From 5483ef4053bca831bf9f2d7f94365f1249137750 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Luca Monducci Date: Fri, 23 Dec 2005 18:03:26 +0000 Subject: fixed typos and commit new translations --- it/preparing/nondeb-part/alpha.xml | 80 ++++++++++++++++++++++-- it/preparing/nondeb-part/i386.xml | 116 ++++++++++++++++++++++++++++++++-- it/preparing/nondeb-part/m68k.xml | 117 +++++++++++++++++++++++++++++++++-- it/preparing/nondeb-part/powerpc.xml | 46 +++++++++++++- it/preparing/nondeb-part/sparc.xml | 39 ++++++++++-- 5 files changed, 377 insertions(+), 21 deletions(-) (limited to 'it/preparing/nondeb-part') diff --git a/it/preparing/nondeb-part/alpha.xml b/it/preparing/nondeb-part/alpha.xml index f118f3cb6..5be7747b9 100644 --- a/it/preparing/nondeb-part/alpha.xml +++ b/it/preparing/nondeb-part/alpha.xml @@ -1,11 +1,13 @@ - + - Partitioning in Tru64 UNIX + + Partizionare in UNIX Tru64 + + +UNIX Tru64, conosciuto in precedenza come Digital UNIX e ancor prima come +OSF/1, usa uno schema di partizionamento simile alle disk label +BSD, che permette fino a otto partizioni per disco. Le partizioni sono +numerate da 1 a 8 in Linux e contrassegnate +con lettere, da a a h, in UNIX. A partire +dai kernel Linux 2.2, 1 corrisponde sempre ad +a, 2 a b e così via. Per +esempio, rz0e in Tru64 UNIX corrisponderebbe +verosimilmente a sda5 in Linux. + + +Le partizioni nella disk label possono sovrapporsi. Per di più la partizione +c deve estendersi sull'intero disco, sovrapponendosi in tal +modo a tutte le altre partizioni non vuote. Sotto Linux questo comportamento +rende sda3 identico a sda +(sdb3 a sdb, se presente, e così +via). Purtroppo, al momento, il programma di partizionamento usato dal &d-i; +non è in grado di gestire partizioni sovrapposte, di conseguenza si consiglia +di non condividere dei dischi con Tru64 e Debian. Le partizioni su dischi +Tru64 possono essere montate sotto Debian una volta conclusa l'installazione. + + +Un'altra convenzione è che la partizione a cominci dall'inizio +del disco, quindi essa comprende sempre il blocco di boot con la disk label. +Se si ha intenzione di avviare Debian da tale disco, dovrà essere di almeno +2 MB per ospitarci aboot e forse un kernel. Notare che queste due +partizioni sono richieste solo per compatibilità, non si deve metterci un +file system oppure i dati andranno persi. + + +È possibile, e anche abbastanza ragionevole, condividere una partizione +di swap tra UNIX e Linux. In tal caso è necessario eseguire +mkswap su tale partizione ogni volta che il sistema +viene riavviato da UNIX in Linux, dato che UNIX danneggia la firma di +swap. Si può fare in modo che gli script di avvio di Linux eseguano +mkswap prima di aggiungere spazio di swap con +swapon -a. + + +Se si vuole montare partizioni UNIX sotto Linux, notare che Digital UNIX può +utilizzare due tipi diversi di file system, UFS e AdvFS, ma Linux può usare +solo il primo dei due. - Partitioning in Windows NT - + + Partizionare da Windows NT + + +Windows NT usa tabelle di partizioni di tipo PC. Se si manipolano partizioni +FAT o NTFS esistenti, si raccomanda di usare i programmi nativi di Windows +NT (in caso si può ripartizionare anche dal menu di configurazione di +AlphaBIOS). Del resto non è necessario partizionare da Windows: i +corrispondenti programmi Linux di solito fanno un lavoro migliore. Notare +che quando è in esecuzione NT, il Disk Administrator potrebbe proporre di +contrassegnare in modo (per lui!) inoffensivo eventuali dischi non Windows, +se ce ne sono. Non fateglielo mai fare, dato che in +tal modo verrebbero distrutte le informazioni sulla partizione. + + +Se si pensa di fare l'avvio di Linux da una console ARC/AlphaBIOS/ARCSBIOS, +è necessario avete una (piccola) partizione FAT per MILO. Sono sufficienti +5 MB. Se è installato Windows NT, si potrebbe impiegare a tale scopo +la sua partizione di bootstrap da 6 MB. Debian &releasename; non +supporta l'installazione di MILO. Debian può essere avviata da ARC solo se +MILO è già installato sul proprio sistema oppure se lo si installa da altri +supporti. diff --git a/it/preparing/nondeb-part/i386.xml b/it/preparing/nondeb-part/i386.xml index b89864d7e..0e241d8cb 100644 --- a/it/preparing/nondeb-part/i386.xml +++ b/it/preparing/nondeb-part/i386.xml @@ -1,18 +1,28 @@ - + - Partitioning From DOS or Windows + + + Partizionare da DOS o Windows + + +Se si stanno manipolando partizioni FAT o NTFS esistenti, si raccomanda di +usare lo schema che segue, oppure di farlo con programmi nativi per Windows +o DOS. A parte ciò, non è necessario partizionare da DOS o Windows: i +programmi di partizionamento Linux serviranno egregiamente allo scopo. + + +Se si dispone di un disco IDE di grandi dimensioni e non si usa +l'indirizzamento LBA, non si usano dei driver addizionali (forniti a volte +dai costruttori) e non si usa un BIOS recente (successivo al 1998) che +supporta le estensioni per l'accesso ai dischi di grandi dimensioni, allora +si deve prestare molta attenzione a dove si posiziona la partizione di boot +Debian. In tale caso la partizione di boot dovrà infatti trovarsi entro i +primi 1024 cilindri del disco (di solito sono circa 524 MB senza la +traduzione del BIOS). Ciò potrebbe implicare lo spostamento di una partizione +FAT o NTFS esistente. - Lossless Repartitioning When Starting From DOS, Win-32 or OS/2 - - + + Ripartizionare senza perdite di dati partendo da DOS, Win-32 o OS/2 + + +Uno dei casi d'installazione più comuni è partire da un sistema che contiene +già DOS (incluso Windows 3.1), Win32 (Windows 95, 98, NT, 2000, XP) o OS/2 ed +aggiungere Debian sullo stesso disco, senza distruggere il sistema esistente. +Si noti che il programma d'installazione è in grado di ridimensionare i +filesystem FAT e NTFS normalmente usati da DOS e Windows. È sufficiente +avviare l'installatore, scegliere la voce Modificare +la tabella delle partizioni manualmente poi +selezionare la partizione da ridimensionare e specificare la sua nuova +dimensione. Quindi in molti casi non è necessario usare il metodo descritto +in seguito. + + +Prima di proseguire, si deve decidere come suddividere il disco. Il metodo +descritto in questa sezione suddividerà solamente in due una partizione. Una +conterrà il S.O. originale, l'altra potrè essere usata per Debian. Durante +l'installazione di Debian si potrà scegliere di usare la porzione del disco +riservata a Debian a propria discrezione, come partizione di swap o come +filesystem. + + +L'idea di fondo è spostare tutti i dati presenti nella partizione al suo +inizio prima di cambiare le dimensioni della partizione, in modo che non +venga perso nulla. È importante evitare operazioni che coinvolgano il disco +tra lo spostamento dei dati e il ripartizionamento, per minimizzare la +possibilità che un file venga scritto vicino alla fine della partizione, +dato che questo diminuirebbe lo spazio libero che potete ricavare da essa. + + +La prima cosa che serve è una copia di fips, ottenibile +dalla directory tools/ del mirror Debian più vicino. +Decomprimere l'archivio e copiare i file RESTORRB.EXE, +FIPS.EXE e ERRORS.TXT su un +dischetto avviabile. Il dischetto può essere reso avviabile usando il +comando sys a: sotto DOS. fips è +corredato da un'ottima documentazione a cui sarebbe meglio dare un'occhiata. +È indispensabile leggerla se si utilizza un driver per la compressione del +disco o un disk manager. Creare il dischetto e leggere la documentazione +prima di deframmentare il disco. + + +Il passo successivo è spostare tutti i dati all'inizio della partizione; +defrag, incluso in DOS 6.0 e successivi, può farlo con +facilità. Nella documentazione di fips è presente un elenco +di altri programmi in grado di svolgere questa operazione. Attenzione: se si +usa Windows 95 si deve lanciare defrag dal sistema grafico +e non da DOS, dato che DOS non lavora correttamente con VFAT, usato da Windows +95 e successivi in quanto supporta i nomi di file lunghi. + + +Dopo aver eseguito la deframmentazione (che può richiedere parecchio tempo +con un disco di grandi dimensioni), riavviate la macchina con il dischetto +creato in precedenza, contenente fips, inserito nel +lettore. Digitare semplicemente a:\fips e seguire le +istruzioni. + + +Ci sono molti altri programmi per la gestione delle partizioni che possono +servire allo scopo se fips non facesse al caso vostro. - Partitioning for DOS + + + Partizionare per l'uso in DOS + + +Se si partizionano dischi DOS o si modificano le dimensioni di partizioni +DOS con programmi Linux, si deve sapere che molti hanno avuto problemi a +lavorare con le partizioni FAT ottenute. Per esempio, sono stati riportati +peggioramenti delle prestazioni, problemi con scandisk o +altri errori misteriosi in DOS o Windows. + + +Apparentemente, ogni volta che si crea o si ridimensiona una partizione che +verrà usata in DOS è buona idea riempire di zero alcuni settori iniziali. +Per farlo da Linux, prima di lanciare il comando DOS format, +con: # dd if=/dev/zero of=/dev/hdXX bs=512 count=4 diff --git a/it/preparing/nondeb-part/m68k.xml b/it/preparing/nondeb-part/m68k.xml index 28a375c81..21d619443 100644 --- a/it/preparing/nondeb-part/m68k.xml +++ b/it/preparing/nondeb-part/m68k.xml @@ -1,21 +1,30 @@ - + - Partitioning in AmigaOS + + Partizionare in AmigaOS + + +Se si dispone di AmigaOS, si può usare il programma +HDToolBox per partizionare il disco prima +dell'installazione. - Partitioning in Atari TOS + + Partizionare in Atari TOS + + +Atari utilizza tre caratteri ASCII come identificatori ("ID") di partizione, +usare LNX per le partizioni che conterranno dati e +SWP per quelle di swap. In caso si usi il metodo d'installazione +per sistemi con poca memoria, servirà anche una piccola partizione Minix (di +circa 2 MB), il cui ID è MNX. Errori nell'impostazione +degli ID corretti impediranno non solo al processo d'installazione Debian di +riconoscere le partizioni, ma faranno anche sì che TOS tenti di utilizzare +le partizioni Linux, cosa che confonderà il driver del disco fisso, rendendo +l'intero disco inaccessibile. + + +Sono disponibili moltissimi programmi di partizionamento di terze parti +(l'utilità harddisk Atari non permette di cambiare l'ID +delle partizioni), ma questo manuale non può fornire una descrizione +dettagliata del funzionamento di ciascuno di essi. Seguono dettagli su +SCSITool (di Hard+Soft GmBH). + + +Lanciare SCSITool e scegliere il disco che si vuole +partizionare (la voce select dal menu +Disk). + + +Dal menu Partition, scegliere New +per aggiungere nuove partizioni o modificare le dimensioni delle partizioni +esistenti, oppure Change per modificare una +specifica partizione. A meno che non si siano già create partizioni con le +dimensioni appropriate e non si voglia solo modificare il loro ID, +New è probabilmente la scelta migliore. + + +Nel caso si scelga New, selezionare +existing nella finestra di dialogo che chiede le +impostazioni iniziali. La finestra successiva mostra un elenco delle +partizioni esistenti, che è possibile sistemare usando i pulsanti di +scorrimento o facendo clic negli istogrammi. La prima colonna dell'elenco +contiene il tipo di partizione, basta fare clic sul campo di testo per +modificarlo. Quando si è finito, si possono salvare le modifiche e +abbandonare la finestra con il pulsante OK. + + +Nel caso si scelga Change, selezionare la +partizione da modificare dall'elenco e other systems +nella finestra di dialogo. La finestra successiva riporta informazioni +dettagliate sull'ubicazione di tale partizione e permette di modificarne +l'ID. Salvare le modifiche e chiudere la finestra con il pulsante +OK. + + +Annotare i nomi Linux di ciascuna delle partizioni che sono state create o +modificate per poterle usare con Linux, secondo . + + +Chiudere SCSITool usando la voce +Quit dal menu File. La +macchina si riavvierà per assicurarsi che TOS usi la tabella delle partizioni +modificata. Se si è modificato delle partizioni TOS/GEM, esse verranno +invalidate, perciò dovranno essere reinizializzarle (vi avevamo detto di +fare il backup del contenuto del disco, vero?). + + +Nel sistema d'installazione c'è un programma di partizionamento per +Linux/m68k chiamato atari-fdisk; per ora raccomandiamo +di partizionare il disco utilizzando un editor di partizioni TOS o qualche +altro programma. Se il proprio editor non permette di modificare il tipo +di partizione, si deve compiere tale operazione cruciale più avanti (dal +ramdisk temporaneo d'installazione). SCSITool è solo uno +degli editor di partizioni di nostra conoscenza che supportano la selezione +di tipi di partizione arbitrari, ce ne possono essere altri. Scegliere un +programma che soddisfi le proprie esigenze. - Partitioning in MacOS + + Partizionare in MacOS + + +I programmi di partizionamento per Macintosh da noi testati comprendono +pdisk, HD SC Setup 7.3.5 (Apple), +HDT 1.8 (FWB), SilverLining (LaCie) +e DiskTool (Tim Endres, GPL). Per HDT +e SilverLining servono le versioni complete. Il programma +di Apple richiede una patch per riconoscere dischi prodotti da terze parti +(si può trovare una descrizione di come applicare la patch a HD SC +Setup usando ResEdit su +). + + +Per i Mac basati su IDE si deve usare Apple Drive Setup +per creare dello spazio vuoto per le partizioni Linux e completare il +partizionamento sotto Linux, oppure usare la versione MacOS di +pdisk disponibile sul server FTP MkLinux. diff --git a/it/preparing/nondeb-part/powerpc.xml b/it/preparing/nondeb-part/powerpc.xml index 8b70dc6a3..bb3be3509 100644 --- a/it/preparing/nondeb-part/powerpc.xml +++ b/it/preparing/nondeb-part/powerpc.xml @@ -1,24 +1,41 @@ - + - MacOS/OSX Partitioning - + + + Partizionare da MacOS/OSX + + +L'applicazione Apple Drive Setup può essere +trovata nella cartella Utilities del CD di MacOS. Non +riesce a modificare le partizioni esistenti, ha il limite di partizionare +tutto il disco in una sola volta. Le partizioni sul disco non sono mostrate +in Drive Setup. + + +Ricordarsi di creare una partizione (preferibilmente all'inizio del disco) +per tenere il posto a GNU/Linux. Il tipo di questa partizione non è importante, +in seguito verrà cancellata e sostituita dal programma d'installazione di +&debian;. + + +Se si sta preparando l'installazione di MacOS 9 e OS X, si consiglia di +creare delle partizioni separate per OS 9 e OS X. Infatti se sono installati +nella stessa partizione, si deve usare ogni volta Startup +Disk per selezionare quale dei due attivare; la scelta fra +i due sistemi non può essere fatta all'avvio. Usando delle partizioni +separate per OS 9 e OS X si può scegliere quale avviare tenendo premuto +il tasto option e si possono anche inserire nel menu di +yaboot. Inoltre, Startup Disk declassa tutte +le altre partizioni e quindi può avere degli effetti sull'avvio di +GNU/Linux. Le partizioni per OS 9 e OS X saranno accessibili da entrambi +i sistemi. + + +GNU/Linux non è in grado di accedere alle informazioni su partizioni UFS, +però supporta le partizioni HFS+ (note come MacOS Extended). OS X richiede +uno di questi due tipi per la propria partizione di avvio. MacOS 9 può essere +installato su partizioni HFS (note come MacOS Standard) o HFS+. Per +condividere informazioni fra sistemi MacOS e GNU/Linux è necessaria una +partizione di scambio. Le partizioni HFS, HFS+ e MS-DOS FAT sono supportate +da MacOS e Linux. diff --git a/it/preparing/nondeb-part/sparc.xml b/it/preparing/nondeb-part/sparc.xml index f508f2169..821c9b32b 100644 --- a/it/preparing/nondeb-part/sparc.xml +++ b/it/preparing/nondeb-part/sparc.xml @@ -1,11 +1,13 @@ - + - Partitioning from SunOS + + Partizionare da SunOS + + +È un'ottima cosa partizionare da SunOS: di fatto se si intende avere SunOS e +Debian sulla stessa macchina, si raccomanda di partizionare da SunOS prima di +installare Debian. Il kernel Linux riconosce senza problemi le disk label +Sun. Basta assicurarsi di lasciare spazio per la partizione di root Debian +entro il primo gigabyte del disco da cui si fa il boot. Si può anche mettere +l'immagine del kernel su una partizione UFS se ciò risulta più semplice. +SILO supporta il boot di Linux e SunOS da partizioni EXT2 (Linux), UFS +(SunOS), romfs e iso9660 (CDROM). - Partitioning from Linux or another OS - + + Partizionare da Linux o da un altro sistema operativo + + +Qualunque sistema si stia usando per partizionare, ci si deve assicurare +di creare una disk label Sun. È il solo tipo di schema di +partizionamento che la PROM OpenBoot riconosce, quindi è il solo dal quale +si può fare l'avvio. In fdisk potete usare il tasto +s per creare una disk label Sun. È necessario farlo +solo sui dischi che non ne hanno già una. Se si usa un disco formattato in +precedenza da un PC (o altre architetture) si deve per forza crearne una +nuova, in caso contrario potranno facilmente manifestarsi problemi con la +geometria del disco. + + +Probabilmente si userà SILO come boot loader (il +programma di ridotte dimensioni che avvia il kernel del sistema operativo). +SILO richiede che dimensioni e ubicazione delle partizioni +soddisfino certi requisiti, si consulti . -- cgit v1.2.3