From 9945ad98e5637bc3c5762ec4cdbabe2ef6f239b0 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Luca Monducci Date: Sun, 31 Dec 2006 16:40:02 +0000 Subject: Updated Italian translation of d-i manual --- it/appendix/preseed.xml | 121 ++++++++------ it/boot-installer/sparc.xml | 45 +++--- it/hardware/hardware-supported.xml | 99 +++++++++--- it/hardware/supported-peripherals.xml | 63 +------- it/hardware/supported/arm.xml | 16 +- it/install-methods/install-tftp.xml | 130 ++++++++++----- it/install-methods/tftp/bootp.xml | 16 +- it/install-methods/tftp/dhcp.xml | 36 ++--- it/post-install/orientation.xml | 8 +- it/post-install/post-install.xml | 3 +- it/preparing/bios-setup/s390.xml | 20 +-- it/preparing/bios-setup/sparc.xml | 10 +- it/preparing/needed-info.xml | 4 +- it/preparing/nondeb-part/alpha.xml | 4 +- it/preparing/nondeb-part/m68k.xml | 11 +- it/preparing/nondeb-part/sparc.xml | 8 +- it/preparing/nondeb-part/x86.xml | 10 +- it/preparing/pre-install-bios-setup.xml | 214 ++----------------------- it/using-d-i/components.xml | 26 +-- it/using-d-i/modules/alpha/aboot-installer.xml | 5 +- it/using-d-i/modules/base-installer.xml | 33 ++-- it/using-d-i/modules/choose-mirror.xml | 11 +- it/using-d-i/modules/ia64/elilo-installer.xml | 11 +- it/using-d-i/modules/mdcfg.xml | 22 +-- it/using-d-i/modules/partman-crypto.xml | 5 +- it/using-d-i/modules/partman-lvm.xml | 21 +-- it/using-d-i/modules/x86/lilo-installer.xml | 7 +- 27 files changed, 411 insertions(+), 548 deletions(-) diff --git a/it/appendix/preseed.xml b/it/appendix/preseed.xml index 07389b7b1..fc51a0ca8 100644 --- a/it/appendix/preseed.xml +++ b/it/appendix/preseed.xml @@ -1,5 +1,6 @@ - + + Per impostare un valore da usare all'interno di &d-i; è sufficiente passare @@ -519,7 +516,37 @@ Per impostare un valore da usare all'interno di &d-i; è sufficiente passare per qualsiasi variabile di preconfigurazione mostrata negli esempi di questa appendice. Se un valore deve essere usato per configurare dei pacchetti sul sistema installato è necessario inserire come prefisso il -proprietario della variabile in questo modo +proprietario + + + + + +Il proprietario di una variabile debconf (o modello) è normalmente il nome +del pacchetto che contiene il corrispondente modello. Le variabili usate +all'interno dell'installatore hanno come proprietario d-i. +I modelli e le variabili possono avere più di un proprietario, questo aiuta +a determinare in quali casi possono essere eliminato dal database di debconf +quando il pacchetto viene rimosso. + + + + + + della variabile in questo modo proprietario:percorso/alla/variabile=valore. Se non si specifica il proprietario, il valore della variabile non viene copiato nel database di debconf sul sistema installato e quindi può essere @@ -651,12 +678,12 @@ correttamente allora il file di preconfigurazione viene recuperato da -La parte relativa al percorso è impostata in +L'ultima parte della URL (d-i/etch/./preseed.cfg) +è impostata in auto-install/defaultroot, il cui valore predefinito contiene la directory etch per permettere alle versioni successive di specificare il proprio nome in codice e quindi permettere @@ -692,20 +720,20 @@ web. In questo esempio, se il file di preconfigurazione imposta Se non esite un'infrastruttura DHCP o DNS locale oppure se non si vuole -usare il percorso predefinito per il file preseed.cfg, è comunque possibile -usare una URL esplicita oppure, quando non si usa l'elemento -/./, viene ancorata al punto di partenza del percorso -(cioè al terzo / nella URL). Segue un esempio che richiede -un minimo supporto da parte della rete locale: +usare il percorso predefinito per il file preseed.cfg, +è comunque possibile usare una URL esplicita oppure, quando non si usa +l'elemento /./, viene ancorata al punto di partenza del +percorso (cioè al terzo / nella URL). Segue un esempio +che richiede un minimo supporto da parte della rete locale: Oltre alla URL è possibile specificare anche altre impostazioni che non influenzano direttamente il comportamento del &d-i; ma che possono essere -passate a un qualsiasi script specificato come preseed/run +passate a un qualsiasi script specificato con preseed/run all'interno del file di preconfigurazione. Al momento l'unico esempio di questa caratteristica è auto-install/classes (che dispone dell'alias classes) e può essere usato @@ -867,9 +895,10 @@ I seguenti alias possono risultare utili quando si usa la preconfigurazione prioritydebconf/priority filepreseed/file urlpreseed/url +interfacenetcfg/choose_interface hostname   netcfg/get_hostname domainnetcfg/get_domain -interfacenetcfg/choose_interface +protocolmirror/protocol suitemirror/suite @@ -1394,16 +1423,16 @@ d-i netcfg/wireless_wep string -A seconda del metodo d'installazione usato è possibile che venga usato un -mirror per scaricare i componenti aggiuntivi dell'installatore e il sistema -di base e nel file /etc/apt/sources.list sul sistema -installato. +A seconda del metodo d'installazione usato è possibile che venga usato +un mirror per scaricare i componenti aggiuntivi dell'installatore, per +installare il sistema di base e per impostare il file +/etc/apt/sources.list sul sistema installato. @@ -1464,8 +1493,8 @@ d-i mirror/http/proxy string # Questa fa in modo che grub-installer si installi sul MBR se trova anche # qualche altro sistema operativo, che è un po' meno sicuro poiché potrebbe # non riuscire ad avviare gli altri sistemi operativi. @@ -2043,15 +2072,15 @@ sempre il task standard. If you want to install some individual packages in addition to packages installed by tasks, you can use the parameter pkgsel/include. The value of this parameter can be -either comma-separated or space-separated, so you can also use it easily on -the kernel command line. +a list of packages separated by either commas or spaces, which allows it +to be used easily on the kernel command line as well. --> Se oltre ai task si vuole installare anche qualche altro pacchetto allora è possibile usare il parametro pkgsel/include; il -valore di questo parametro può essere separato con virgole o con spazi, -in questo modo può essere comodamente usato anche sulla riga di comando -del kernel. +valore di questo parametro può essere un elenco di pacchetti separati con +virgole o con spazi, in questo modo può essere comodamente usato anche +sulla riga di comando del kernel. @@ -2343,13 +2372,15 @@ un file e di mettere alcune configurazioni particolari in altri file. # Il massimo della flessibilità, questo scarica ed esegue un programma. Il -# programma può usare debconf-set per manipolare il database di debconf. Si -# noti che se i nomi dei file sono relativi, sono prelevati dalla stessa +# programma può usare debconf-set per manipolare il database di debconf; è +# possibile elencare più di uno script separandoli con degli spazi. Si noti +# che se i nomi dei file sono relativi, sono prelevati dalla stessa # directory del file di preconfigurazione che gli esegue. -d-i preseed/run string foo.sh +#d-i preseed/run string foo.sh diff --git a/it/boot-installer/sparc.xml b/it/boot-installer/sparc.xml index c5bfb481b..0113cd8f9 100644 --- a/it/boot-installer/sparc.xml +++ b/it/boot-installer/sparc.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -17,24 +17,18 @@ machine which is being installed (see Use the command boot net to boot from a TFTP and RARP server, or try boot net:bootp or boot net:dhcp to boot from a TFTP and BOOTP -or DHCP server. Some older OpenBoot revisions require using -the device name, such as boot le(); these -probably don't support BOOTP nor DHCP. +or DHCP server. --> Sulle macchine con OpenBoot avviare il monitor (si veda ). Usare il comando boot net per l'avvio da un server TFTP o RARP, oppure provare con boot net:bootp o con boot -net:dhcp per avviare da un server TFTP, BOOTP o DHCP. Alcune -versioni più vecchie di OpenBoot richiedono l'inserimento del nome del -device, per esempio boot le(); probabilmente -queste versioni non supportano BOOTP né DHCP. +net:dhcp per avviare da un server TFTP, BOOTP o DHCP. - Avvio da CD-ROM @@ -46,19 +40,13 @@ queste versioni non supportano BOOTP né DHCP. La maggior parte delle versioni di OpenBoot supportano il comando boot cdrom che è semplicemente un alias per il device SCSI con ID 6 (o al dispositivo master sul secondo canale nei -sistemi IDE). Con le versioni più vecchie di OpenBoot che non supportano -questo comando speciale è necessario usare il nome del -device. Notare che sono stati segnalati dei problemi nell'avvio da CD-ROM -con i sistemi Sun4m (per esempio le Sparc 10 e 20). +sistemi IDE). @@ -68,6 +56,25 @@ con i sistemi Sun4m (per esempio le Sparc 10 e 20). Avvio da dischetti + + +Attualmente le immagini dei dischetti sono disponibili solo per sparc32, +ma, per motivi tecnici, non insieme al rilascio ufficiale (il motivo è +che possono essere create solo usando l'utente root e che i demoni di +compilazione non gestiscono questo utente). I collegamenti alle immagini +dei dischetti per sparc32 si trovano nella sezione immagini +giornaliere del sito web che ospita il progetto +Debian Installer. + + + @@ -82,15 +89,11 @@ Stop-A -> OpenBoot: "boot floppy" Be warned that the newer Sun4u (ultra) architecture does not support floppy booting. A typical error message is Bad magic number in disk label - Can't open disk label package. -Furthermore, a number of Sun4c models (such as the IPX) do not support -the compressed images found on the disks, so also are not supported. --> Attenzione, la nuova architettura Sun4u (ultra) non supporta l'avvio da dischetti. Un messaggio d'errore tipico è Bad magic number in disk label - Can't open disk label package. -Inoltre alcuni modelli Sun4c (come gli IPX) non supportano le immagini -compresse presenti nei dischetti, quindi anche questi non sono supportati. diff --git a/it/hardware/hardware-supported.xml b/it/hardware/hardware-supported.xml index 843eab662..8b8e4e5b7 100644 --- a/it/hardware/hardware-supported.xml +++ b/it/hardware/hardware-supported.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -176,8 +176,8 @@ di ogni architettura, che vanno sotto il nome di flavor. - IBM/Motorola PowerPC - powerpc + IBM/Motorola PowerPC + powerpc CHRP chrp @@ -186,18 +186,18 @@ di ogni architettura, che vanno sotto il nome di flavor. PReP prep - - APUS - apus - - Sun SPARC - sparc - - sun4cdm + + Sun SPARC + sparc + sun4m + sparc32 sun4u + sparc64 + + sun4v @@ -270,8 +270,8 @@ problema, assicurandosi di indicare che il bug affligge la piattaforma &supported-sparc.xml; - - Schede video + + Schede video supportate + +Le configurazioni grafiche più comuni sulle macchine Sparc sono supportate; +sono disponibili dei driver grafici X.org per i framebuffer sunbw2, suncg14, +suncg3, suncg6, sunleo e suntcx, per le schede Creator3D e Elite3D (driver +sunffb), per le schede video con chip ATI PGX24/PGX64 (driver ati) e le +schede basate sul chip PermediaII (driver glint). Per usare una scheda +Elite3D con X.org è necessario installare anche il pacchetto +afbinit e leggere la documentazione inclusa con le +istruzioni per l'attivazione della scheda. + + + + + +Non è raro trovare nella configurazione predefinita delle macchine Sparc due +schede grafiche. In questi casi è possibile che il kernel Linux non riesca a +dirigere il proprio output verso la scheda inizialmente usata dal firmware e +la mancaza dell'output sulla console grafica può essere confusa con un blocco +del sistema (solitamente l'ultimo messaggio che appare sullo schermo è +Booting Linux...). Una soluzione è rimuovere fisicamente una +delle schede video; un'altra possibilità è disabilitare una delle schede +tramite un parametro d'avvio da passare al kernel. Oppure, se non si vuole +avere o non si ha bisogno di un'output grafico, si può usare una console +seriale. Su alcuni sistemi l'uso della console seriale si attiva +automaticamente disconnettendo la tastiera prima di avviare il sistema. + @@ -370,7 +419,7 @@ Linux Laptop . Il supporto multiprocessore — detto anche symmetric -multi-processing o SMP — è disponibile per questa +multiprocessing o SMP — è disponibile per questa architettura. Il kernel standard di Debian &release; è stato compilato con il supporto per l'SMP. Questo non causa problemi durante l'installazione, perché il kernel standard SMP funziona anche sui @@ -411,8 +460,8 @@ la voce &smp-config-option; nella sezione Il supporto multiprocessore — detto anche symmetric -multi-processing o SMP — è disponibile per questa +multiprocessing o SMP — è disponibile per questa architettura. Il kernel standard di Debian &release; è stato compilato con il supporto per SMP-alternatives. Questo vuol dire che il kernel rileva il numero di processori (o il numero @@ -445,8 +494,8 @@ La versione 486 dei pacchetti Debian con l'immagine del kernel per Il supporto multiprocessore — detto anche symmetric -multi-processing o SMP — è disponibile per questa +multiprocessing o SMP — è disponibile per questa architettura. Tuttavia il kernel standard di Debian &release; non è stato compilato con il supporto per l'SMP. Questo non causa problemi durante l'installazione, perché il kernel standard non-SMP funziona @@ -488,8 +537,8 @@ la voce &smp-config-option; nella sezione Il supporto multiprocessore — detto anche symmetric -multi-processing o SMP — è disponibile per questa +multiprocessing o SMP — è disponibile per questa architettura ed è supportato dai kernel precompilati di Debian. In base al supporto utilizzato per l'installazione il kernel con il supporto SMP può essere installato o meno. Questo non causa @@ -518,6 +567,8 @@ Per sfruttare tutti i vantaggi dei sistemi multiprocessore si deve controllare se il kernel installato supporta SMP, in caso contrario scegliere un pacchetto con un kernel appropriato. + + - + @@ -23,12 +23,12 @@ del sistema. L'hardware USB generalmente funziona correttamente, solo qualche tastiera USB a volte può richiedere qualche configurazione aggiuntiva -(si veda ). +(si veda ). @@ -299,63 +299,6 @@ consiste semplicemente nell'evitare questi tipi di dispositivi fino a quando non verranno elencati nel Linux Hardware Compatibility HOWTO. - - - - - - RAM con parità falsa o <quote>virtuale</quote> - - - - -Se in un negozio di computer si chiede RAM con parità, probabilmente -si ottengono dei moduli di memoria con parità -virtuale invece che con vera parità. -Le SIMM con parità virtuale possono essere spesso (ma non sempre) -riconosciute perché hanno solo un chip in più delle equivalenti SIMM -senza parità e quel chip aggiuntivo è più piccolo degli altri. -Le SIMM con parità virtuale funziona esattamente come la -memoria senza parità. Non possono indicare quando si verifica un -errore sul singolo bit della RAM come invece fanno quelle con vera -parità. Non si deve pagare di più per SIMM con parità virtuale, invece -ci si aspetti di pagare un po' di più per le SIMM con parità vera, perché -si deve comprare un bit in più ogni 8 bit. - - - - - -Per avere delle informazioni sulla RAM per l'architettura &arch-title; -e quale sia la migliore RAM da comprare, leggere le -PC Hardware FAQ. - - - - - -La maggior parte dei sistemi Alpha, se non tutti, richiede l'uso di -RAM con vera parità. - diff --git a/it/hardware/supported/arm.xml b/it/hardware/supported/arm.xml index 8c4be0452..8187c4bea 100644 --- a/it/hardware/supported/arm.xml +++ b/it/hardware/supported/arm.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -73,14 +73,17 @@ Intel's I/O Processor (IOP) line is found in a number of products related to data storage and processing. Debian currently supports the IOP32x platform, featuring the IOP 80219 and 32x chips commonly found in Network Attached Storage (NAS) devices. Debian explicitly supports two such -devices: the GLAN Tank from IO-Data and the Thecus N2100. +devices: the GLAN Tank from +IO-Data and the Thecus N2100. --> I processori di I/O (IOP) prodotti da Intel sono presenti in molti prodotti legati alla memorizzazione e all'elaborazione dei dati. Attualmente Debian supporta la piattaforma IOP32xx, compresi i chip IOP 80219 e 32x molto comuni nei dispositivi NAS (Network Attached Storage). In particolare Debian -supporta due dispositivi di questo tipo: GLAN Tank di IO-Data e Thecus N2100. +supporta due dispositivi di questo tipo: +GLAN Tank di IO-Data e +Thecus N2100. @@ -95,7 +98,8 @@ one IXP4xx based system is supported, the Linksys NSLU2. The Linksys NSLU2 (Network Storage Link for USB 2.0 Disk Drives) is a small device which allows you to easily provide storage via the network. It comes with an Ethernet connection and two USB ports to which hard drives -can be connected. +can be connected. There is an external site with installation instructions. --> La piattaforma IXP4xx è basata sul core XScale ARM di Intel. Attualmente è @@ -103,7 +107,9 @@ supportato un solo sistema basato su IXP4xx, il Linksys NSLU2. NSLU2 (Network Storage Link for USB 2.0 Disk Drives) prodotto da Linksys è un piccolo dispositivo che permette di fornire semplicemente dello spazio di memorizzazione tramite la rete. Dispone di un connettore Ethernet e di -due porte USB a cui si possono collegare dei dischi fissi. +due porte USB a cui si possono collegare dei dischi fissi. Si rimanda al +sito con le istruzioni per +l'installazione. diff --git a/it/install-methods/install-tftp.xml b/it/install-methods/install-tftp.xml index 6c68e7ff8..3f2d3976c 100644 --- a/it/install-methods/install-tftp.xml +++ b/it/install-methods/install-tftp.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -24,55 +24,56 @@ e che sia configurata per gestire l'avvio della propria macchina. -È necessario attivare un server TFTP e, per più macchine, un server -BOOTP o un server -RARP o un server DHCP. +È necessario attivare un server TFTP e, per più macchine un server +DHCP o un server +RARP o un server BOOTP. Il RARP (Reverse Address Resolution Protocol) è un metodo per comunicare ai client quale indirizzo IP usare. -In alternativa è possibile usare il protocollo BOOTP. +In alternativa è possibile usare il protocollo BOOTP. BOOTP è un protocollo IP che comunica a un computer qual è il proprio indirizzo IP e dove può recuperare dalla rete -un'immagine per l'avvio. +un'immagine per l'avvio. Sui sistemi VMEbus esiste un'altra alternativa: -l'indirizzo IP può essere configurato manualmente nella ROM di avvio. - +l'indirizzo IP può essere configurato manualmente nella ROM di +avvio. -Il DHCP (Dynamic Host Configuration +Il DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol) è una estensione più flessibile ma compatibile all'indietro di -BOOTP. Alcuni sistemi possono essere configurati solo tramite DHCP. +BOOTP. Alcuni sistemi possono essere configurati solo tramite DHCP. @@ -202,28 +203,63 @@ are installed. Solitamente i pacchetti Debian impostano correttamente il server durante l'installazione. - + + + + + +Storicamente i server TFTP hanno usato /tftpboot come +directory dalla quale servire le immagini. Invece, i pacchetti &debian; +potrebbero usare una directory diversa in modo da essere conformi al +Filesystem Hierarchy Standard. Per esempio +tftpd-hpa usa /var/lib/tftpboot; +potrebbe essere necessario modificare gli esempi presenti in questa sezione +in base alla propria configurazione. + + + + + + +Cercare all'interno del file /etc/inetd.conf la +directory usata come argomento di in.tftpd e prenderne +nota + + -Cercare all'interno di questo file la directory usata come argomento di -in.tftpd e prenderne nota, sarà necessaria in seguito. L'opzione -l attiva su alcune versioni di in.tftpd la registrazione di tutte le richieste sul log -di sistema, è utile per la diagnosi degli errori durante l'avvio. Se è -stato necessario modificare /etc/inetd.conf si deve +di sistema, è utile per la diagnosi degli errori durante l'avvio. + + + + + +, sarà necessaria in seguito. +Se è stato necessario modificare /etc/inetd.conf si deve passare la nuova configurazione al processo inetd in esecuzione, su una macchina Debian eseguire /etc/init.d/inetd reload; su macchine diverse si deve scoprire qual è l'ID del @@ -281,8 +317,7 @@ per regolare l'intervallo delle porte sorgente usate sul server TFTP Linux. Per l'avvio PXE tutte le operazioni necessarie sono già state fatte in netboot/netboot.tar.gz. Estrarre questo tarball nella directory delle immagini di avvio tftpd, assicurarsi che -il server dhcp sia configurato per passare /pxelinux.0 +il server dhcp sia configurato per passare pxelinux.0 come file da avviare a tftpd. @@ -541,6 +575,20 @@ sottoarchitettura. + + +Se tutti i passi sono stati eseguiti correttamente, usando il comando +boot net da OpenPROM dovrebbe iniziare il caricamento +dell'immagine. Se non è possibile trovare l'immagine, controllare nei log +del server tftp quale nome è stato usato per richiederla. + + + - + - + Attivazione di un server BOOTP @@ -11,15 +11,15 @@ There are two BOOTP servers available for GNU/Linux. The first is CMU bootpd. The other is actually a DHCP server: ISC dhcpd. In &debian; these are contained in the -bootp and dhcp packages -respectively. +bootp and dhcp3-server +packages respectively. --> Per GNU/Linux sono disponibili due server BOOTP. Il primo è bootpd di CMU, l'altro è un server DHCP: dhcpd di ISC. Questi server sono rispettivamente contenuti nei pacchetti &debian; bootp e -dhcp. +dhcp3-server. @@ -106,11 +106,11 @@ By contrast, setting up BOOTP with ISC dhcpd is really easy, because it treats BOOTP clients as a moderately special case of DHCP clients. Some architectures require a complex configuration for booting clients via BOOTP. If yours is one of -those, read the section . Otherwise, you +those, read the section . In that case, you will probably be able to get away with simply adding the allow bootp directive to the configuration block for the subnet containing the client, and restart -dhcpd with /etc/init.d/dhcpd +dhcpd with /etc/init.d/dhcpd3-server restart. --> @@ -122,7 +122,7 @@ queste leggere la sezione . In caso contrario per proseguire è sufficiente aggiungere la direttiva allow bootp al blocco di configurazione della subnet a cui appartiene il client e riavviare dhcpd usando -/etc/init.d/dhcpd restart. +/etc/init.d/dhcpd3-server restart. diff --git a/it/install-methods/tftp/dhcp.xml b/it/install-methods/tftp/dhcp.xml index 45ad49ec5..05770b551 100644 --- a/it/install-methods/tftp/dhcp.xml +++ b/it/install-methods/tftp/dhcp.xml @@ -1,23 +1,23 @@ - + - + Attivazione di un server DHCP -Un server DHCP libero è dhcpd di ISC. In &debian; è -disponibile nel pacchetto dhcp. Questo è un esempio -del file di configurazione per questo server (di solito -/etc/dhcpd.conf): +Un server DHCP libero è dhcpd di ISC. In &debian; +si raccomanda il pacchetto dhcp3-server. Segue +un esempio del file di configurazione per questo server (di solito +/etc/dhcp3/dhcpd.conf): option domain-name "example.com"; @@ -41,14 +41,6 @@ host clientname { } - - -Nota: il nuovo (e da preferire) pacchetto dhcp3 usa il -file /etc/dhcp3/dhcpd.conf. - Dopo aver modificato il file di configurazione di dhcpd -riavviarlo con /etc/init.d/dhcpd restart. +riavviarlo con /etc/init.d/dhcpd3-server restart. @@ -114,11 +106,11 @@ subnet 192.168.1.0 netmask 255.255.255.0 { } group { - next-server 192.168.1.3; - host tftpclient { + next-server 192.168.1.3; + host tftpclient { # tftp client hardware address hardware ethernet 00:10:DC:27:6C:15; - filename "/tftpboot/pxelinux.0"; + filename "pxelinux.0"; } } diff --git a/it/post-install/orientation.xml b/it/post-install/orientation.xml index 246974961..78a1dc2b6 100644 --- a/it/post-install/orientation.xml +++ b/it/post-install/orientation.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -160,8 +160,8 @@ On the other hand, if you have a cron job that (a) needs to run as a special user, or (b) needs to run at a special time or frequency, you can use either /etc/crontab, or, better yet, /etc/cron.d/whatever. These particular files -also have an extra field that allows you to stipulate the user under -which the cron job runs. +also have an extra field that allows you to stipulate the user account +under which the cron job runs. --> Invece se si ha un job di cron che (a) deve essere eseguito da un @@ -169,7 +169,7 @@ utente speciale oppure (b) deve essere eseguito a orari o con una frequenza particolari si può usare /etc/crontab oppure (consigliato) /etc/cron.d/whatever. Questi particolari file hanno anche una un campo aggiuntivo che permette di -stabilire l'utente con cui viene eseguito il job di cron. +stabilire l'account utente con cui viene eseguito il job di cron. diff --git a/it/post-install/post-install.xml b/it/post-install/post-install.xml index 33e20d533..da1cecb47 100644 --- a/it/post-install/post-install.xml +++ b/it/post-install/post-install.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -10,6 +10,7 @@ &new-to-unix.xml; &orientation.xml; &further-reading.xml; +&mail-setup.xml; &kernel-baking.xml; &rescue.xml; diff --git a/it/preparing/bios-setup/s390.xml b/it/preparing/bios-setup/s390.xml index 03e43767e..7ce5c0757 100644 --- a/it/preparing/bios-setup/s390.xml +++ b/it/preparing/bios-setup/s390.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -57,23 +57,23 @@ abilitate. Before you actually perform an installation, you have to go over some design and preparation steps. IBM has made documentation available about the whole process, e.g. how to prepare an installation medium -and how actually boot from that medium. Duplicating that information +and how actually to boot from that medium. Duplicating that information here is neither possible nor necessary. However, we will describe -here which kind of Debian-specific data is needed and where do you -find them. Based on both sources of information you have to prepare -your machine and the installation medium and to perform a boot from -it. When you see the welcome message in your client session join this -document again for the Debian-specific installation steps. +here which kind of Debian-specific data is needed and where to find it. +Using both sources of information, you have to prepare your machine +and the installation medium before you can perform a boot from it. +When you see the welcome message in your client session, return to this +document to go through the Debian-specific installation steps. --> -Prima di iniziare l'installazione è necessario fare una pianificazione -e alcune operazioni preliminari. IBM ha preparato parecchia documentazione +Prima di iniziare l'installazione è necessario pianificare ed effettuare +alcune operazioni preliminari. IBM ha preparato parecchia documentazione sull'intero processo d'installazione, p.e. su come preparare il supporto d'installazione e su come usarlo per l'avvio. Copiare queste informazioni in questo documento non è permesso però non è nemmeno utile, verranno descritti solo i dati specifici di Debian e dove poterli trovare. Basandosi su entrambe queste fonti d'informazione si dovrebbe essere in grado di -preparare la macchina, preparare il supporto per l'installazione e fare +preparare la macchina e il supporto per l'installazione prima di fare l'avvio. Quando appare il messaggio di benvenuto nella sessione riprendere questo documento e seguire i passi relativi all'installazione di Debian. diff --git a/it/preparing/bios-setup/sparc.xml b/it/preparing/bios-setup/sparc.xml index 097516c5c..db3c61ead 100644 --- a/it/preparing/bios-setup/sparc.xml +++ b/it/preparing/bios-setup/sparc.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -93,7 +93,7 @@ Typically, with newer revisions, you can use OpenBoot devices such as meanings; the net device is for booting from the network. Additionally, the device name can specify a particular partition of a disk, such as disk2:a to boot disk2, first partition. Full -OpenBoot device names have the form +OpenBoot device names have the form: --> Tipicamente con le versioni più recenti si possono usare dispositivi @@ -102,21 +102,21 @@ OpenBoot quali floppy, cdrom, net, dispositivo net serve ad esempio per il boot via rete. In aggiunta, un nome di dispositivo può specificare una particolare partizione di un disco, ad esempio disk2:a per fare il boot dalla prima -partizione di disk2. I nomi di dispositivo OpenBoot completi hanno la forma +partizione di disk2. I nomi di dispositivo OpenBoot completi hanno la forma: nome-driver@ indirizzo-unità: argomenti-device -. + - + @@ -592,7 +592,7 @@ Il sistema della propria rete da usare come server DNS (Domain Name Service). - + - + @@ -118,7 +118,7 @@ native Windows NT tools (or, more conveniently, you can also repartition your disk from the AlphaBIOS setup menu). Otherwise, it is not really necessary to partition from Windows; the Linux partitioning tools will generally do a better job. Note that when you -run NT, the Disk Administrator may offer you to write a harmless +run NT, the Disk Administrator may offer to write a harmless signature on non-Windows disks if you have any. Never let it do that, as this signature will destroy the partition information. diff --git a/it/preparing/nondeb-part/m68k.xml b/it/preparing/nondeb-part/m68k.xml index 30e2fdee2..ad801e41d 100644 --- a/it/preparing/nondeb-part/m68k.xml +++ b/it/preparing/nondeb-part/m68k.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -225,14 +225,15 @@ Setup usando ResEdit su Per i Mac basati su IDE si deve usare Apple Drive Setup per creare dello spazio vuoto per le partizioni Linux e completare il -partizionamento sotto Linux, oppure usare la versione MacOS di -pdisk disponibile sul server FTP MkLinux. +partizionamento sotto Linux, oppure usare la versione MacOS di pdisk +scaricabile da +Alsoft. diff --git a/it/preparing/nondeb-part/sparc.xml b/it/preparing/nondeb-part/sparc.xml index 821c9b32b..f185726fb 100644 --- a/it/preparing/nondeb-part/sparc.xml +++ b/it/preparing/nondeb-part/sparc.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -15,8 +15,8 @@ kernel understands Sun disk labels, so there are no problems there. Just make sure you leave room for the Debian root partition within the first 1GB area of the boot disk. You can also place the kernel image on a UFS partition if that is easier than putting the root partition there. -SILO supports booting Linux and SunOS from either EXT2 (Linux), UFS -(SunOS), romfs and iso9660 (CDROM) partitions. +SILO supports booting Linux and SunOS from any of EXT2 (Linux), UFS +(SunOS), romfs or iso9660 (CDROM) partitions. --> È un'ottima cosa partizionare da SunOS: di fatto se si intende avere SunOS e @@ -26,7 +26,7 @@ Sun. Basta assicurarsi di lasciare spazio per la partizione di root Debian entro il primo gigabyte del disco da cui si fa il boot. Si può anche mettere l'immagine del kernel su una partizione UFS se ciò risulta più semplice. SILO supporta il boot di Linux e SunOS da partizioni EXT2 (Linux), UFS -(SunOS), romfs e iso9660 (CDROM). +(SunOS), romfs o iso9660 (CDROM). diff --git a/it/preparing/nondeb-part/x86.xml b/it/preparing/nondeb-part/x86.xml index 9bdd2d19d..1fcdf702b 100644 --- a/it/preparing/nondeb-part/x86.xml +++ b/it/preparing/nondeb-part/x86.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -23,19 +23,19 @@ programmi di partizionamento Linux serviranno egregiamente allo scopo. Se si dispone di un disco IDE di grandi dimensioni e non si usa l'indirizzamento LBA, non si usano dei driver addizionali (forniti a volte -dai costruttori) e non si usa un BIOS recente (successivo al 1998) che +dai costruttori) oppure non si usa un BIOS recente (successivo al 1998) che supporta le estensioni per l'accesso ai dischi di grandi dimensioni, allora si deve prestare molta attenzione a dove si posiziona la partizione di boot Debian. In tale caso la partizione di boot dovrà infatti trovarsi entro i diff --git a/it/preparing/pre-install-bios-setup.xml b/it/preparing/pre-install-bios-setup.xml index 51428a275..b0466bfc6 100644 --- a/it/preparing/pre-install-bios-setup.xml +++ b/it/preparing/pre-install-bios-setup.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -34,50 +34,10 @@ incidere sull'affidabilità di &debian;. &bios-setup-sparc.xml; &bios-setup-s390.xml; - + Questioni hardware a cui prestare attenzione - - - - -Molta gente prova a far funzionare a 100 MHz delle CPU a 90 MHz -e cose del genere. Qualche volta funziona ma, a causa del surriscaldamento -e di altri fattori, il sistema rischia in realtà di subire danni seri. Uno -degli autori di questo documento tenne la sua macchina in overclock per un -anno, poi il sistema iniziò ad abortire l'esecuzione di -gcc con un segnale inaspettato durante la compilazione -del kernel. Ritornare alla velocità originale della CPU risolse il problema. - - - - - -Il compilatore gcc è spesso il primo componente che -risente di moduli di memoria difettosi (o di altri problemi hardware -che provocano mutazioni non predicibili dei dati), dato che costruisce -strutture dati enormi, che attraversa ripetutamente. Un errore in tali -strutture dati provoca l'esecuzione di istruzioni illegali o il tentativo -di accedere a indirizzi inesistenti. Un indizio è l'arresto di -gcc per un segnale inaspettato. - - + - -Le schede madri migliori supportano la RAM con parità e sono in grado di -accorgersi di un errore in un singolo bit nella RAM. Sfortunatamente non -hanno modo di correggerlo, perciò di solito vanno in crash immediatamente -dopo aver comunicato l'errore nella RAM. Comunque è sempre meglio venir -avvisati di difetti della memoria piuttosto che subire, ignari, inserimenti -di errori nei propri dati. Perciò i sistemi migliori hanno schede madri che -supportano la parità e i moduli di memoria a parità reale, si veda -. - - - - - -Se si dispone di RAM a parità reale e la scheda madre è in grado di gestirla, -assicurarsi di abilitare eventuali opzioni del BIOS che facciano interrompere -il lavoro della scheda madre quando rileva un errore di parità. - - - - - - L'interruttore turbo - - - - -Molti sistemi hanno un pulsante turbo che controlla -la velocità della CPU. Usare la velocità più alta. Se il proprio BIOS lo -permette, disabilitare il controllo via software del turbo (o della velocità -della CPU) e bloccare il sistema in modalità ad alta velocità. È stato -riferito che, in un caso particolare, Linux durante l'autorilevamento può -accidentalmente toccare il controllo software del turbo. - - - - - - - Errori dei dischetti con le CPU Cyrix - - - - -Molti utenti con CPU Cyrix hanno dovuto disabilitare la cache durante -l'installazione, poiché altrimenti ottenevano errori coi dischetti. Se è -necessario farlo anche sul proprio sistema, assicurarsi di abilitarla di -nuovo una volta completata l'installazione, dato che senza di essa il -sistema è molto più lento. - - - - - -Pensiamo che non sia necessariamente un difetto della CPU Cyrix. Potrebbe -essere qualcosa di risolvibile da Linux. Continueremo a studiare il problema. -Per chi è curioso di conoscere i dettagli tecnici, sospettiamo che dipenda -dall'invalidazione della cache a seguito di un passaggio da codice a -16 bit a codice a 32 bit. - - - - - - Impostazioni delle periferiche - - - - -Potrebbe essere necessario modificare alcune impostazioni delle periferiche, -in alcuni casi via software, tramite menu di configurazione, in altri tramite -ponticelli (jumper). Non possiamo certo fornire qui informazioni -complete su tutti i dispositivi hardware esistenti, però possiamo fornire -qualche suggerimento utile. - - - - -Se si hanno delle schede mappate in memoria, la memoria -dovrebbe essere mappata da qualche parte tra 0xA0000 e 0xFFFFF (da -640 kB a poco sotto 1 megabyte) o a un indirizzo almeno -1 megabyte più grande della memoria RAM totale presente sul -sistema. - - - - - + Tastiere e BIOS USB @@ -255,36 +83,18 @@ scheda madre cercando le voci Legacy keyboard emulation o USB keyboard support. - - - - - Più di 64 MB di RAM - - - - -Il kernel Linux non sempre è in grado di scovare quanta memoria RAM -è presente sul sistema. In caso non ci riesca, si consulti -. - - - + - - + + Qualità della visualizzazione su Powermac OldWorld Alcuni Powermac OldWorld, principalmente quelli con il control -display driver e forse anche altri, potrebbero non riprodurre +display driver, potrebbero non essere in grado di riprodurre correttamente la mappa dei colori sotto Linux quando si richiede una visualizzazione con più di 256 colori. Se si verificano problemi di visualizzazione dopo il riavvio (si vedono degli strani caratteri o @@ -303,6 +113,6 @@ usare 256 colori al posto di migliaia o addirittura milioni di colori. - + diff --git a/it/using-d-i/components.xml b/it/using-d-i/components.xml index 0a9aaf9f8..ac82d2eb5 100644 --- a/it/using-d-i/components.xml +++ b/it/using-d-i/components.xml @@ -1,5 +1,6 @@ - + + @@ -182,8 +183,8 @@ connessione di rete lenta, ciò potrebbe richiedere un certo tempo. @@ -210,7 +211,7 @@ sistema di base. @@ -221,23 +222,6 @@ sarà saltato. Si potrebbe voler impostare OpenBoot per avviare da rete come impostazione predefinita; si veda . - - - - -Notare che l'avvio di più sistemi operativi su una singola macchina -è ancora una sorta di magia nera. Questo documento non tenta di certo di -documentare i vari gestori di avvio, che possono cambiare a seconda -dell'architettura e persino della sottoarchitettura. Per ulteriori -informazioni si dovrebbe vedere la documentazione del proprio boot -manager. - &module-os-prober.xml; diff --git a/it/using-d-i/modules/alpha/aboot-installer.xml b/it/using-d-i/modules/alpha/aboot-installer.xml index 02c781a1d..d72fe931b 100644 --- a/it/using-d-i/modules/alpha/aboot-installer.xml +++ b/it/using-d-i/modules/alpha/aboot-installer.xml @@ -1,5 +1,6 @@ - + + @@ -7,7 +8,7 @@ - + + - - - Installazione del sistema di base -Durante l'installazione di base i messaggi relativi all'estrazione e alla -configurazione dei pacchetti sono rediretti su tty4. -È possibile accedere a questo terminale premendo +Durante l'installazione del sistema di base i messaggi relativi +all'estrazione e alla configurazione dei pacchetti sono rediretti su +tty4. È possibile accedere a questo terminale premendo AltF4; per tornare al terminale con il processo d'installazione principale premere AltF1. @@ -25,14 +23,16 @@ al terminale con il processo d'installazione principale premere -Se l'installazione avviene tramite una console seriale i messaggi relativi -all'estrazione e alla configurazione dei pacchetti sono salvati in -/var/log/syslog. +I messaggi relativi all'estrazione e alla configurazione dei pacchetti +generati durante questa fase sono salvati anche in +/var/log/syslog. Quando l'installazione avviene +tramite una console seriale questo è l'unico posto in cui è possibile +vederli. @@ -49,4 +49,3 @@ meglio si adatta al proprio hardware. Nelle modalità con priorità più bassa è possibile scegliere uno dei kernel fra quelli disponibili. - diff --git a/it/using-d-i/modules/choose-mirror.xml b/it/using-d-i/modules/choose-mirror.xml index 2f09b3633..2b96ea2cf 100644 --- a/it/using-d-i/modules/choose-mirror.xml +++ b/it/using-d-i/modules/choose-mirror.xml @@ -1,5 +1,6 @@ - + + - + + Il boot loader per &arch-title; è elilo. È modellato sul @@ -71,7 +72,7 @@ filesystem with its boot flag set. &d-i; may show multiple choices depending on what it finds from scanning all of the disks of the system including EFI partitions of other system disks and EFI diagnostic partitions. -Remember, the elilo may format the partition during +Remember, elilo may format the partition during the installation, erasing any previous contents! --> diff --git a/it/using-d-i/modules/mdcfg.xml b/it/using-d-i/modules/mdcfg.xml index 12cc69b16..df8ce78f1 100644 --- a/it/using-d-i/modules/mdcfg.xml +++ b/it/using-d-i/modules/mdcfg.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -59,7 +59,7 @@ point, ecc.). @@ -75,7 +75,7 @@ che si intende creare. Attualmente quelli supportati sono: Is mainly aimed at performance. RAID0 splits all incoming data into stripes and distributes them equally over each disk in the array. This can increase the speed of read/write -operations, but when one of the disks fails, you will loose +operations, but when one of the disks fails, you will lose everything (part of the information is still on the healthy disk(s), the other part was on the failed disk). @@ -105,12 +105,12 @@ Un uso tipico di RAID0 è una partizione per l'editing video. @@ -143,8 +143,8 @@ rottura di uno degli altri dischi lo rimpiazza. @@ -253,7 +253,7 @@ Riassumendo: diff --git a/it/using-d-i/modules/partman-crypto.xml b/it/using-d-i/modules/partman-crypto.xml index f3177308f..a6af8cc9f 100644 --- a/it/using-d-i/modules/partman-crypto.xml +++ b/it/using-d-i/modules/partman-crypto.xml @@ -1,5 +1,6 @@ - + + @@ -77,7 +78,7 @@ chiave. To use encryption, you have to create a new partition by selecting some free space in the main partitioning menu. Another option is to choose an existing partition (e.g. a regular partition, an LVM logical -volume or a RAID volume). In the Partition setting +volume or a RAID volume). In the Partition settings menu, you need to select physical volume for encryption at the Use as: option. The menu will then change to diff --git a/it/using-d-i/modules/partman-lvm.xml b/it/using-d-i/modules/partman-lvm.xml index 16d9738e2..ed81f76fb 100644 --- a/it/using-d-i/modules/partman-lvm.xml +++ b/it/using-d-i/modules/partman-lvm.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -168,24 +168,7 @@ your logical volumes inside it. Usare le voci nel menu per creare un gruppo di volumi e poi per creare dei volumi logici al suo interno. - - - - - -Questo menu può essere usato anche per cancellare la configurazione del LVM -esistente sul proprio disco fisso prima di scegliere il partizionamento -guidato con LVM. Infatti questa operazione è impossibile se esistono -dei gruppi di volumi già definiti, però rimuovendoli si ottiene una situazione -pulita. - - - + + @@ -44,7 +45,7 @@ come GNU/Linux e GNU/Hurd dopo l'installazione. @@ -114,8 +115,8 @@ some other way to get back into Debian! Se dopo l'esecuzione di questo passo non è più possibile avviare Windows 9x (o DOS), è necessario usare un dischetto d'avvio per Windows 9x (MS-DOS) ed eseguire il comando fdisk /mbr per reinstallare -il master boot record di MS-DOS; purtroppo questo vuol anche dire usare un -metodo alternativo per poter avviare Debian! +il master boot record di MS-DOS; purtroppo dopo questa operazione è necessario +usare un metodo alternativo per avviare Debian. -- cgit v1.2.3