From 04824d9f0f2b6a07582af850f7f4e226c756d88b Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Luca Monducci Date: Sat, 10 Nov 2007 12:45:59 +0000 Subject: Updated Italian translation of d-i manual --- it/appendix/chroot-install.xml | 116 ++++++++++++- it/appendix/graphical.xml | 19 +-- it/appendix/preseed.xml | 59 +++---- it/boot-installer/boot-installer.xml | 23 ++- it/boot-installer/parameters.xml | 7 +- it/hardware/hardware-supported.xml | 22 +-- it/hardware/installation-media.xml | 5 +- it/hardware/supported/arm.xml | 32 +--- it/hardware/supported/sparc.xml | 59 +------ it/install-methods/download/arm.xml | 24 +-- it/using-d-i/modules/apt-setup.xml | 252 ++++++++++++++++++++++++++-- it/using-d-i/modules/lowmem.xml | 4 +- it/using-d-i/modules/x86/lilo-installer.xml | 15 +- 13 files changed, 429 insertions(+), 208 deletions(-) diff --git a/it/appendix/chroot-install.xml b/it/appendix/chroot-install.xml index cec88a5e3..b0ac69140 100644 --- a/it/appendix/chroot-install.xml +++ b/it/appendix/chroot-install.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -47,7 +47,30 @@ nemmeno momentaneamente, l'uso del sistema, inoltre è un modo ingegnoso per gestire hardware che potrebbe avere problemi con i normali metodi di avvio o installazione. - + + + + +Questa è per lo più una procedura manuale, si deve tenere in mente che è +necessario fare da soli molte configurazioni di base del sistema che +richiedono una conoscenza più approfondita di Debian e di Linux in generale +rispetto a una normale installazione. Non ci si deve aspettare che seguendo +questa procedura si ottenga un sistema identico a quello che si otterrebbe +con una normale installazione. Si deve anche tenere in mente che questa +procedura contiene solo i passi basilari per la configurazione di un sistema; +potrebbero essere necessarie altre operazioni di installazione e/o +configurazione. + + @@ -347,6 +370,81 @@ terminale con uno compatibile con il sistema Debian di base, per esempio: + + + Creazione dei file di device + + + + +A questo punto /dev/ contiene solo i file di device +più basilari, però i prossimi passi dell'installazione potrebbero aver +bisogno di altri file di device. Ci sono più modi per proseguire, la scelta +dipende dal sistema che sta ospitando l'installazione, dall'intenzione +di usare un kernel modulare oppure no, e dall'intenzione di usare file +di device dinamici (per esempio usando udev) o +statici. + + + + + +Alcune delle possibili soluzioni sono: + + + + + + +creare un set predefinito di file di device statici usando + + +# cd /dev +# MAKEDEV generic + + + + + + + +creare manualmente solo dei file di device specifici usando +MAKEDEV + + + + + + +collegare con mount la /dev del sistema che ospita l'installazione sopra +la /dev del sistema che si sta installando; notare che gli script di +post-installazione di alcuni pacchetti potrebbero provare a creare file +di device quindi questo metodo deve essere usato con molta cautela. + + + + + + + Montare le partizioni @@ -837,6 +935,19 @@ Il secondo comando installa grub (in questo caso nel MBR di hda). L'ultimo comando crea un file /boot/grub/menu.lst corretto e funzionante. + + + + +Notare che si suppone che il device /dev/hda +sia già stato creato. Esistono anche altri metodi per installare +grub, ma questi non rientrano fra gli scopi di +questa appendice. + - + @@ -73,16 +73,13 @@ Inoltre è disponibile un'immagine ISO speciale denominata L'immagine ISO mini può essere scaricata da qualsiasi mirror Debian con la stessa procedura descritta in . Si -cerchi gtk-miniiso. -netboot/gtk/mini.iso. +cerchi netboot/gtk/mini.iso. @@ -111,15 +108,13 @@ sperimentale denominata mini L'immagine ISO mini può essere scaricata da qualsiasi mirror Debian con la stessa procedura descritta in . Si -cerchi gtk-miniiso. -netboot/gtk/mini.iso. +cerchi netboot/gtk/mini.iso. diff --git a/it/appendix/preseed.xml b/it/appendix/preseed.xml index 2a352fba7..8a6c2e98e 100644 --- a/it/appendix/preseed.xml +++ b/it/appendix/preseed.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + # Quando si seleziona ftp non è necessario impostare mirror/country. -#d-i mirror/protocol string ftp -d-i mirror/country string inserire manualmente le informazioni -d-i mirror/country string manual +#d-i mirror/protocol string ftp +d-i mirror/country string manual d-i mirror/http/hostname string &archive-mirror; d-i mirror/http/directory string /debian d-i mirror/http/proxy string @@ -1569,15 +1566,6 @@ preconfigurazione. #d-i partman-auto/init_automatically_partition \ # select Guidato - usare il più ampio spazio contiguo disponibile. -# In alternativa è possibile specificare un disco da partizionare. Il nome -# del dispositivo può essere dato sia nel formato devfs che nel -# tradizionale formato non-devfs. -# Per esempio, per usare il primo disco: -d-i partman-auto/disk string /dev/discs/disc0/disc # Nota: per usare qualsiasi disco disponibile, a prescindere dal nome del device specificato, commentare la riga precedente. Questo -funziona solo se il sistema dispone di un solo disco. +funziona solo se il sistema dispone di un solo disco. # Questo può essere impostato con qualsiasi valore valido per $TZ; si # consulti /usr/share/zoneinfo/ per i valori validi. -d-i time/zone string US/Eastern +d-i time/zone string US/Eastern # Server NTP da usare. Quasi sempre è possibile usare quello predefito. -#d-i clock-setup/ntp-server ntp.example.com +#d-i clock-setup/ntp-server ntp.example.com @@ -1908,14 +1896,14 @@ poiché un hash MD5 consente attacchi di tipo brute force. # Create the first user with the specified UID instead of the default. --># Per creare il primo utente con un UID specifico al posto di quello # predefinito. -#d-i passwd/user-uid string 1010 +#d-i passwd/user-uid string 1010 # L'account utente viene automaticamente inserito in alcuni gruppi. # Per modificare questo comportamento usare la seguente preconfigurazione. -#d-i passwd/user-default-groups string audio cdrom video +#d-i passwd/user-default-groups string audio cdrom video @@ -1972,14 +1960,14 @@ dell'installazione. Le uniche domande riguardano l'installazione del kernel. # Selezionare il programma per la creazione dell'initrd per i kernel 2.6. -#d-i base-installer/kernel/linux/initramfs-generators string yaird +#d-i base-installer/kernel/linux/initramfs-generators string yaird # Il (meta)pacchetto con l'immagine del kernel da installare; per non # installare un kernel inserire "none". -#d-i base-installer/kernel/image linux-image-2.6-486 +#d-i base-installer/kernel/image linux-image-2.6-486 @@ -2011,14 +1999,7 @@ aggiungere altri repository (anche locali). # Uncomment this if you don't want to use a network mirror. --># Togliere il commento alla prossima riga se non si vuole usare # un mirror. -#d-i apt-setup/use_mirror boolean false -# Togliere il commento alla prossima riga per evitare l'inserimento -# delle sorgenti per la sicurezza oppure per usare un server diverso da -# security.debian.org. -#d-i apt-setup/security_host string +#d-i apt-setup/use_mirror boolean false # Quando è selezionato il task desktop, si può installare kde e xfce # al posto del desktop predefinito gnome. -#tasksel tasksel/desktop multiselect kde, xfce -#tasksel tasksel/first multiselect standard, kde-desktop +#tasksel tasksel/desktop multiselect kde, xfce # Questa fa in modo che grub-installer si installi sul MBR se trova anche # qualche altro sistema operativo, che è un po' meno sicuro poiché potrebbe # non riuscire ad avviare gli altri sistemi operativi. -d-i grub-installer/with_other_os boolean true +d-i grub-installer/with_other_os boolean true # Inoltre per evitare anche l'installazione di lilo, e quindi non installare # nesun bootloader, scommentare questa riga: -#d-i lilo-installer/skip boolean true +#d-i lilo-installer/skip boolean true # Impedisce che il programma d'installazione espelli il CD prima del riavvio, # in alcuni casi può essere utile. #d-i cdrom-detect/eject boolean false + +# Indica come deve spento l'installatore al termine, ma non riavvia il +# sistema appena installato. +#d-i debian-installer/exit/halt boolean true diff --git a/it/boot-installer/boot-installer.xml b/it/boot-installer/boot-installer.xml index 55a486e29..8e261a723 100644 --- a/it/boot-installer/boot-installer.xml +++ b/it/boot-installer/boot-installer.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -16,6 +16,27 @@ + + + + +Se sul proprio sistema è già installato un qualsiasi altro sistema operativo +e si desidera conservarlo (configurazione in dual boot), è necessario +accertarsi che siano stati correttamente spenti prima di avviare +l'installatore. L'installazione di un sistema operativo mentre un altro è +in ibernazione (è stato sospeso su disco) può provocare la perdita o il +danneggiamento dello stato del sistema operativo sospeso e causare problemi +quando viene riavviato. + + - + @@ -176,6 +176,7 @@ manuale usano normalmente l'abbreviazione. + debconf/priority (priority) @@ -371,7 +372,7 @@ comportamento in modo da limitare la scansione a solo un device. - + lowmem @@ -534,7 +535,7 @@ sono famosi per questo malfunzionamento. - + disk-detect/dmraid/enable (dmraid) diff --git a/it/hardware/hardware-supported.xml b/it/hardware/hardware-supported.xml index 8075fcb0e..f8120ef9e 100644 --- a/it/hardware/hardware-supported.xml +++ b/it/hardware/hardware-supported.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -89,10 +89,8 @@ di ogni architettura, che vanno sotto il nome di flavor. - ARM e StrongARM - ARM e StrongARM - arm - arm + ARM e StrongARM + arm Netwinder e CATS netwinder @@ -101,9 +99,6 @@ di ogni architettura, che vanno sotto il nome di flavor. Intel IXP4xx ixp4xx - - RiscPC - rpc @@ -190,14 +185,9 @@ di ogni architettura, che vanno sotto il nome di flavor. prep - - Sun SPARC - sparc - sun4m - sparc32 - - Sun SPARC - sparc + + Sun SPARC + sparc sun4u sparc64 diff --git a/it/hardware/installation-media.xml b/it/hardware/installation-media.xml index 4cb5f47d6..3113ff163 100644 --- a/it/hardware/installation-media.xml +++ b/it/hardware/installation-media.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -147,12 +147,9 @@ SRM si consulti l'SRM HOWTO. I CD-ROM IDE/ATAPI sono supportati su tutte le macchine ARM. -Sui RiscPC sono supportati anche i CD-ROM -SCSI. diff --git a/it/hardware/supported/arm.xml b/it/hardware/supported/arm.xml index 0b0711238..0a5ecbc1f 100644 --- a/it/hardware/supported/arm.xml +++ b/it/hardware/supported/arm.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -114,36 +114,6 @@ l'installazione. - -RiscPC - - - - -Questa macchina è l'hardware più vecchio supportato, purtroppo il suo -supporto nella nuova versione dell'installatore è incompleto. -Ha RISC OS nella ROM e Linux può essere caricato da questo OS -usando linloader. Il RiscPC ha una scheda con la CPU modulare e tipicamente -monta una 610 a 30 MHz, una 710 a 40 MHz oppure una Strongarm -110 a 233 MHz. La scheda madre ha porte IDE, video SVGA, parallela, -seriale, una PS/2 per la tastiera e una porta proprietaria per il mouse. -Il modulo proprietario di espansione del bus permette di connettere fino -a otto schede di espansione a seconda della configurazione; parecchi di -questi moduli hanno i driver per Linux. - - - - diff --git a/it/hardware/supported/sparc.xml b/it/hardware/supported/sparc.xml index dab35e9fd..e4cf5381f 100644 --- a/it/hardware/supported/sparc.xml +++ b/it/hardware/supported/sparc.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -22,62 +22,8 @@ sottoarchitettura e qual è il livello del supporto disponibile. - -sun4, sun4c, sun4d - - - - -Queste sottoarchitetture includono macchine a 32 bit molto vecchie che -non sono più supportate. L'elenco completo è disponibile nella pagina di -Wikipedia per -SPARCstation. - - - - - -sun4m - - - - - -sun4m è l'unica sottoarchitettura a 32 bit (sparc32) attualmente -supportata. Le macchine più popolari che appartengono a questa classe -sono le Sparcstation 4, 5, 10 e 20. - - - - - -Notare il supporto multiprocessore o SMP, cioè la capacità di eseguire -processi su più processori, non è disponibile su questo hardware a causa -di problemi di stabilità in alcune configurazioni. Il kernel per sparc32 è -stato compilato solo per la modalità uniprocessore (UP); questo kernel -funziona correttamente anche su macchine multiprocessore, ma è in grado di -attivare e usare solo il primo processore. - - - - - + sun4, sun4c, sun4d, sun4m @@ -154,6 +100,7 @@ il kernel sparc64-smp. + diff --git a/it/install-methods/download/arm.xml b/it/install-methods/download/arm.xml index a154a145f..f1e23b1b2 100644 --- a/it/install-methods/download/arm.xml +++ b/it/install-methods/download/arm.xml @@ -1,29 +1,7 @@ - + - - - File di installazione per RiscPC - - - - -L'installatore per RiscPC è inizialmente avviato da RISC OS. Tutti i file -necessari sono forniti in un unico file Zip, &rpc-install-kit;. Scaricare -questo file sulla macchina con RISC OS, copiare i componenti -linloader.!Boot ed eseguire -!dInstall. - - - - File d'installazione per Netwinder diff --git a/it/using-d-i/modules/apt-setup.xml b/it/using-d-i/modules/apt-setup.xml index 8ebb76daa..d4d459c1b 100644 --- a/it/using-d-i/modules/apt-setup.xml +++ b/it/using-d-i/modules/apt-setup.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -60,20 +60,250 @@ pacchetti raccomandato è aptitude. -apt deve essere configurato indicando da dove può -recuperare i pacchetti. Il programma d'installazione si occupa -automaticamente della maggior parte della configurazione basandosi sul -supporto d'installazione. Il risultato di questa configurazione è scritto -nel file /etc/apt/sources.list che è possibile +apt deve essere configurato indicando la locazione da +cui può recuperare i pacchetti. Il risultato di questa configurazione è +scritto nel file /etc/apt/sources.list che è possibile esaminare e modificare a proprio piacimento una volta conclusa l'installazione. + + + + +Se l'installazione avviene alla priorità predefinita, l'installatore +si occupa automaticamente della maggior parte della configurazione +basandosi sul metodo d'installazione in uso e sulle scelte fatte nelle +fasi iniziali dell'installazione. Nella maggior parte dei casi +l'installatore aggiunge automaticamente un mirror per la sicurezza e, +quando si installa la distribuzione stabile, un mirror per accedere al +servizio d'aggiornamento volatile. + + + + + +Se l'installazione avviene a una priorità più bassa (cioè in modalità +esperto), è possibile scegliere da soli cosa fare, se installare i +servizi d'aggiornamento di sicurezza o volatile, oppure se aggiungere i +pacchetti dalle sezioni contrib e non-free +dell'archivio. + + + + + + Uso di un mirror di rete + + + + +Una delle domande poste più frequentemente riguarda se utilizzare oppure +no un mirror di rete come sorgente per i pacchetti. Nella maggior parte +dei casi la risposta predefinita è corretta, ma ci sono alcune eccezioni. + + + + + +Se per l'installazione non si utilizza un CD, un +DVD oppure l'immagine di un CD/DVD, è doveroso usare un mirror di rete +altrimenti si conclude l'installazione con un sistema minimale. Tuttavia, +se si dispone di una connessione a Internet limitata, è consigliabile +non scegliere il task desktop +nella prossima fase dell'installazione. + + + + + +Se si installa da un CD oppure usando l'immagine di un CD (non un DVD), +non è necessario usare un mirror ma è caldamente raccomandato poiché un +solo CD contiene un numero abbastanza limitato di pacchetti. Attualmente +il programma d'installazione non supporta l'uso di più immagini di CD o +DVD durante l'installazione + + + + + +È prevista l'aggiunta di questa funzione. + + + + + +. Se si dispone di una connessione a Internet limitata potrebbe +essere consigliabile di non scegliere un mirror e di +completare l'installazione usando solo ciò che è disponibile sul CD e di +installare altri pacchetti in seguito (cioè dopo aver riavviato il nuovo +sistema). + + + + + +Se si installa da un DVD oppure usando l'immagine di un DVD, il bisogno di +usare un mirror in rete è molto inferiore ma esiste comunque la possibilità +che alcuni dei pacchetti che fanno parte dei task prescelti nel prossimo +passo non siano presenti nel primo DVD. Questo è particolarmente vero se +l'installazione avviene in una lingua diversa dall'inglese: infatti è noto +che un certo numero di pacchetti con caratteri particolari e per la +localizzazione sono nel secondo DVD. Quindi è comunque consigliabile +utilizzare un mirror di rete se si dispone di una buona connessione a +Internet. + + + + + + + +Per installare altri pacchetti dopo aver completato l'installazione si +hanno a disposizione due modalità: + + + + + + +se si dispone di altre immagini di CD/DVD (appartenenti allo stesso set +di CD/DVD che si sta usando per l'installazione), è possibile aggiungerle +in sources.list con apt-cdrom; + + + + + + +aggiungere manualmente un mirror in sources.list +utilizzando un qualsiasi editor. + + + + + + +È possibile usare una delle interfacce di gestione dei pacchetti per +selezionare e installare altri pacchetti + + + + + +È possibile aggiungere altri CD o DVD insieme a un +mirror di rete in /etc/apt/sources.list. L'aggiunta +di un mirror ha anche il vantaggio di permettere l'aggiornamento dei +pacchetti quando saranno disponibili per l'installazione i rilasci minori +della distribuzione. + + + +. + + + + + +In breve: la scelta di un mirror di rete è generalmente una buona idea, +tranne nel caso che non si disponga di una buona connessione a Internet. +Se l'attuale versione di un pacchetto è disponibile sul CD/DVD, +l'installatore usa sempre questo supporto. L'ammontare dei dati da +scaricare quando si seleziona un mirror dipende da quali task saranno +scelti nel prossimo passo dell'installazione, da quali pacchetti fanno +parte dei task scelti e da quali di questi pacchetti sono presenti sul +CD/DVD. + + + + + +Notare che anche quando si sceglie di non usare un mirror di rete, alcuni +pacchetti potrebbero essere comunque scaricati da Internet qualora siano +disponibili aggiornamenti di sicurezza o da volatile e se questi servizi +sono stati configurati. + + diff --git a/it/using-d-i/modules/lowmem.xml b/it/using-d-i/modules/lowmem.xml index e6f0aceea..d5b811404 100644 --- a/it/using-d-i/modules/lowmem.xml +++ b/it/using-d-i/modules/lowmem.xml @@ -1,5 +1,5 @@ - + @@ -106,7 +106,7 @@ creare un file system ext2 (questo è uno dei componenti essenziali dell'installatore) e, dopo aver completato l'installazione, modificare la partizione da ext2 in ext3. - + - + @@ -86,21 +86,14 @@ per Debian e funziona da boot loader secondario. Utile per gli utenti più esperti che vogliono installare LILO da qualche altra parte, infatti viene chiesto -dove installare. Si possono usare i nomi in stile -devfs, ovvero quelli che iniziano con /dev/ide, -/dev/scsi e /dev/discs, e nello -stile tradizionale,i tradizionali nomi -dei device come /dev/hda o +dove installare. Si possono usare i tradizionali nomi +dei device come /dev/hda o /dev/sda. -- cgit v1.2.3