From 5b07e137fcb833f85efc5e3f0ab46b7cfd1559ba Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Luca Monducci Date: Sat, 22 Jul 2006 09:13:06 +0000 Subject: Updated Italian translation of d-i manual --- it/administrivia/administrivia.xml | 24 ++- it/appendix/gpl.xml | 37 ++-- it/bookinfo.xml | 16 +- it/using-d-i/modules/partman-crypto.xml | 326 ++++++++++++++++++++++++++++++-- 4 files changed, 347 insertions(+), 56 deletions(-) diff --git a/it/administrivia/administrivia.xml b/it/administrivia/administrivia.xml index 2bfbdba49..9b994138f 100644 --- a/it/administrivia/administrivia.xml +++ b/it/administrivia/administrivia.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -56,20 +56,26 @@ contiene informazioni per ciascuna diversa architettura: vengono usati degli attributi per isolare determinate parti di testo che sono specifiche di una certa architettura. - -Translators can uncomment this paragraph and add an acknowledgement -to the people responsible for the translation of the manual. + +La traduzione di questo manuale è coordinata da Luca Monducci. Hanno +contribuito alla traduzione Ottavio Campana, Stefano Canepa, Fabio Pani, +Cristian Rigamonti, Giuseppe Sacco e Giuliano. + diff --git a/it/appendix/gpl.xml b/it/appendix/gpl.xml index bae7c10cc..0344fe878 100644 --- a/it/appendix/gpl.xml +++ b/it/appendix/gpl.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -13,35 +13,36 @@ da gruppo Pluto, da ILS e dal gruppo italiano di traduzione GNU. + contiene, è disattivata --> [[This note, consisting of two paragraphs, should only be included in your translation if you translate the GPL in this appendix. See build/lang-options/README on how to enable this paragraph and for additional information. Its condition is "gpl-unofficial".]] [[LEAVE THIS PARAGRAPH IN ENGLISH! Only replace {language} with the English -name of your language.]] +name of your language. Do not change the link to the GPL!]] This is an unofficial translation of the GNU General Public License into {language}. It was not published by the Free Software Foundation, and does not legally state the distribution terms for software that uses the GNU -GPL--only the original English text of the GNU GPL does that. However, -we hope that this translation will help {language} speakers understand the -GNU GPL better. +GPL — only the original English +text of the GNU GPL does that. However, we hope that this translation +will help {language} speakers to better understand the GNU GPL. + [[See build/lang-options/README on how to enable this paragraph and for additional information. Its condition is "gpl-unofficial".]] [[THIS PARAGRAPH SHOULD BE TRANSLATED. Replace {language} with the English -name of your language before translating.]] +name of your language before translating. Do not change the link to the GPL!]] This is an unofficial translation of the GNU General Public License into {language}. It was not published by the Free Software Foundation, and does not legally state the distribution terms for software that uses the GNU -GPL--only the original English text of the GNU GPL does that. However, -we hope that this translation will help {language} speakers understand the -GNU GPL better. +GPL — only the original English +text of the GNU GPL does that. However, we hope that this translation +will help {language} speakers to better understand the GNU GPL. @@ -552,19 +553,19 @@ This is an unofficial translation of the GNU General Public License into Italian. It was not published by the Free Software Foundation, and does not legally state the distribution terms for software that uses the GNU GPL — -only the original English text of the GNU GPL does that. -However, we hope that this translation will help Italian -speakers to understand the GNU GPL better. +only the original English text +of the GNU GPL does that. However, we hope that this translation will +help Italian speakers to understand the GNU GPL better. Questa è una traduzione italiana non ufficiale della Licenza Pubblica Generica GNU. Non è pubblicata dalla Free Software Foundation e non -ha valore legale nell'esprimere i termini di distribuzione del -software che usa la licenza GPL. Solo la versione originale in inglese -della licenza ha valore legale. Ad ogni modo, speriamo che questa -traduzione aiuti le persone di lingua italiana a capire meglio il -significato della licenza GPL. +ha valore legale nell'esprimere i termini di distribuzione del software +che usa la licenza GPL. Solo la versione originale in inglese della licenza ha valore +legale. Ad ogni modo, speriamo che questa traduzione aiuti le persone +di lingua italiana a capire meglio il significato della licenza GPL. diff --git a/it/bookinfo.xml b/it/bookinfo.xml index cda0e9c2c..164f2b9a3 100644 --- a/it/bookinfo.xml +++ b/it/bookinfo.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -73,18 +73,18 @@ potrebbero essere anche altre traduzioni. - + + -La traduzione di questo manuale è coordinata da Luca Monducci. Hanno -contribuito alla traduzione Ottavio Campana, Stefano Canepa, Fabio Pani, -Cristian Rigamonti, Giuseppe Sacco, Giuliano XX e chi altro? Commenti, critiche e suggerimenti sulla traduzione possono essere inviati alla lista di messaggi dei traduttori Debian italiani debian-l10n-italian@lists.debian.org. diff --git a/it/using-d-i/modules/partman-crypto.xml b/it/using-d-i/modules/partman-crypto.xml index 6377c9ebb..a47f14cd5 100644 --- a/it/using-d-i/modules/partman-crypto.xml +++ b/it/using-d-i/modules/partman-crypto.xml @@ -1,10 +1,12 @@ - + - Configuring Encrypted Volumes + + Configurazione di volumi cifrati + + +&d-i; consente di preparare delle partizioni cifrate; ogni file scritto su +partizioni di questo tipo viene immediatamente salvato sul device usando +un formato cifrato. L'accesso ai dati cifrati è permesso solo dopo aver +inserito la passphrase scelta alla creazione della +partizione cifrata. Questa funzionalità è utile per proteggere i dati +sensibili nel caso di furto del proprio portatile o del proprio disco +fisso, il ladro potrebbe avere accesso fisico al disco fisso ma senza +conoscere la passphrase corretta, i dati sul disco risultano essere una +sequenza casuale di caratteri. + + +Le partizioni più importanti da cifrare sono: la partizione home, in cui +risiedono i dati privati, e la partizione di swap, in cui durante la normale +attività potrebbero essere temporaneamente memorizzati dei dati sensibili. +Ovviamente nulla vieta di cifrare qualsiasi altra partizione. Per esempio +in /var i database server, i mail server o i print +server salvano i propri dati, oppure /tmp è usata da +vari programmi per memorizzare dei file temporanei potenzialmente importanti. +Si potrebbe anche voler cifrare l'intero sistema; l'unica partizione che +deve rimanere non cifrata è la /boot perché, al +momento, non c'è modo di caricare il kernel da una partizione cifrata. + + +Le prestazioni di una partizione cifrata sono inferiori rispetto a quelle +di una partizione tradizionale perché i dati devono essere decifrati o +cifrati a ogni lettura o scrittura. L'impatto sulle prestazioni dipende +dalla velocità della CPU, dal cifrario scelto e dalla lunghezza della +chiave. + + +Per usare la cifratura è necessario creare una nuova partizione dopo aver +selezionato dello spazio libero dal menu principale di partizionamento. +Un'altra possibilità è selezionare una partizione esistente (per esempio +una normale partizione, un volume logico di LVM o un volume RAID). Dal +menu Impostazioni della partizione si deve scegliere +volume fisico per la cifratura come valore del +campo Usato come: . Il menu +cambia in modo da visualizzare le opzioni relative a come cifrare la +partizione. + +&d-i; supporta più metodi di cifratura. Il metodo predefinito è +dm-crypt (incluso nei nuovi kernel Linux +e in grado di ospitare volumi fisici per LVM), l'altro metodo è +loop-AES (più vecchio e manutenuto +separatamente dai sorgenti del kernel Linux). Se non esistono +ragioni impellenti per fare altrimenti si raccomanda di utilizzare +il metodo predefinito. + + + +Prima vediamo quali sono le opzioni disponibili quando si sceglie +Device-mapper (dm-crypt) come metodo di +cifratura. Come al solito: quando si hanno dei dubbi si accettino i +valori predefiniti, poiché sono stati attentamente scelti in funzione +della sicurezza del sistema finale. -Encryption: aes + +Cifratura: aes + + +Questa opzione permette di scegliere l'algoritmo di cifratura +(cifrario) da usare per cifrare i dati nella +partizione. Attualmente &d-i; supporta i seguenti cifrari a blocchi: +aes, blowfish, +serpent e twofish. Non +rientra fra gli obiettivi di questo documento discutere le qualità dei +vari algoritmi, comunque può essere utile sapere che nel 2000 +l'American National Institute of Standards and Technology +ha scelto AES come l'algoritmo standard per la protezione +delle informazioni sensibili nel 21-esimo secolo. -Key size: 256 - + +Dimensione della chiave: 256 + + +Si può specificare la lunghezza della chiave di cifratura. Generalmente +una chiave più lunga aumenta la forza della cifratura, d'altra parte +all'aumento della lunghezza della chiave corrisponde un impatto negativo +sulle prestazioni. Le lunghezze disponibili per la chiave dipendono dal +cifrario. -IV algorithm: cbc-essiv:sha256 + +Algoritmo di IV: cbc-essiv:sha256 + + +In crittografia il Vettore di Inizializzazione o +IV è usato per garantire che applicando l'algoritmo +di cifratura sullo stesso testo in chiaro e con la +stessa chiave si ottenga sempre un unico testo +cifrato. Lo scopo è di impedire a un aggressore di dedurre +informazioni cercando sequenze che si ripetono nei dati cifrati. + + +Fra le alternative proposte quella predefinita +(cbc-essiv:sha256) è attualmente la meno vulnerabile +ai tipi di attacco conosciuti. Si può usare una delle alternative solo +dovendo garantire la compatibilità con altri sistemi già installati che +non sono in grado di usare degli algoritmi più recenti. -Encryption key: Passphrase - + +Chiave di cifratura: Passphrase + + +Adesso si deve scegliere il tipo di chiave di cifratura per la partizione. Passphrase + + +La chiave di cifratura viene calcolata + + + +Usare una passphrase come chiave vuol dire che la partizione viene +configurata usando LUKS. - on the basis of a passphrase which you will be able + + + + + sulla base di una passphrase che di dovrà inserire +successivamente durante il processo d'installazione. - Random key + + Chiave casuale + + +Una nuova chiave di cifratura viene generata partendo da dati casuali +ogni volta che si prova ad attivare la partizione cifrata. In altre +parole: ad ogni riavvio del sistema il contenuto della partizione è perso +perché la chiave è cancellata dalla memoria. (Ovviamente si più provare +a indovinare la chiave con un attacco di forza bruta ma, a meno +dell'esistenza di una falla sconosciuta nel cifrario, è un risultato che +non si ottiene nella durata della nostra esistenza). + + +Le chiavi casuali sono particolarmente utili per le partizioni di swap, +infatti non è necessario dover ricordare la passphrase o eliminare i +dati sensibili dalla partizione di swap prima di spegnere la macchina. +Purtroppo ciò significa che non si può usare la +funzionalità suspend-to-disk offerta dai kernel Linux +più recenti dato che è impossibile (durante l'avvio di ripristino) +recuperare i dati memorizzati nella partizione di swap. @@ -181,20 +327,39 @@ recover the suspended data written to the swap partition. -Erase data: yes + +Cancellare i dati: + +Determina se il contenuto di questa partizione debba essere sovrascritto +con dei dati casuali prima di impostare la cifratura. Si raccomanda +questa operazione perché altrimenti un aggressore potrebbe essere in +grado di riconoscere quali parti della partizione sono in uso e quali +no. Inoltre questo rende più complesso il ripristino di qualsiasi dato +rimasto dalle precedenti installazioni + + + + + +È comune ritenere che i tipi delle agenzie governative di tre lettere +siano in grado di ripristinare i dati anche dopo parecchie scritture del +supporto magneto-ottico. + . @@ -205,50 +370,81 @@ though. + +Scegliendo Metodo di cifratura: +Loopback (loop-AES) , il menu +varia per mostrare le seguenti opzioni: -Encryption: AES256 + +Cifratura: AES256 + + +Per loop-AES, diversamente da dm-crypt, le scelte relative al cifrario e +alla lunghezza della chiave sono dipendenti fra loro, per cui vanno fornite +contemporaneamente. Si vedano le sezioni precedenti su cifrario e lunghezza +della chiave per ulteriori informazioni. -Encryption key: Keyfile (GnuPG) - + +Chiave di cifratura: File chiave (GnuPG) + + +Adesso si deve scegliere il tipo di chiave di cifratura per la partizione. - Keyfile (GnuPG) + + File chiave (GnuPG) + + +La chiave di cifratura è generata partendo da dei dati casuali durante +l'installazione. Inoltre la chiave viene cifrata con +GnuPG, quindi per poterla usare sarà +necessario inserire la passphrase corretta (in seguito, durante +il processo d'installazione, verrà richiesto di sceglierne una). - Random key + + Chiave casuale + + +Si veda la sezione precedente sulle chiavi casuali. @@ -258,11 +454,16 @@ Please see the the section on random keys above. -Erase data: yes + +Cancellare i dati: + + +Si veda la sezione precedente sulla cancellazione dei dati. @@ -271,14 +472,22 @@ Please see the the section on erasing data above. + - +La versione grafica dell'installatore ha ancora +delle limitazioni rispetto a quella testuale. In particolare, per +quanto riguarda la crittografia, la limitazione è la possibilità di +configurare i volumi soltanto mediante passphrase +come chiavi di cifratura. + + + +Dopo aver scelto i parametri per le partizioni cifrate, tornare al menu +principale di partizionamento. Adesso è presente una nuova voce di menu +con nome Configurare volumi cifrati. Dopo averla +selezionata viene chiesto di confermare la cancellazione dei dati nelle +partizioni marcate per essere ripulite e di confermare altre cose come la +scrittura della nuova tabella delle partizioni. Se la partizione è di +grandi dimensioni questa operazione potrebbe richiedere un po' di tempo. + + +Poi viene chiesto di inserire la passphrase per ognuna delle partizioni +configurate. Una buona passphrase dovrebbe essere di almeno 8 caratteri, +dovrebbe essere composta da lettere, numeri e altri caratteri e non +dovrebbe contenere parole che si possono trovare in un dizionario né +informazioni personali (come la data di nascita, hobby, nomi di animali +domestici, nomi di familiari o parenti, ecc.). + + +Prima di inserire qualsiasi passphrase si deve essere sicuri che la +tastiera sia configurata correttamente e che i caratteri generati siano +quelli che ci si aspetta. Se non si è sicuri si può passare sulla seconda +console virtuale e fare delle prove. Ciò garantisce di non avere sorprese +in seguito, per esempio inserendo la passphrase con una tastiera qwerty +configurata con un layout azerty. Questa situazione può avere più cause. +Forse durante l'installazione si è cambiato il layout della tastiera, +oppure il layout della tastiera non era stato ancora configurato quando +si è inserita la passphrase per il file system di root. + + +Se per creare le chiavi di cifratura si fossero scelti metodi diversi +dalla passphrase, le chiavi verrebbero create adesso. Dato che duranti +i primi passi dell'installazione il kernel potrebbe non aver accumulato +entropia sufficiente il processo potrebbe richiedere parecchio tempo. Il +processo può essere velocizzato generando entropia: cioè premendo dei +tasti a caso, passando alla shell nella seconda console virtuale per +causare traffico di rete o con i dischi (scaricando dei file, +inviando dei file di grosse dimensioni in /dev/null, +ecc.). + + +Questa operazione deve essere ripetuta per ogni partizione da cifrare. + + +Dopo essere ritornati al menu di partizionamento principale si vedranno +tutti i volumi cifrati come altre partizioni e possono essere configurati +come se fossero delle partizioni tradizionali. L'esempio seguente mostra +due volumi diversi; il primo è cifrato via dm-crypt, il secondo via +loop-AES. -Encrypted volume (crypt0) - 115.1 GB Linux device-mapper +Volume cifrato (crypt0) - 115.1 GB Linux device-mapper #1 115.1 GB F ext3 Loopback (loop0) - 515.2 MB AES256 keyfile #1 515.2 MB F ext3 + + +Adesso è il momento di assegnare i punti di mount ai volumi ed +eventualmente modificare il tipo di file system se quello predefinito +non è adatto ai propri scopi. + + +Prendere nota degli identificatori fra parentesi (in questo esempio +(crypt0 e loop0) e +dei punti di mount che si assegnano ai volumi. Queste informazioni sono +necessarie in seguito, durante l'avvio del nuovo sistema. Le differenze +fra un processo d'avvio tradizionale e uno che coinvolge la crittazione +verranno spiegate successivamente in +. + + +Quando si è soddisfatti dello schema di partizionamento si può proseguire +con l'installazione. -- cgit v1.2.3