoscere le partizioni, ma faranno anche sì che TOS tenti di utilizzare +le partizioni Linux, cosa che confonderà il driver del disco fisso, rendendo +l'intero disco inaccessibile. + + +Sono disponibili moltissimi programmi di partizionamento di terze parti +(l'utilità harddisk Atari non permette di cambiare l'ID +delle partizioni), ma questo manuale non può fornire una descrizione +dettagliata del funzionamento di ciascuno di essi. Seguono dettagli su +SCSITool (di Hard+Soft GmBH). + + +Lanciare SCSITool e scegliere il disco che si vuole +partizionare (la voce select dal menu +Disk). + + +Dal menu Partition, scegliere New +per aggiungere nuove partizioni o modificare le dimensioni delle partizioni +esistenti, oppure Change per modificare una +specifica partizione. A meno che non si siano già create partizioni con le +dimensioni appropriate e non si voglia solo modificare il loro ID, +New è probabilmente la scelta migliore. + + +Nel caso si scelga New, selezionare +existing nella finestra di dialogo che chiede le +impostazioni iniziali. La finestra successiva mostra un elenco delle +partizioni esistenti, che è possibile sistemare usando i pulsanti di +scorrimento o facendo clic negli istogrammi. La prima colonna dell'elenco +contiene il tipo di partizione, basta fare clic sul campo di testo per +modificarlo. Quando si è finito, si possono salvare le modifiche e +abbandonare la finestra con il pulsante OK. + + +Nel caso si scelga Change, selezionare la +partizione da modificare dall'elenco e other systems +nella finestra di dialogo. La finestra successiva riporta informazioni +dettagliate sull'ubicazione di tale partizione e permette di modificarne +l'ID. Salvare le modifiche e chiudere la finestra con il pulsante +OK. + + +Annotare i nomi Linux di ciascuna delle partizioni che sono state create o +modificate per poterle usare con Linux, secondo . + + +Chiudere SCSITool usando la voce +Quit dal menu File. La +macchina si riavvierà per assicurarsi che TOS usi la tabella delle partizioni +modificata. Se si è modificato delle partizioni TOS/GEM, esse verranno +invalidate, perciò dovranno essere reinizializzarle (vi avevamo detto di +fare il backup del contenuto del disco, vero?). + + +Nel sistema d'installazione c'è un programma di partizionamento per +Linux/m68k chiamato atari-fdisk; per ora raccomandiamo +di partizionare il disco utilizzando un editor di partizioni TOS o qualche +altro programma. Se il proprio editor non permette di modificare il tipo +di partizione, si deve compiere tale operazione cruciale più avanti (dal +ramdisk temporaneo d'installazione). SCSITool è solo uno +degli editor di partizioni di nostra conoscenza che supportano la selezione +di tipi di partizione arbitrari, ce ne possono essere altri. Scegliere un +programma che soddisfi le proprie esigenze. - Partitioning in MacOS + + Partizionare in MacOS + + +I programmi di partizionamento per Macintosh da noi testati comprendono +pdisk, HD SC Setup 7.3.5 (Apple), +HDT 1.8 (FWB), SilverLining (LaCie) +e DiskTool (Tim Endres, GPL). Per HDT +e SilverLining servono le versioni complete. Il programma +di Apple richiede una patch per riconoscere dischi prodotti da terze parti +(si può trovare una descrizione di come applicare la patch a HD SC +Setup usando ResEdit su +). + + +Per i Mac basati su IDE si deve usare Apple Drive Setup +per creare dello spazio vuoto per le partizioni Linux e completare il +partizionamento sotto Linux, oppure usare la versione MacOS di +pdisk disponibile sul server FTP MkLinux. diff --git a/it/preparing/nondeb-part/powerpc.xml b/it/preparing/nondeb-part/powerpc.xml index 8b70dc6a3..bb3be3509 100644 --- a/it/preparing/nondeb-part/powerpc.xml +++ b/it/preparing/nondeb-part/powerpc.xml @@ -1,24 +1,41 @@ - + - MacOS/OSX Partitioning - + + + Partizionare da MacOS/OSX + + +L'applicazione Apple Drive Setup può essere +trovata nella cartella Utilities del CD di MacOS. Non +riesce a modificare le partizioni esistenti, ha il limite di partizionare +tutto il disco in una sola volta. Le partizioni sul disco non sono mostrate +in Drive Setup. + + +Ricordarsi di creare una partizione (preferibilmente all'inizio del disco) +per tenere il posto a GNU/Linux. Il tipo di questa partizione non è importante, +in seguito verrà cancellata e sostituita dal programma d'installazione di +&debian;. + + +Se si sta preparando l'installazione di MacOS 9 e OS X, si consiglia di +creare delle partizioni separate per OS 9 e OS X. Infatti se sono installati +nella stessa partizione, si deve usare ogni volta Startup +Disk per selezionare quale dei due attivare; la scelta fra +i due sistemi non può essere fatta all'avvio. Usando delle partizioni +separate per OS 9 e OS X si può scegliere quale avviare tenendo premuto +il tasto option e si possono anche inserire nel menu di +yaboot. Inoltre, Startup Disk declassa tutte +le altre partizioni e quindi può avere degli effetti sull'avvio di +GNU/Linux. Le partizioni per OS 9 e OS X saranno accessibili da entrambi +i sistemi. + + +GNU/Linux non è in grado di accedere alle informazioni su partizioni UFS, +però supporta le partizioni HFS+ (note come MacOS Extended). OS X richiede +uno di questi due tipi per la propria partizione di avvio. MacOS 9 può essere +installato su partizioni HFS (note come MacOS Standard) o HFS+. Per +condividere informazioni fra sistemi MacOS e GNU/Linux è necessaria una +partizione di scambio. Le partizioni HFS, HFS+ e MS-DOS FAT sono supportate +da MacOS e Linux. diff --git a/it/preparing/nondeb-part/sparc.xml b/it/preparing/nondeb-part/sparc.xml index f508f2169..821c9b32b 100644 --- a/it/preparing/nondeb-part/sparc.xml +++ b/it/preparing/nondeb-part/sparc.xml @@ -1,11 +1,13 @@ - + - Partitioning from SunOS + + Partizionare da SunOS + + +È un'ottima cosa partizionare da SunOS: di fatto se si intende avere SunOS e +Debian sulla stessa macchina, si raccomanda di partizionare da SunOS prima di +installare Debian. Il kernel Linux riconosce senza problemi le disk label +Sun. Basta assicurarsi di lasciare spazio per la partizione di root Debian +entro il primo gigabyte del disco da cui si fa il boot. Si può anche mettere +l'immagine del kernel su una partizione UFS se ciò risulta più semplice. +SILO supporta il boot di Linux e SunOS da partizioni EXT2 (Linux), UFS +(SunOS), romfs e iso9660 (CDROM). - Partitioning from Linux or another OS - + + Partizionare da Linux o da un altro sistema operativo + + +Qualunque sistema si stia usando per partizionare, ci si deve assicurare +di creare una disk label Sun. È il solo tipo di schema di +partizionamento che la PROM OpenBoot riconosce, quindi è il solo dal quale +si può fare l'avvio. In fdisk potete usare il tasto +s per creare una disk label Sun. È necessario farlo +solo sui dischi che non ne hanno già una. Se si usa un disco formattato in +precedenza da un PC (o altre architetture) si deve per forza crearne una +nuova, in caso contrario potranno facilmente manifestarsi problemi con la +geometria del disco. + + +Probabilmente si userà SILO come boot loader (il +programma di ridotte dimensioni che avvia il kernel del sistema operativo). +SILO richiede che dimensioni e ubicazione delle partizioni +soddisfino certi requisiti, si consulti . diff --git a/it/preparing/pre-install-bios-setup.xml b/it/preparing/pre-install-bios-setup.xml index 66a5144f0..fcd71a54e 100644 --- a/it/preparing/pre-install-bios-setup.xml +++ b/it/preparing/pre-install-bios-setup.xml @@ -1,11 +1,13 @@ - + - Pre-Installation Hardware and Operating System Setup + + Configurazione di hardware e sistema operativo prima dell'installazione + + +Questa sezione guida il lettore attraverso la riconfigurazione dell'hardware +che in alcuni casi potrebbe essere necessaria prima di installare Debian. +Generalmente si tratta di controllare e, nel caso, di modificare le +impostazioni del firmware del proprio sistema. Il firmware +è il software essenziale usato dall'hardware. Ne viene fatto un utilizzo +critico durante il processo di bootstrap (che segue l'accensione). Verranno +anche evidenziati problemi noti con hardware particolare che potrebbero +incidere sull'affidabilità di &debian;. @@ -22,9 +34,12 @@ hardware; it is most critically invoked during the bootstrap process &bios-setup-sparc.xml; &bios-setup-s390.xml; - Hardware Issues to Watch Out For + + + Questioni hardware a cui prestare attenzione + + +Molta gente prova a far funzionare a 100 MHz delle CPU a 90 MHz +e cose del genere. Qualche volta funziona ma, a causa del surriscaldamento +e di altri fattori, il sistema rischia in realtà di subire danni seri. Uno +degli autori di questo documento tenne la sua macchina in overclock per un +anno, poi il sistema iniziò ad abortire l'esecuzione di +gcc con un segnale inaspettato durante la compilazione +del kernel. Ritornare alla velocità originale della CPU risolse il problema. + + +Il compilatore gcc è spesso il primo componente che +risente di moduli di memoria difettosi (o di altri problemi hardware +che provocano mutazioni non predicibili dei dati), dato che costruisce +strutture dati enormi, che attraversa ripetutamente. Un errore in tali +strutture dati provoca l'esecuzione di istruzioni illegali o il tentativo +di accedere a indirizzi inesistenti. Un indizio è l'arresto di +gcc per un segnale inaspettato. + + +Le schede RAM TT Atari danno notoriamente problemi sotto Linux. Se ci si +imbatte in problemi inspiegabili, provare a far girare almeno il kernel +nella RAM ST. Gli utenti Amiga potrebbero dover escludere la RAM e usare +un file di memoria per il boot. @@ -57,6 +98,7 @@ FIXME: more description of this needed. + + +Le schede madri migliori supportano la RAM con parità e sono in grado di +accorgersi di un errore in un singolo bit nella RAM. Sfortunatamente non +hanno modo di correggerlo, perciò di solito vanno in crash immediatamente +dopo aver comunicato l'errore nella RAM. Comunque è sempre meglio venir +avvisati di difetti della memoria piuttosto che subire, ignari, inserimenti +di errori nei propri dati. Perciò i sistemi migliori hanno schede madri che +supportano la parità e i moduli di memoria a parità reale, si veda +. + + +Se si dispone di RAM a parità reale e la scheda madre è in grado di gestirla, +assicurarsi di abilitare eventuali opzioni del BIOS che facciano interrompere +il lavoro della scheda madre quando rileva un errore di parità. - The Turbo Switch + + + L'interruttore turbo + + +Molti sistemi hanno un pulsante turbo che controlla +la velocità della CPU. Usare la velocità più alta. Se il proprio BIOS lo +permette, disabilitare il controllo via software del turbo (o della velocità +della CPU) e bloccare il sistema in modalità ad alta velocità. È stato +riferito che, in un caso particolare, Linux durante l'autorilevamento può +accidentalmente toccare il controllo software del turbo. - Cyrix CPUs and Floppy Disk Errors + + + Errori dei dischetti con le CPU Cyrix + + +Molti utenti con CPU Cyrix hanno dovuto disabilitare la cache durante +l'installazione, poiché altrimenti ottenevano errori coi dischetti. Se è +necessario farlo anche sul proprio sistema, assicurarsi di abilitarla di +nuovo una volta completata l'installazione, dato che senza di essa il +sistema è molto più lento. + + +Pensiamo che non sia necessariamente un difetto della CPU Cyrix. Potrebbe +essere qualcosa di risolvibile da Linux. Continueremo a studiare il problema. +Per chi è curioso di conoscere i dettagli tecnici, sospettiamo che dipenda +dall'invalidazione della cache a seguito di un passaggio da codice a +16 bit a codice a 32 bit. - Peripheral Hardware Settings + + + Impostazioni delle periferiche + + +Potrebbe essere necessario modificare alcune impostazioni delle periferiche, +in alcuni casi via software, tramite menu di configurazione, in altri tramite +ponticelli (jumper). Non possiamo certo fornire qui informazioni +complete su tutti i dispositivi hardware esistenti, però possiamo fornire +qualche suggerimento utile. + + +Se si hanno delle schede mappate in memoria, la memoria +dovrebbe essere mappata da qualche parte tra 0xA0000 e 0xFFFFF (da 640K a +poco sotto 1 megabyte) o a un indirizzo almeno 1 megabyte più +grande della memoria RAM totale presente sul sistema. - USB keyboards + + Tastiere USB + + +Se non si dispone di una tastiera AT e si ha solo una tastiera USB potrebbe +essere necessario attivare nella configurazione del BIOS l'emulazione di +tastiera AT. Questa configurazione deve essere fatta solo se il sistema +d'installazione non riesce a usare la tatiera in modalità USB. Al contrario +(in particolare sui portatili) potrebbe essere necessario disattivare il +supporto per USB se la tastiera non risponde. Si consulti il manuale della +scheda madre cercando le voci Legacy keyboard emulation o +USB keyboard support. - More than 64 MB RAM + + + Più di 64 MB di RAM + + +Il kernel Linux non sempre è in grado di scovare quanta memoria RAM +è presente sul sistema. In caso non ci riesca, si consulti +. -- cgit v1.2.3